pauliano
agg. [dal lat. tardo Paulianus]. – Che si riferisce al giurista romano Iulius Paulus (2° sec. d. C.): azione p. (nel dirittoromano actio pauliana), in diritto civile, lo stesso che azione revocatoria [...] (v. revocatorio) ...
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volgare1
volgare1 (ant. vulgare) agg. [dal lat. vulgaris, der. di vulgus «volgo»]. – 1. non com. Del volgo, degli strati socialmente, culturalmente ed economicamente inferiori della popolazione: usi, [...] latino v., gli storici del diritto chiamano diritto v. il diritto così come è applicato in pratica (in contrapp. non tanto a legislazione, a diritto scritto, quanto a diritto ufficiale), e in partic. chiamano dirittoromano v. quello che, in molte ...
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libello
libèllo s. m. [dal lat. libellus, dim. di liber «libro»]. – 1. ant. Libretto, volume di piccola mole: nel proemio che precede questo l. (Dante, con riferimento alla Vita nuova). 2. Nel linguaggio [...] della locuz. l. famoso (cioè infamatorio), con cui un tempo s’indicava nei processi criminali, a somiglianza del dirittoromano, qualsiasi atto scritto o stampato, pubblicato anonimo o sotto falso nome, nel quale si attribuivano a taluno azioni turpi ...
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unicuique suum
〈unikuìkue sùum〉 (lat. «a ciascuno il suo»). – Aforisma del dirittoromano che si ispira a passi di Cicerone («Iustitia ... suum cuique distribuit», De nat. deor. III, 15) e delle Institutiones [...] et perpetua voluntas ius suum cuique tribuens», lib. I, tit. I, 1). È talvolta ripetuto, anche senza riferimento al dirittoromano, per significare che il compito e il precetto fondamentale del diritto è di dare a ciascuno ciò che gli spetta. ...
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intercessione
intercessióne s. f. [dal lat. intercessio -onis]. – 1. L’opera di chi intercede a favore di altri: fu graziato, o fu liberato, per l’i. di un alto personaggio; non avrei ottenuto nulla [...] di altra creatura (ma non dei beati né dei dannati, perché il loro stato non può essere mutato). 2. a. Nel dirittoromano privato, intervento con cui un terzo assume l’obbligazione liberando il debitore (i. privativa) ovvero si obbliga insieme con il ...
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pandette
pandètte s. f. pl. [dal lat. tardo Pandectae, gr. Πανδέκται comp. di παν- «pan-» e tema di δέχομαι «accogliere»; è quindi l’equivalente gr. del lat. Digestum]. – 1. a. Titolo di vaste trattazioni [...] per base dagli editori moderni. b. Un tempo, nelle università, materia d’insegnamento che aveva come oggetto di studio il dirittoromano sulla base del Digesto. 2. Per estens.: a. Nome dato nei secoli passati, spec. nell’Italia merid., a varî testi ...
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bonitario
bonitàrio agg. [der. della locuz. lat. in bonis (habere) «avere tra i (proprî) beni», espressione che nel dirittoromano classico indicava la proprietà pretoria]. – Dominio b., o proprietà [...] b., locuzioni usate dai moderni storici del dirittoromano per indicare la proprietà pretoria, tutelata cioè da azioni pretorie, in contrapp. al dominio quiritario, cioè la proprietà civile. ...
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aquiliano
agg. – 1. In dirittoromano, stipulazione a., stipulazione novatoria ideata (sec. 1° a. C.) da Aquilio Gallo per facilitare il regolamento definitivo di conti tra due persone. 2. In diritto [...] romano e moderno, responsabilità a. (così detta dalla legge Aquilia, proposta a Roma dal tribuno Aquilio agli inizî del sec. 3° a. C.) o «extra-contrattuale», la responsabilità del risarcimento che deriva dalla violazione della norma fondamentale che ...
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romanistico
romanìstico agg. [der. di romano1] (pl. m. -ci). – 1. Proprio del dirittoromano, che si riferisce al dirittoromano: un istituto giuridico di origine r.; il settore r. della storia del diritto. [...] 2. Proprio delle lingue o parlate e delle letterature romanze o neolatine: ricerche r.; i fondamentali studî r. dell’ultimo Ottocento ...
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nefasto
agg. [dal lat. nefastus, comp. della negazione ne e fastus: v. fasto1]. – 1. a. Nel dirittoromano, era così definito tutto ciò che non era permesso dalla legge divina. In partic., giorni n., [...] nel calendario romano (contrassegnati con la lettera N), quelli in cui, per motivi religiosi, non era lecito sacrificare, iniziare imprese, trattare affari giudiziarî, ecc.; per estens., nell’uso mod., giorni di gravi lutti e sciagure: il giorno n. ...
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diritto romano in Dante
Filippo Cancelli
Tra le tesi opposte, entrambe esagerate, di chi vede in D. un giurista e di chi lo fa ignaro affatto delle fonti giuridiche - naturalmente per cognizione diretta, ché, come si sa, citazioni derivazioni...
Insieme delle norme giuridiche che regolavano la società romana antica. Il d.r. fu riordinato dall'imperatore Giustiniano nel Corpus iuris civilis. Le compilazioni di Giustiniano raccolsero l'eredità più importante del d.r., ma tali raccolte...