textura
s. f., lat. [der. di textus, part. pass. di texĕre «tessere»; propr. «tessitura»]. – 1. Nome dato, nel dirittoromano, a un caso specifico di accessione che si verifica quando i fili da tessere, [...] appartenenti a un proprietario, vengano tessuti in una stoffa appartenente ad altro proprietario, il quale, secondo il diritto giustinianeo, acquista la proprietà anche dei fili. 2. In tipografia, forma originaria del ted. Textur (v.). ...
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plagio
plàgio s. m. [dal lat. tardo, giur., plagium, der. del gr. πλάγιον «sotterfugio», neutro sostantivato dell’agg. πλάγιος «obliquo»; in latino il termine aveva il sign. 1, e da esso deriva il sign. [...] , il quale in un suo epigramma così qualifica un suo amico poeta che andava leggendo in pubblico i suoi versi spacciandoli per proprî]. – 1. Nel dirittoromano, la riduzione di un uomo libero in stato di schiavitù; anche, furto di uno schiavo. 2. Nel ...
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nossale
agg. [dal lat. noxalis, der. di noxa «danno»]. – Nel linguaggio giur., relativo a un danno arrecato (o ricevuto); si usa solo nella locuz. azione n. (lat. noxalis actio), che nel dirittoromano [...] l’azione penale promossa contro il pater familias per un danno o un’offesa recati da persona appartenente alla sua famiglia ma priva della capacità giuridica (cioè da uno schiavo, o anche, prima del diritto giustinianeo, da un filius familias). ...
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agnazione
agnazióne s. f. [dal lat. agnatio -onis; v. agnato]. – In dirittoromano, vincolo di parentela civile esistente tra le persone soggette alla potestà di uno stesso pater familias (o che vi sarebbero [...] soggette per nascita o per adozione se il pater familias non fosse morto); è contrapposto a cognazione, ed è istituto che scompare nel diritto giustinianeo. ...
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stipulazione
stipulazióne s. f. [dal lat. stipulatio -onis, der. di stipulari «stipulare»]. – L’atto dello stipulare, cioè del concludere un contratto, e talora il contratto stesso. In partic.: a. Nell’uso [...] all’altro, o agli altri stati contraenti, della definitiva volontà di costituire l’accordo stesso. c. Nel dirittoromano, contratto verbale tra un creditore (stipulante) e un debitore (promittente), che può essere accompagnato da garanzia personale ...
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res nullius
〈rès nullìus〉 locuz. lat. (propr. «cosa di nessuno»). – Espressione lat. del dirittoromano, usata tuttora nel linguaggio giur. per indicare cosa che non faccia parte di un patrimonio, su [...] cui cioè nessuno abbia un diritto di proprietà: la res nullius può essere acquistata per occupazione (v.). ...
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beneficiario
beneficiàrio (raro benefiziàrio) agg. e s. m. [dal lat. beneficiarius, der. di beneficium «beneficio»]. – 1. a. agg. Attinente a beneficio, ecclesiastico o civile: diritto b., il diritto [...] di assicurazione, chi è designato a riscuotere il premio in caso di morte dell’assicurato. 3. s. m., stor. Nell’Impero romano, il militare esentato dai servizî più gravosi, e messo al seguito di alti funzionarî o addetto a prestare servizio nei nodi ...
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prediatura
s. f. [dal lat. praediatura, der. di praes praedis «mallevadore»: v. predio]. – Nel dirittoromano, contratto di garanzia, in base al quale il garante era responsabile in primo luogo, con [...] gli averi e la persona, in caso di inadempimento da parte del debitore (nel senso cioè che solo contro il garante sarebbe stato intentato il processo esecutivo); in epoca antica ebbe larga applicazione, ...
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vadimonio
vadimònio s. m. [dal lat. vadimonium, der. di vas vadis «malleveria», voce di origine germ. (got. wadi), come il fr. gage (v. gaggio)]. – Nel dirittoromano classico, la promessa solenne fornita [...] dal convenuto, in un processo privato, di presentarsi (o ripresentarsi) a data fissa davanti al magistrato: allo scopo di fare rispettare tale promessa, in età più antica, venivano richiesti speciali garanti, ...
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animus
‹ànimus› s. m., lat. – Intenzione, proposito, come elemento soggettivo di un comportamento; si usa soprattutto in alcune locuz. del dirittoromano tuttora vive nel linguaggio giur.: a. donandi [...] («intenzione di donare»), a. possidendi («intenzione di possedere», cioè intenzione del possessore di una cosa di comportarsi rispetto a essa come se ne fosse il legittimo proprietario), a. iniuriandi ...
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diritto romano in Dante
Filippo Cancelli
Tra le tesi opposte, entrambe esagerate, di chi vede in D. un giurista e di chi lo fa ignaro affatto delle fonti giuridiche - naturalmente per cognizione diretta, ché, come si sa, citazioni derivazioni...
Insieme delle norme giuridiche che regolavano la società romana antica. Il d.r. fu riordinato dall'imperatore Giustiniano nel Corpus iuris civilis. Le compilazioni di Giustiniano raccolsero l'eredità più importante del d.r., ma tali raccolte...