straziare
v. tr. [der. di strazio] (io stràzio, ecc.). – 1. a. Causare ferite, lesioni, mutilazioni e sim., non solo terribilmente dolorose, ma anche lesive della dignità umana: prima di fucilarlo, lo [...] malamente: Grand’abbondanza, – disse tra sé, – ci dev’essere a Milano, se straziano in questa maniera la grazia di Dio (Manzoni); è un pessimo cuoco, che strazia la roba, non sapendola cucinare; perché strazi così quella povera bistecca?, a chi ...
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soffrire
(ant. sofferire e sofferére) v. tr. e intr. [lat. pop. *sufferire, lat. class. sufferre «portare su di sé, sopportare», comp. di sŭb «sotto» e ferre «portare, tollerare»] (io sòffro, ecc.; pass. [...] soffrono nel trasporto. 3. Raro e ant., poet., l’uso sostantivato dell’infinito, col senso di sofferenza, patimento: O eletti di Dio, li cui soffriri E giustizia e speranza fa men duri (Dante). ◆ Part. pres. soffrènte, poco com. e sostituito per lo ...
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patripassiani
s. m. pl. [dal lat. tardo patripassiani -orum, comp. di pater -tris «padre» e passio -onis «passione»]. – Nome con cui da Tertulliano, seguito poi da altri controversisti cattolici, furono [...] chiamati i modalisti che, in quanto negavano la Trinità affermando che Cristo è uno con il Padre, si ritenne ammettessero implicitamente la passione e morte dello stesso Dio Padre (v. modalismo e monarchianismo). ...
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scoprimento
scopriménto s. m. [der. di scoprire]. – 1. L’atto, il fatto di scoprire, di mostrare e rivelare cioè alla vista o, fig., alla conoscenza, ciò che prima era coperto o ignoto; nell’uso com. [...] ., l’atto di togliere ciò che copre, in cerimonie d’inaugurazione: lo s. di una lapide, di una statua. 2. ant. Ritrovamento, scoperta: Ché ancor volto non è lo spazio intero Ch’al grande s. ha fisso Dio (T. Tasso), alla scoperta del Nuovo Mondo. ...
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consolare2
consolare2 v. tr. [lat. consōlare e consōlari, comp. di con- e solari «confortare»] (io consólo, ecc.). – 1. Confortare una persona, recarle sollievo in una pena morale, lenirne il dolore: [...] le tue buone parole mi hanno consolato; c. gli afflitti, una delle opere di misericordia spirituale; Il Dio che atterra e suscita, Che affanna e che consola (Manzoni); seguito dalla prep. di che specifica la causa dell’afflizione: c. qualcuno di una ...
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rinnegatore
rinnegatóre s. m. (f. -trice) [der. di rinnegare]. – Chi rinnega: r. della verità, di Dio, delle proprie convinzioni; r. della patria. ...
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clericalese
s. m. Linguaggio tipico dell’ambiente clericale, talvolta caratterizzato dalla presenza di termini oscuri o di difficile comprensione. ◆ La proposta più audace è che il Papa conceda alle [...] esercita, ma non se ne deve parlare. Anche il Papa -- monarca assoluto -- è definito soltanto «servo dei servi di Dio». Allora, quando si tratta di governo, le parole usate in clericalese sono «presenza», «partecipazione», «visibilità». (Marco Politi ...
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oddio
oddìo interiez. – Pronuncia e grafia unita, molto frequente, della esclam. oh Dio (v. dio2, n. 1 b), usata, con intonazioni diverse (e soltanto in certi contesti ripetuta due volte), per esprimere [...] sentimenti di varia natura: per es., spavento, agitazione (o., l’ha colpito sulla testa!; o. o.! Ti senti male?; o. o., s’è bruciato l’arrosto!), dubbio, incertezza (o., non so proprio quale sia la scelta ...
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stremo
strèmo agg. e s. m. [aferesi pop. di estremo]. – 1. agg., ant. Estremo: l’avarizia sarà punita nello s. dì del giudizio (s. Bernardino); per estens., ridotto, ristretto, breve o sottile (cfr. [...] non pare ogni lor fatto che una pidocchieria (Boccaccio). 2. s. m. Con valore neutro: a. Estremità, termine: Pace volli con Dio in su lo stremo De la mia vita (Dante). b. L’estremo limite della debolezza fisica, della possibilità di resistere, o del ...
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bigotto
bigòtto agg. e s. m. (f. -a) [dal fr. bigot, in origine epiteto spreg. dato ai Normanni, forse per un loro intercalare, in ingl. ant., bī God «per Dio»]. – Di persona che mostra zelo esagerato [...] più nelle pratiche esterne che nello spirito della religione, osservando con ostentazione e pignoleria tutte le regole del culto: mia madre era religiosissima, bigotta fino all’inverosimile (Palazzeschi); ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati come superiori all’uomo, dotati di personalità...
divinità Essenza, natura divina. Nel cristianesimo è riconosciuta alle persone della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. In senso più ampio, essere divino, dio, con riferimento alle figure delle mitologie antiche e delle religioni politeiste.