intercessione
intercessióne s. f. [dal lat. intercessio -onis]. – 1. L’opera di chi intercede a favore di altri: fu graziato, o fu liberato, per l’i. di un alto personaggio; non avrei ottenuto nulla [...] di altra creatura (ma non dei beati né dei dannati, perché il loro stato non può essere mutato). 2. a. Nel dirittoromano privato, intervento con cui un terzo assume l’obbligazione liberando il debitore (i. privativa) ovvero si obbliga insieme con il ...
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pandette
pandètte s. f. pl. [dal lat. tardo Pandectae, gr. Πανδέκται comp. di παν- «pan-» e tema di δέχομαι «accogliere»; è quindi l’equivalente gr. del lat. Digestum]. – 1. a. Titolo di vaste trattazioni [...] per base dagli editori moderni. b. Un tempo, nelle università, materia d’insegnamento che aveva come oggetto di studio il dirittoromano sulla base del Digesto. 2. Per estens.: a. Nome dato nei secoli passati, spec. nell’Italia merid., a varî testi ...
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bonitario
bonitàrio agg. [der. della locuz. lat. in bonis (habere) «avere tra i (proprî) beni», espressione che nel dirittoromano classico indicava la proprietà pretoria]. – Dominio b., o proprietà [...] b., locuzioni usate dai moderni storici del dirittoromano per indicare la proprietà pretoria, tutelata cioè da azioni pretorie, in contrapp. al dominio quiritario, cioè la proprietà civile. ...
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aquiliano
agg. – 1. In dirittoromano, stipulazione a., stipulazione novatoria ideata (sec. 1° a. C.) da Aquilio Gallo per facilitare il regolamento definitivo di conti tra due persone. 2. In diritto [...] romano e moderno, responsabilità a. (così detta dalla legge Aquilia, proposta a Roma dal tribuno Aquilio agli inizî del sec. 3° a. C.) o «extra-contrattuale», la responsabilità del risarcimento che deriva dalla violazione della norma fondamentale che ...
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romanistico
romanìstico agg. [der. di romano1] (pl. m. -ci). – 1. Proprio del dirittoromano, che si riferisce al dirittoromano: un istituto giuridico di origine r.; il settore r. della storia del diritto. [...] 2. Proprio delle lingue o parlate e delle letterature romanze o neolatine: ricerche r.; i fondamentali studî r. dell’ultimo Ottocento ...
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nefasto
agg. [dal lat. nefastus, comp. della negazione ne e fastus: v. fasto1]. – 1. a. Nel dirittoromano, era così definito tutto ciò che non era permesso dalla legge divina. In partic., giorni n., [...] nel calendario romano (contrassegnati con la lettera N), quelli in cui, per motivi religiosi, non era lecito sacrificare, iniziare imprese, trattare affari giudiziarî, ecc.; per estens., nell’uso mod., giorni di gravi lutti e sciagure: il giorno n. ...
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curiale
agg. e s. m. [dal lat. curialis]. – 1. agg. Della curia, relativo alla curia, nei varî sign. del termine. In partic.: a. letter. Di corte, cortigiano, aulico: mi spoglio quella veste cotidiana [...] stile c., eloquenza curiale. Scritture c., tipi di scrittura documentaria usati nell’alto medioevo in alcune città italiane di dirittoromano-bizantino; tra le più note: c. romana, caratterizzata da forme rotonde e aste prolungate, usata spec. nella ...
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terza
tèrza s. f. [femm. sostantivato di terzo]. – 1. In relazione col valore e sign. di numerale ordinale di terzo, per ellissi di un sostantivo: a. La terza classe di una scuola: fare, frequentare [...] , cioè la terza delle dodici ore in cui nell’antico uso romano era divisa la parte del giorno dall’alba al tramonto, corrispondente parte, solo in qualche denominazione di storia del diritto; per es., nel diritto franco, era l’assegno del marito in ...
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vacante
agg. [dal lat. vacans -antis, part. pres. di vacare «essere libero»]. – 1. Di ufficio, carica, dignità privi temporaneamente del titolare, e quindi liberi, disponibili: attualmente il posto di [...] di ufficio, che non ricopre l’ufficio che le spetterebbe. b. Di bene immobile, privo di proprietario conosciuto. Nel dirittoromano, si chiamavano beni v. (lat. bona vacantia) quelli che alla morte del titolare non passavano ad alcuna persona perché ...
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muciano
agg. [dal lat. Mucianus]. – Relativo al giureconsulto romano Quinto Mucio Scevola (c. 140-82 a. C.); in partic., fu detta nel dirittoromano presunzione m. (lat. praesumptio Muciana) la presunzione [...] per cui tutto ciò che si trova in possesso della moglie è considerato, nel dubbio, come appartenente al marito, e perciò soggetto al procedimento esecutivo intentato dai creditori contro di lui (a Mucio ...
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diritto romano in Dante
Filippo Cancelli
Tra le tesi opposte, entrambe esagerate, di chi vede in D. un giurista e di chi lo fa ignaro affatto delle fonti giuridiche - naturalmente per cognizione diretta, ché, come si sa, citazioni derivazioni...
Insieme delle norme giuridiche che regolavano la società romana antica. Il d.r. fu riordinato dall'imperatore Giustiniano nel Corpus iuris civilis. Le compilazioni di Giustiniano raccolsero l'eredità più importante del d.r., ma tali raccolte...