fedecommesso
fedecommésso (ant. fidecommésso o fidecommisso) s. m. [dal lat. fideicommissum, propr. part. pass. neutro sostantivato di fidei committĕre: v. fedecommettere]. – 1. Disposizione testamentaria, [...] già in uso nel dirittoromano classico, e ammessa entro limiti molto ristretti anche nel vigente codice civile (ov’è più spesso indicata con il nome di sostituzione fedecommissaria), per cui all’erede istituito è imposto l’obbligo di conservare e ...
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quicquid non agnoscit Glossa, nec agnoscit forum
(anche: ... nec curia agnoscit). – Aforisma lat. («tutto ciò che la Glossa non riconosce, non lo riconosce nemmeno il tribunale») coniato in Germania [...] al tempo della recezione del dirittoromano comune (sec. 17°): alludeva alla grande autorità che il foro riconosceva alla Glossa d’Accursio, interprete perpetua di quel diritto, alla cui opinione non s’intendeva derogare. ...
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mancipazione
mancipazióne s. f. [dal lat. mancipatio -onis]. – Nel dirittoromano, modo formale di cessione della proprietà di cose o persone, usato anche a scopi testamentarî e nel diritto di famiglia, [...] che richiedeva l’intervento di sei cittadini, dei quali cinque in funzione di testimoni e uno che reggeva una bilancia, su cui il compratore gettava, pronunciando parole solenni, il prezzo della compravendita ...
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arrogazione
arrogazióne s. f. [dal lat. tardo arrogatio -onis, der. di arrogare «chiedere, attribuirsi»]. – Nel dirittoromano, l’aggregazione a una famiglia di un pater familias, che assumeva così la [...] condizione di filius familias perdendo il diritto alla patria potestà e portando con sé nella nuova famiglia gli eventuali figli e il suo patrimonio. ...
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peculio
pecùlio (ant. pecùglio) s. m. [dal lat. peculium «beni, sostanze», consistenti in origine in bestiame (cfr. pecus pecŏris «bestiame»)]. – 1. ant. Bestiame, gregge, armento: E quale il mandrïan [...] Anche in senso fig.: Ma ’l suo pecuglio di nova vivanda È fatto ghiotto (Dante), il gregge dei domenicani. 2. a. Nel dirittoromano, il piccolo patrimonio che il padre di famiglia soleva concedere al figlio, e talora a un servo, perché ne avesse il ...
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veto
vèto s. m. [1a pers. sing. dell’indic. pres. del verbo lat. vetare «vietare»; propr., «vieto, mi oppongo»] (pl. -i o invar.). – 1. Opposizione preclusiva di un soggetto a un atto legislativo, giudiziario [...] di un soggetto di porre il proprio veto, e avere, esercitare il diritto di v., ricorrere al v. o al diritto di veto. In partic.: a. Nel diritto pubblico romano, l’opposizione a una decisione di un magistrato, come prerogativa dei magistrati ...
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fictio iuris
〈fìkzio i̯ùris〉 locuz. lat. (propr. «finzione del diritto»), usata in ital. come s. f. – Fenomeno giuridico, per il quale una norma viene applicata ad una fattispecie diversa da quella per [...] posta, fingendo che si siano verificati i presupposti di fatto di questa; in modo approssimativo, può dirsi che la fictio iuris, di cui si servì largamente il dirittoromano, abbia avuto una funzione simile a quella dell’interpretazione analogica. ...
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nesso
nèsso s. m. [dal lat. nexus -us (e, nel sign. 3, nexum -i), der. di nectĕre «connettere, intessere»]. – 1. Connessione, legame, relazione: il n. del discorso; idee e ragionamenti senza nesso, senza [...] per es. la locuz. avv. tutt’a un tratto, e in genere tutti i sintagmi lessicalizzati). 3. Nome di un istituto del dirittoromano di incerta identificazione, più spesso indicato con la forma lat. nexum, talora tradotta (per es. dal Vico) con nodo, che ...
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universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. [...] più elevato e spesso iperb., di generale e totale): le leggi u. della natura; i principî del dirittoromano hanno assunto un valore u. nel diritto moderno europeo; i modelli u. della civiltà dei consumi; la politica di unità nazionale ha avuto, nel ...
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replica
rèplica s. f. [der. di replicare]. – 1. L’azione, il fatto di replicare; la cosa stessa replicata: r. di un tentativo fallito; oggi, alla Camera, vi sarà la r. del discorso già fatto ieri al [...] non ammette repliche; parlò con un tono che non ammetteva repliche; non volle ascoltare la minima replica. c. In dirittoromano, replica (o, con termine lat., replicatio), la difesa dell’attore contro l’eccezione (exceptio) opposta dal convenuto: è ...
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diritto romano in Dante
Filippo Cancelli
Tra le tesi opposte, entrambe esagerate, di chi vede in D. un giurista e di chi lo fa ignaro affatto delle fonti giuridiche - naturalmente per cognizione diretta, ché, come si sa, citazioni derivazioni...
Insieme delle norme giuridiche che regolavano la società romana antica. Il d.r. fu riordinato dall'imperatore Giustiniano nel Corpus iuris civilis. Le compilazioni di Giustiniano raccolsero l'eredità più importante del d.r., ma tali raccolte...