presentazione
preṡentazióne (ant. preṡentagióne) s. f. [der. di presentare; cfr. lat. mediev. tardo praesentatio -onis]. – 1. L’atto, il fatto, il modo del presentare. a. Di cose: la p. di una domanda, [...] Vangeli apocrifi, della presentazione di Maria al Tempio di Gerusalemme, ove sarebbe rimasta fino ai 12 anni dedita al servizio di Dio; p. del Signore (o di Gesù) al tempio, festa che ricorre il 2 febbraio, nello stesso giorno in cui si celebra ...
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purgatorio2
purgatòrio2 s. m. [dal lat. mediev. (eccles.) purgatorium, uso sostantivato dell’agg. purgatorius; v. la voce prec.]. – 1. Uno dei tre regni dell’oltretomba cristiano, insieme all’inferno [...] si purificano dalle colpe veniali come dalle mortali già rimesse, in attesa di venire ammesse in paradiso alla visione di Dio. 2. Con riferimento alle rappresentazioni tradizionali, che assegnano alle anime purganti la pena del fuoco o altre forme di ...
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o2
o2 ‹ó› interiez. [lat. ō] (senza radd. sint.). – Ha la funzione di rafforzare il vocativo nei casi seguenti: nel rivolgere il discorso o un’invocazione: O patria mia, vedo le mura e gli archi (Leopardi); [...] o Madre celeste, aiutateci!; anche in certe espressioni esclamative: o Dio, che mi tocca di sentire!; o santi numi!; talora, in usi fam. comuni solo nel passato, chiamando ad alta voce: o galantuomo!; o voi di casa!; o quella donna!; in apostrofi ...
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implorare
v. tr. [dal lat. implorare, comp. di in-1 e plorare «gridare piangendo, lamentarsi»] (io implòro, ecc.). – Chiedere supplichevolmente, con preghiere e talvolta con lacrime: i. il perdono; i. [...] una grazia da Dio; i. la clemenza del vincitore. Per estens., supplicare, con il compl. della persona a cui si rivolge la supplica: implorava i giudici d’essere clementi. ◆ Part. pres. implorante, anche come agg.: si gettò implorante ai suoi piedi. ...
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purgazione
purgazióne s. f. [dal lat. purgatio -onis, der. di purgare «purgare»]. – 1. L’atto del purgare, del liberare, o anche del liberarsi, da impurità; il termine, raro o ant. in senso materiale, [...] propria innocenza che, nell’età intermedia, l’imputato poteva offrire mediante diverse prove (come, per es., i cosiddetti «giudizî di Dio»: v. giudizio, n. 1 e) a cui si sottoponeva; era detta p. canonica quando le prove consistevano in un giuramento ...
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esaudire
eṡaudire v. tr. [dal lat. exaudire, comp. di ex- e audire «udire»] (io eṡaudisco, tu eṡaudisci, ecc.). – Dare ascolto e concedere ciò che viene richiesto: e. una persona, un desiderio, una preghiera. [...] Riferito spec. a Dio che accoglie la preghiera dell’uomo concedendo la grazia richiesta: il Signore mi ha esaudito, ha esaudito il mio voto. ...
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purificare
v. tr. [dal lat. purificare, comp. di purus «puro» e -ficare] (io purìfico, tu purìfichi, ecc.). – 1. Rendere pura o più pura una sostanza, togliere ciò che contiene d’impuro, di estraneo; [...] finalmente sola, purificata dal dolore, sola e libera da ogni umana passione (Deledda); e con riferimento alle anime purganti: espiata la loro pena nel purgatorio, le anime si presenteranno purificate (o purificate da ogni colpa) al cospetto di Dio. ...
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presentire
v. tr. [dal lat. praesentire, comp. di prae- «pre-» e sentire «sentire, percepire»] (io presènto, ecc., o anche io presentisco, tu presentisci, ecc.). – Avere la sensazione, avvertire in modo [...] il verificarsi di un fatto, di una situazione, prevedere o anche sentire in anticipo dentro di sé: non ve lo sentite in cuore [Dio], che v’opprime, che v’agita, ... e nello stesso tempo v’attira, vi fa p. una speranza di quiete, di consolazione ...
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inneggiare
v. intr. [dal lat. tardo hymnizare, der. del gr. ὑμνέω «cantare inni»] (io innéggio, ecc.; aus. avere). – 1. non com. a. Cantare inni di lode o di ringraziamento: i fedeli inneggiano a Dio. [...] b. Comporre inni. 2. fig. a. Celebrare, esaltare: i. ai vincitori, alla pace. b. Esaltare con lodi non sincere e non meritate, adulare: la stampa asservita inneggiava in ogni occasione al dittatore. 3. ...
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quietismo
s. m. [der. di quiete, e più precisamente dall’espressione preghiera (o orazione) di quiete]. – 1. Termine introdotto alla fine del sec. 17° per indicare un complesso di dottrine che sostengono [...] la prevalenza della mistica sull’ascesi e della contemplazione sulla meditazione, e la necessità di un assoluto abbandono in Dio con un annichilimento totale di ogni azione e pensiero, definito preghiera o orazione di quiete. 2. a. Con sign. generico ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati come superiori all’uomo, dotati di personalità...
divinità Essenza, natura divina. Nel cristianesimo è riconosciuta alle persone della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. In senso più ampio, essere divino, dio, con riferimento alle figure delle mitologie antiche e delle religioni politeiste.