violento
violènto (ant. o raro violènte) agg. [dal lat. violentus, affine a vis «violenza» e a violare «violare»]. – 1. a. Che usa con facilità e brutalità la propria forza fisica o altri mezzi di coercizione [...] dantesco i violenti occupano il VII cerchio e sono distinti in tre gironi (violenti contro il prossimo, contro sé stessi e contro Dio). b. Proprio di chi è violento: avere un’indole o una natura v., un carattere v.; usare modi v., ricorrere a mezzi ...
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lento
lènto agg. [lat. lĕntus «tenace, flessibile, lento»]. – 1. a. Non veloce, non sollecito, detto di persona o d’animale, e riferito agli atti del corpo o dello spirito: uomo l., che in ciò che fa [...] s. m., il movimento stesso. Con senso più generico: una l. cantilena; Un cantico tedesco lento lento Per l’aer sacro a Dio mosse le penne (Giusti). b. poet. Inerte, inoperoso: Né creder può che l’uomo a fère imprese Avvezzo sempre or lento in ozio ...
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plutone
plutóne s. m. [dal nome del dio degli Inferi (v. Plutone)]. – In geologia, ammasso di varia grandezza di rocce cristalline intrusive originatosi dalla penetrazione e dal consolidamento del magma [...] negli strati superficiali della crosta terrestre, con conseguenti rotture e deformazioni caratteristiche nelle rocce incassanti, quali serie di faglie e di fratture disposte in fasci radiali e in serie ...
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protervo
protèrvo agg. [dal lat. protervus, di origine incerta], letter. – 1. ant. Vivace, ardito: Quali si stanno ruminando manse Le capre, state rapide e proterve Sovra le cime (Dante). Altero, superbo: [...] . Arrogante, sfrontato, insolente: uno sguardo p.; gente ignorante e p.; modi, atteggiamenti p.; un ragazzo ... indifferente a Dio, maldicente dei preti e del re, p. e spregiudicato (Deledda); talvolta sostantivato: col passare degli anni è diventato ...
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innominabile
innominàbile agg. [dal lat. tardo innominabĭlis, der. di nominare «nominare», col pref. in-2]. – 1. Che non si può nominare, per rispetto alla morale, alla decenza, o per motivi di superstizione: [...] atti, vizî, persone innominabili. 2. ant. Il cui nome non dev’essere pronunciato, con riferimento a Dio; anche come s. m.: èssi [= si è] finalmente trovato un nome, con cui nominar degnamente l’Innominabile (Segneri). ...
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genitore
genitóre s. m. [dal lat. genĭtor -oris, der. di genĭtus part. pass. di gignĕre «generare»]. – Colui che genera o ha generato, quindi il padre; in questo senso è solo dell’uso letter.: colui [...] oppure scherz.: ne è informato il tuo g.?; compòrtati da saggio genitore. Per antonomasia, con ispirazione al linguaggio liturgico, Dio Padre: Da questa polve al trono Del Genitor salì (Manzoni, con riferimento all’ascensione di Gesù Cristo). Più com ...
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formare
v. tr. [lat. fōrmare] (io fórmo, ecc.). – 1. a. Dare forma a un oggetto; lavorare, modellare la materia per ridurla alla forma voluta: f. un busto d’argilla; Dio formò il corpo d’Adamo col fango [...] della terra; per estens., riferito all’opera creativa della natura: era una delle più belle creature che mai dalla natura fosse stata formata (Boccaccio). b. Nelle arti plastiche, fare la forma, cioè il ...
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soffio
sóffio s. m. [der. di soffiare]. – 1. a. L’atto di soffiare; più spesso concr., il fiato che si espira, l’aria spostata: con un s. spense tutte le candeline; un s. di vento fece volare via tutti [...] in un s.; d’un s. si sono ritrovati più poveri di prima. b. fig. S. animatore, o s. vitale, divino, il soffio con cui Dio donò ad Adamo la vita e lo spirito; per estens., raro e letter.: a quei dipinti manca il s. dell’arte, della poesia. 2. a. Il ...
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protestantesimo
protestantéṡimo (raro protestantismo) s. m. [der. di protestante]. – 1. L’insieme delle confessioni e dei movimenti cristiani che traggono origine, direttamente o indirettamente, dalla [...] ottenuta attraverso la sola fede (sola fides), dono della grazia; e il primato delle Sacre Scritture (sola Scriptura), espressione della Parola di Dio, messaggio di grazia cui ogni fedele può accedere direttamente, trovando in essa la norma di fede. ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati come superiori all’uomo, dotati di personalità...
divinità Essenza, natura divina. Nel cristianesimo è riconosciuta alle persone della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. In senso più ampio, essere divino, dio, con riferimento alle figure delle mitologie antiche e delle religioni politeiste.