Nettuno
(ant. e letter. Nettunno). – 1. Nella mitologia romana, nome (lat. Neptunus) del dio delle acque correnti, poi dio del mare in seguito all’identificazione col dio greco Posidone (o Poseidone). [...] Per metonimia, nel linguaggio poet., il mare, la distesa delle acque. 2. Nome dato, in onore del dio, all’ottavo pianeta del sistema solare (cioè il penultimo in ordine di distanza dal Sole), scoperto nel 1846, avente un periodo di rivoluzione di ...
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perdio
perdìo (meno com. 'pér Dio') interiez. – Esclamazione imprecativa che esprime disappunto, risentimento, insofferenza o sorpresa, oppure serve a rafforzare un’asserzione, una negazione, una minaccia: [...] (Petrarca), ma in tali casi, per evitare ambiguità, si preferisce la grafia per Dio o si ricorre a espressioni quali per l’amor di Dio, in nome di Dio e sim. ◆ In aggiunta alle alterazioni eufemistiche qui registrate (perdiana, perdinci, ecc.), è ...
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monolatria
monolatrìa s. f. [comp. di mono- e -latria]. – Adorazione di un solo essere divino, distinta dal monoteismo in quanto non implica l’esplicita affermazione dell’unicità di Dio o la negazione [...] , nel caso in cui, come in certi inni vedici e salmi penitenziali babilonesi, nascenti da una cultura teologica politeista, l’esaltazione del dio adorato arriva al punto di negare l’importanza degli altri dèi; m. duratura, nel caso in cui il ...
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fulminare
v. intr. e tr. [dal lat. fulminare, der. di fulmen -mĭnis «fulmine»] (io fùlmino, ecc.). – 1. intr. a. impers. (aus. essere o avere) Cadere fulmini: Dio, come fulmina!; ha tuonato e fulminato [...] Scagliare fulmini e, fig., altre cose: i fabbri di Giove fabbricano le folgori le quali Giove fulmina (Boccaccio); costringer Dio a fulminar que’ castighi ch’ei ninacciava (Segneri); f. un’accusa, una sentenza, una scomunica contro qualcuno. 3. Come ...
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deismo
s. m. [dal fr. déisme, der. del lat. deus «dio»]. – In generale, orientamento di pensiero che riconosce l’esistenza di un Dio come prima causa, creatore e ordinatore del mondo: tale credenza (che, [...] oggi un significato nettamente distinto da questo, soprattutto per opera di Kant, il quale considera il deismo come legato a un’idea di Dio puramente razionale, senza alcun riferimento alla rivelazione, mentre il teismo è legato alla credenza in un ...
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natura
s. f. [lat. natūra, der. di natus, part. pass. di nasci «nascere»]. – 1. Il sistema totale degli esseri viventi, animali e vegetali, e delle cose inanimate, che presentano un ordine, realizzano [...] nome (Foscolo); O natura, o natura, Perché non rendi poi Quel che prometti allor? (Leopardi). Nel linguaggio filosofico, n. naturante, Dio, n. naturata, il mondo degli esseri creati; in partic., in Spinoza, n. naturante è l’infinita sostanza, cioè ...
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grazie
gràzie s. f. pl. e interiez. – È propriam. il plur. di grazia, usato per ringraziare qualcuno, per esprimere la propria gratitudine: tante g.!; mille g.!; g. di cuore!; g. per le tue premure; [...] l’aiuto di, per merito di: ha ottenuto quel posto g. alle molte raccomandazioni; g. a voi ci sono riuscito; iron., è g. a te se mi trovo ora in questi guai; g. a Dio, g. al cielo, modi di esprimere il proprio sollievo, la propria soddisfazione: g. a ...
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legge
légge s. f. [lat. lex lĕgis, prob. affine a lĕgĕre, come equivalente del gr. λέγω «dire»]. – In generale, ogni principio con cui si enunci o si riconosca l’ordine che si riscontra nella realtà [...] divine come umane, quasi caduta (Boccaccio). Con riferimento alla religione ebraica, l. di Mosè o l. mosaica, i precetti dettati da Dio a Mosè sul monte Sinai e impressi sulle tavole della l. (cioè i dieci comandamenti o decalogo); in senso più ampio ...
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veracita
veracità s. f. [der. di verace]. – La qualità di persona che dice il vero o di cosa che corrisponde a verità (non ha quindi la larghezza di accezioni che ha l’agg. verace): v. di un testimone, [...] è vero, mentre la veracità è la dote di chi dice il vero, o è abituato a dirlo; così, Cartesio afferma la v. di Dio, o che Dio è «verace», in quanto le cognizioni che Dio ci permette di avere del mondo esterno non ci ingannano circa la sua realtà. ...
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sapienza
sapiènza s. f. [dal lat. sapientia, der. di sapiens -entis «sapiente, saggio» (v. la voce prec.)]. – 1. a. Profondo sapere, condizione di perfezione intellettuale che si manifesta col possesso [...] . dei santi. b. Nella teologia cattolica, uno dei sette doni dello Spirito Santo, e anche uno degli attributi di Dio: Fecemi la divina podestade, La somma sapïenza e ’l primo amore (Dante). Libro della S., libro deuterocanonico dell’Antico Testamento ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati come superiori all’uomo, dotati di personalità...
divinità Essenza, natura divina. Nel cristianesimo è riconosciuta alle persone della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. In senso più ampio, essere divino, dio, con riferimento alle figure delle mitologie antiche e delle religioni politeiste.