singolare
(ant. singulare) agg. e s. m. [dal lat. singularis «proprio di uno solo», der. di singŭlus «singolo»]. – 1. agg. a. ant. Che concerne una singola persona o cosa, che è proprio di un individuo [...] ) per indicare la norma eccezionale che regola una categoria di individui o di negozî (è la traduz. dell’espressione lat. del dirittoromano ius singulare, che nello stesso uso odierno è più comune). 2. s. m. Nel tennis, e nel ping-pong, incontro ...
Leggi Tutto
restitutio in integrum
〈restitùzzio in ìnteġrum〉 locuz. lat (propr. «restituzione nelle condizioni primitive»). – Espressione del dirittoromano indicante il ripristino dell’originario stato di diritto [...] alterato dal verificarsi di gravi circostanze (per es., la caduta in prigionia di un cittadino o l’inganno a carico di un minore e a lui pregiudizievole): era operato dal magistrato in seguito al verificarsi ...
Leggi Tutto
fedecommesso
fedecommésso (ant. fidecommésso o fidecommisso) s. m. [dal lat. fideicommissum, propr. part. pass. neutro sostantivato di fidei committĕre: v. fedecommettere]. – 1. Disposizione testamentaria, [...] già in uso nel dirittoromano classico, e ammessa entro limiti molto ristretti anche nel vigente codice civile (ov’è più spesso indicata con il nome di sostituzione fedecommissaria), per cui all’erede istituito è imposto l’obbligo di conservare e ...
Leggi Tutto
quicquid non agnoscit Glossa, nec agnoscit forum
(anche: ... nec curia agnoscit). – Aforisma lat. («tutto ciò che la Glossa non riconosce, non lo riconosce nemmeno il tribunale») coniato in Germania [...] al tempo della recezione del dirittoromano comune (sec. 17°): alludeva alla grande autorità che il foro riconosceva alla Glossa d’Accursio, interprete perpetua di quel diritto, alla cui opinione non s’intendeva derogare. ...
Leggi Tutto
mancipazione
mancipazióne s. f. [dal lat. mancipatio -onis]. – Nel dirittoromano, modo formale di cessione della proprietà di cose o persone, usato anche a scopi testamentarî e nel diritto di famiglia, [...] che richiedeva l’intervento di sei cittadini, dei quali cinque in funzione di testimoni e uno che reggeva una bilancia, su cui il compratore gettava, pronunciando parole solenni, il prezzo della compravendita ...
Leggi Tutto
arrogazione
arrogazióne s. f. [dal lat. tardo arrogatio -onis, der. di arrogare «chiedere, attribuirsi»]. – Nel dirittoromano, l’aggregazione a una famiglia di un pater familias, che assumeva così la [...] condizione di filius familias perdendo il diritto alla patria potestà e portando con sé nella nuova famiglia gli eventuali figli e il suo patrimonio. ...
Leggi Tutto
peculio
pecùlio (ant. pecùglio) s. m. [dal lat. peculium «beni, sostanze», consistenti in origine in bestiame (cfr. pecus pecŏris «bestiame»)]. – 1. ant. Bestiame, gregge, armento: E quale il mandrïan [...] Anche in senso fig.: Ma ’l suo pecuglio di nova vivanda È fatto ghiotto (Dante), il gregge dei domenicani. 2. a. Nel dirittoromano, il piccolo patrimonio che il padre di famiglia soleva concedere al figlio, e talora a un servo, perché ne avesse il ...
Leggi Tutto
veto
vèto s. m. [1a pers. sing. dell’indic. pres. del verbo lat. vetare «vietare»; propr., «vieto, mi oppongo»] (pl. -i o invar.). – 1. Opposizione preclusiva di un soggetto a un atto legislativo, giudiziario [...] di un soggetto di porre il proprio veto, e avere, esercitare il diritto di v., ricorrere al v. o al diritto di veto. In partic.: a. Nel diritto pubblico romano, l’opposizione a una decisione di un magistrato, come prerogativa dei magistrati ...
Leggi Tutto
fictio iuris
〈fìkzio i̯ùris〉 locuz. lat. (propr. «finzione del diritto»), usata in ital. come s. f. – Fenomeno giuridico, per il quale una norma viene applicata ad una fattispecie diversa da quella per [...] posta, fingendo che si siano verificati i presupposti di fatto di questa; in modo approssimativo, può dirsi che la fictio iuris, di cui si servì largamente il dirittoromano, abbia avuto una funzione simile a quella dell’interpretazione analogica. ...
Leggi Tutto
nesso
nèsso s. m. [dal lat. nexus -us (e, nel sign. 3, nexum -i), der. di nectĕre «connettere, intessere»]. – 1. Connessione, legame, relazione: il n. del discorso; idee e ragionamenti senza nesso, senza [...] per es. la locuz. avv. tutt’a un tratto, e in genere tutti i sintagmi lessicalizzati). 3. Nome di un istituto del dirittoromano di incerta identificazione, più spesso indicato con la forma lat. nexum, talora tradotta (per es. dal Vico) con nodo, che ...
Leggi Tutto
diritto romano in Dante
Filippo Cancelli
Tra le tesi opposte, entrambe esagerate, di chi vede in D. un giurista e di chi lo fa ignaro affatto delle fonti giuridiche - naturalmente per cognizione diretta, ché, come si sa, citazioni derivazioni...
Insieme delle norme giuridiche che regolavano la società romana antica. Il d.r. fu riordinato dall'imperatore Giustiniano nel Corpus iuris civilis. Le compilazioni di Giustiniano raccolsero l'eredità più importante del d.r., ma tali raccolte...