socialismo
s. m. [der. di sociale, sul modello dell’ingl. socialism e del fr. socialisme]. – 1. a. In senso generale, concezione della società che propugna la soppressione di ogni privilegio e mira a [...] espressione formatasi nel linguaggio politico e pubblicistico per opporre un socialismo democratico, rispettoso dei dirittiumani dei cittadini, ai varî regimi socialisti o comunisti autoritarî e dispotici. 2. Il complesso delle forze, dei movimenti ...
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perfezionamento
perfezionaménto s. m. [der. di perfezionare]. – 1. Il perfezionare o il perfezionarsi; il processo per cui una persona, una collettività, un’istituzione o anche una cosa qualsiasi progredisce [...] lo stato ritenuto perfetto: tendere al p. sociale; p. del genere umano; p. intellettuale, morale; p. del modo di vivere; p. si dicono più propriam. scuole o corsi di specializzazione). In diritto, p. del contratto, p. del negozio giuridico, il ...
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padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi [...] la frase diligenza del buon p. di famiglia nel diritto attuale, v. diligenza1); p. adottivo, che ha quanto progenitori dei Romani; il primo p., Adamo come progenitore del genere umano; è inoltre appellativo che si dà in genere ai patriarchi: il p ...
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rigido
rìgido agg. [dal lat. rigĭdus, der. di rigēre «essere rigido»]. – 1. a. Con riferimento a un oggetto o a un materiale, che non si lascia facilmente deformare, che resiste all’azione di forze tendenti [...] acquisiscono in seguito a sollecitazioni diastrofiche. b. Del corpo umano e delle membra, che hanno perso l’elasticità e la regolamenti. c. Con usi e sign. specifici: in diritto costituzionale, costituzione r., fondata su principî che non possono ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, [...] e la grazia, definisce i modi del comportamento umano in funzione di un fine soprannaturale. E con nell’opinione di chi parla), anche se non corrisponde a una realtà di diritto; così nelle frasi: Milano è la capitale m. d’Italia; il vincitore ...
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dimostrare
(ant. demostrare) v. tr. [dal lat. demonstrare, comp. di de- e monstrare «mostrare, dimostrare»] (io dimóstro, ecc.). – 1. a. Rendere manifesto con fatti, con parole, con segni certi: d. affetto, [...] di Dio, l’immortalità dell’anima; d. la propria innocenza, il diritto a un possesso; ti dimostrerò che ho ragione io; le cose stanno darsi a conoscere: gli iddii ... molte fiate, prendendo corpo umano, a gli uomini soglion dimostrarsi (T. Tasso). 4. ...
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atto2
atto2 s. m. [dal lat. actus -us e actum -i, der. di agĕre «spingere, agire»]. – 1. Manifestazione esterna di una determinazione della volontà. Quindi: a. Azione, spec. in quanto questa implica [...] . volontario, a. morale, a. responsabile; in teologia, a. umano, l’azione che, essendo compiuta dall’uomo secondo la sua specifica pensante in cui si realizza ogni realtà. 3. In diritto, a. giuridico, qualsiasi manifestazione di volontà, di scienza ...
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aprire
v. tr. [lat. apĕrīre] (pass. rem. aprìi o apèrsi, apristi, ecc.; part. pass. apèrto). – 1. Verbo di largo uso e di sign. ampio e generico, contr. di chiudere e serrare. a. Disgiungere le parti [...] la terra con l’aratro. Squarciare, operare un taglio nel corpo umano: la bella romana che col ferro Apre il suo casto e disdegnoso , a una carica), quando alla morte del titolare chi ne ha diritto può aspirare a succedergli. 5. Con uso intr., e fig.: ...
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ultimo
ùltimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra «oltre»]. – 1. a. Che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi; che in una sequenza ordinata [...] persona: Michelangelo ha raggiunto, nell’arte, le u. possibilità dell’ingegno umano; anticam. con uso elativo assai più vasto: è da sapere che ; tu sei non l’ultimo, ma l’ultimissimo ad avere diritto di parlare. Al femm. plur. e con valore assol., ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] paragonare il t. all’eternità; Io, che al divino da l’umano, A l’etterno dal t. era venuto (Dante); quindi, senza , di una domanda, di un ricorso, ecc., e, in diritto, quello durante il quale possono essere compiuti alcuni atti giuridici; ogni ...
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(fr. droit; sp. derecho; ted. Recht; ingl. law).
Sommario: Filosofia del diritto, p. 983; Storia del diritto, p. 986; Etnografia e folklore: il diritto presso i primitivi, p. 987; Il diritto popolare, p. 987; Diritto comparato, p. 989; Diritto...
Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente nella società, la l. è un atto volontario,...