dovario
dovàrio (o doàrio) s. m. [dal fr. douaire, che è dal lat. mediev. dotarium, der. di dos dotis «dote»]. – Nel diritto medievale, l’assegno o dono che il marito faceva alla moglie, in occasione [...] detto anche, nel latino dei documenti, vidualitium o dotalitium, mentre gli storici del diritto usano talora indicarlo col termine meno proprio vedovile. L’istituzione, comune in Francia, è stata raram. adottata in Italia, se si eccettuano le case ...
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resistenza
resistènza s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistere «resistere»; il sign. 3 è un calco del fr. résistance]. – 1. L’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con [...] (nel cui progetto iniziale era tuttavia previsto). In diritto penale, r. a pubblico ufficiale, il reato di presenza di involucri di rivestimento (cisti, uova resistenti, ecc.), comune a molti organismi che vivono in ambienti instabili, quali le ...
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corporazione
corporazióne s. f. [dal lat. tardo corporatio -onis, der. di corporare (v. corporato), sul modello dell’ingl. corporation (da cui anche il fr. corporation)]. – 1. In età romana, unione di [...] univano per la tutela degli interessi e per il conseguimento di fini comuni: corporazioni di arti e mestieri; la c. dei mercanti, la Camera dei Fasci e delle Corporazioni. 3. In diritto, uno dei tipi fondamentali delle persone giuridiche, oggi detto ...
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postulare
v. tr. [dal lat. postulare «chiedere»] (io pòstulo, ecc.). – 1. a. letter. Chiedere, e per lo più chiedere con insistenza, fare istanza per ottenere, spec. soccorsi, favori, benefici, un incarico, [...] postulavano l’ammissione nel suo patriziato (De Roberto). b. In diritto canonico, aspirare a essere ammesso in un ordine o in una obbligano a p. (o postulano) l’esistenza di un comune archetipo; la pronuncia dittongata postula la presenza di una ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] i reati che attentano alla sicurezza della convivenza civile. In diritto l’espressione o. pubblico ha anche un sign. diverso da dei consigli di fabbrica, che affiancò poi l’opera del Partito comunista italiano). Al plur., nell’uso ant. o letter., lo ...
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pertinenza
pertinènza (ant. pertenènza) s. f. [der. di pertinente]. – 1. a. L’esser pertinente: non c’è p. fra la domanda e la risposta; il quesito ha scarsa p. col tema del dibattito; in partic., nell’uso [...] lui: cucinare non è di mia pertinenza. b. non com. Appartenenza, diritto di proprietà o di possesso: una certa casa di p. d’un tal Moscarda (Pirandello); beni di pubblica p., di proprietà comune, dello stato; enfatico o scherz.: questi libri sono di ...
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agente
agènte agg. e s. m. e f. [dal lat. agens -entis, part. pres. di agĕre «fare»]. – 1. agg. Che agisce, che provoca un determinato effetto; con sign. più partic. in filosofia: causa a., lo stesso [...] conclusi (provvigione) e spesso, ma non sempre, con diritto di esclusiva. Con funzione attributiva, banca a., banca compresi spesso con esso nel fattore «terra» e aventi in comune la caratteristica di non poter essere accresciuti, o solo in ...
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potesta1
potestà1 (letter. podestà; ant. potestate, potestade, podestate) s. f. [dal lat. potestas -atis, der. di potis «che può, potente»]. – 1. a. Potere, autorità inerente a una carica, o piuttosto [...] e attualmente a entrambi i genitori (per cui nel nuovo diritto di famiglia l’antica e tradizionale denominazione è stata sostituita insieme delle autorità comunali; in questo sign. fu più comune la forma podestà, rimasta poi in uso nel genere maschile ...
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parlamento
parlaménto s. m. [der. di parlare2]. – 1. ant. L’atto, il fatto di parlare, e quindi conversazione, discorso in genere: stare in p.; tener p.; vani, inutili p.; dopo breve, lungo p.; Lo Patre [...] ingl. Parliament) per indicare insieme le camere dei Lord e dei Comuni e, in Francia (fr. Parlement), fino al 1790, alcune corti di giustizia, fra cui quella di Parigi, che aveva il diritto di registrare gli editti regi. c. Nei sec. 19° e 20° ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] e in partic. nel poker, avere la p., avere il diritto di pronunciarsi per primo sulle proprie intenzioni circa la prosecuzione del gioco tenne l’amico in mezza p., tornò indietro in fretta, comunicò l’affare al cugino, e gli propose ... (Manzoni). ...
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Complesso di norme aventi carattere generale e che in quanto tali si contrappongono a quelle proprie dello stesso sistema ma limitate a un dato territorio, a dati destinatari o a dati rapporti. In senso proprio, indica l'oggetto della "scienza...
Genere di lezioni, impartito all’epoca del diritto comune. Consisteva nell’illustrazione particolareggiata di singoli testi di legge spiegati in precedenza nelle lezioni vere e proprie (furono fatte molte raccolte in volume di Repetitiones dei...