quicquid non agnoscit Glossa, nec agnoscit forum
(anche: ... nec curia agnoscit). – Aforisma lat. («tutto ciò che la Glossa non riconosce, non lo riconosce nemmeno il tribunale») coniato in Germania [...] al tempo della recezione del diritto romano comune (sec. 17°): alludeva alla grande autorità che il foro riconosceva alla Glossa d’Accursio, interprete perpetua di quel diritto, alla cui opinione non s’intendeva derogare. ...
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coadiutore
coadiutóre s. m. [dal lat. tardo coadiutor -oris, der. di coadiuvare «coadiuvare»]. – 1. (f. -trice) Persona che è d’aiuto ad altra in un ufficio o ne fa le veci in determinati casi; è anche [...] Notaio c., la persona (scelta fra i notai dello stesso comune o fra coloro che hanno i requisiti per essere nominati notai) che abbia compiuto 40 anni di servizio effettivo. 2. Nel diritto canonico, il chierico che supplisce un titolare di un ufficio ...
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patto
s. m. [lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax pacis «pace»), part. pass. pactus]. – 1. a. In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti: fare, [...] Nuovo p., i libri del Nuovo Testamento. d. Nel diritto privato, in generale, contratto, in quanto accordo di volontà le singole voci); in partic.: p. colonico, denominazione comune del contratto collettivo che disciplinava i contratti di mezzadria e ...
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soggiorno
soggiórno s. m. [der. di soggiornare]. – 1. a. Il dimorare per un certo periodo di tempo in un luogo che non sia la propria abituale residenza, e per lo più a scopo turistico, di cura, per [...] sovente pe’ boschi soggiorno (Poliziano). b. In diritto, libertà di s., diritto riconosciuto dalla Costituzione (art. 16) ad ogni l’obbligo può riferirsi al comune di residenza o di dimora abituale, il divieto a uno o più comuni (diversi da quelli di ...
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spesa
spésa s. f. [lat. tardo expēnsa (pecunia, cioè «denaro speso»), part. pass. di expĕndere: v. spendere]. – 1. a. L’atto dello spendere; anche, la somma di denaro che si spende o si cede in cambio [...] sostenuto dal consumatore di un bene o servizio. In economia e in diritto privato, s. necessarie, destinate a mantenere in buono stato il bene proporzione dell’uso che ciascun condomino può fare del bene comune. b. Nel linguaggio banc. e finanz., s. ...
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espropriare
v. tr. [dal lat. mediev. expropriare, der. di proprius «proprio», col pref. ex-] (io espròprio, ecc.). – 1. Privare qualcuno di una sua proprietà, per un fine di pubblica utilità o in seguito [...] . Nel rifl., espropriarsi, privarsi spontaneamente di un possesso; fig., espropriarsi di un diritto, di una facoltà. Cfr. spropriare, spropriarsi, che con questo sign. sono più comuni. ◆ Part. pres. espropriante, anche come agg. e sost., chi compie l ...
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procedimento
procediménto s. m. [der. di procedere]. – 1. ant. o poco com. Il fatto e il modo di procedere, cioè di svolgersi, di progredire: il p. delle indagini, o nelle indagini; spiegare, illustrare [...] p. scorretto, un p. sleale (verso qualcuno). 4. Nel diritto, serie di atti di vario genere, formalmente e a volte anche il p. d’accusa, che può essere deliberato dalle Camere in seduta comune (su proposta di una apposita commissione per i p. d’accusa) ...
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volonta
volontà (ant. volontade e volontate) s. f. [lat. voluntas -atis, dal tema vol- delle forme volo, volui di velle; v. volere2]. – 1. La facoltà e la capacità di volere, di scegliere e realizzare [...] vuole; ce n’è a v., in grande abbondanza. b. In diritto, capacità di intendere e di volere, e quindi di agire: dichiarazione di è parte indivisibile del tutto, sempre rivolta al bene comune e non delegabile ad alcun rappresentante (in contrapp. alla ...
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tradimento
tradiménto s. m. [der. di tradire; tradimentum è già presente nel lat. mediev. della fine del sec. 12°]. – 1. L’atto e il fatto di venire meno a un dovere o a un impegno morale o giuridico [...] loro matrimonio è fallito, pare per i continui t. del marito. In diritto, tradimento, reato di vario tipo (aiuto al nemico, lotta armata contro in stato di accusa dal Parlamento riunito in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri. 2. ...
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nesso
nèsso s. m. [dal lat. nexus -us (e, nel sign. 3, nexum -i), der. di nectĕre «connettere, intessere»]. – 1. Connessione, legame, relazione: il n. del discorso; idee e ragionamenti senza nesso, senza [...] due lettere, o tre, legate tra di loro per mezzo di un elemento comune nel segno: per es. MB = mb, NT = nt. b. tutti i sintagmi lessicalizzati). 3. Nome di un istituto del diritto romano di incerta identificazione, più spesso indicato con la forma ...
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Complesso di norme aventi carattere generale e che in quanto tali si contrappongono a quelle proprie dello stesso sistema ma limitate a un dato territorio, a dati destinatari o a dati rapporti. In senso proprio, indica l'oggetto della "scienza...
Genere di lezioni, impartito all’epoca del diritto comune. Consisteva nell’illustrazione particolareggiata di singoli testi di legge spiegati in precedenza nelle lezioni vere e proprie (furono fatte molte raccolte in volume di Repetitiones dei...