quello
quéllo agg. e pron. dimostr. [lat. eccu(m) ĭlle, accus. eccu(m) ĭllum]. – Indica in genere cosa o persona lontana nello spazio o nel tempo da chi parla e da chi ascolta, o che nel discorso è considerata [...] ieri, ecc. (e alludendo a persona indeterminata, nell’introdurre fatti o detti proverbiali: dirò come quello: «ognun per sé e Dio per tutti»). Con riferimento a cosa: vorrei quello, quello e quello, indicando con mano; quella sì che era un’invenzione ...
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nulla
pron. indef., s. m. e avv. [lat. nūlla, neutro pl. dell’agg. nullus -a -um «nessuno»], invar. – Come pron. e sost., nessuna cosa; come avv., in nessuna quantità o misura, e sim. Coincide quasi [...] dargli; e nella locuz. non per nulla: non per n., ma che sei venuto a fare qui? 2. Preceduto dall’art., con valore di s. m.: Dio ha creato dal n. tutte le cose; Vagar mi fai co’ miei pensier su l’orme Che vanno al n. eterno (Foscolo); a noi presso la ...
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conservo
consèrvo s. m. [dal lat. conservus, comp. di con- e servus «servo»], non com. – Compagno di servitù; chi è servo, insieme con altri, dello stesso padrone, o è soggetto alla stessa autorità: [...] che nel corpo, quando l’una gamba è stanca, su l’altra si suol riposare (T. Tasso). In ordini religiosi, conservo è stato usato come appellativo reciproco, con lo stesso valore di confratello, per esprimere la comune sottomissione ai voleri di Dio. ...
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scomunicazione
scomunicazióne (o scomunicagióne) s. f. [der. di scomunicare], ant. – Scomunica: la scomunicazione non è altro che il furore di Dio che si versa sopra di te (s. Bernardino). ...
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avvicinare
v. tr. [der. di vicino]. – 1. Mettere, collocare vicino o più vicino: a. la sedia al tavolo; a. il giornale agli occhi; a. il bicchiere alle labbra o le labbra al bicchiere (più com. accostare); [...] alla stufa, alla finestra, ecc.; gli si avvicinò un mendicante; fig.: avvicinarsi a una fede, a una dottrina; avvicinarsi a Dio. Talora, venir vicino (alla persona che parla o di cui si parla): avvicìnati!; sentì avvicinarsi dei passi. b. Accorciare ...
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retribuire
retribüire v. tr. [dal lat. retribuĕre «dare, restituire», comp. di re- e tribuĕre «attribuire»] (io retribüisco, tu retribüisci, ecc.). – Ricompensare per un lavoro, per una prestazione, [...] del suo rendimento; r. con larghezza, lautamente, meschinamente; r. in contanti, in natura; in senso morale e religioso: Dio retribuisce ogni uomo secondo i suoi meriti. ◆ Part. pass. retribüito, anche come agg.: le professioni meglio retribuite; un ...
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sconcerto
sconcèrto s. m. [der. di sconcertare]. – 1. Grave disordine, sconvolgimento: avere uno s. di stomaco; potrebbe partorirsi uno s. grosso, magari una disgrazia di quelle che menano, Dio liberi, [...] in galera! (Bacchelli). 2. Stato di disagio psicologico, di turbamento, di disorientamento, di perplessità: si può immaginare lo s. provocato nell’opinione pubblica da un fatto tanto grave; nello s. generale ...
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santificare
v. tr. [dal lat. tardo, eccles., sanctificare, comp. di sanctus «santo» e tema affine a facĕre «fare»] (io santìfico, tu santìfichi, ecc.). – 1. a. Rendere santo: il sacramento del matrimonio [...] . a. Venerare devotamente; tributare la debita venerazione a ciò che è per sé stesso santo: s. il nome di Dio. b. Celebrare religiosamente con preghiere e opere liturgiche: s. le domeniche, le feste. c. Attribuire a qualcosa caratteristiche talmente ...
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retribuzione
retribuzióne s. f. [dal lat. tardo retributio -onis]. – 1. L’azione e il fatto di retribuire, di ricompensare, e il modo, la forma, la qualità e l’entità stessi del compenso: l’importante [...] il lavoro, alla r. penseremo dopo; in senso morale o religioso: la sua buona azione avrà una giusta r. da Dio. 2. Come termine specifico giuridico-economico e sindacale, il compenso a carattere continuativo corrisposto per la prestazione di lavoro ...
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santificazione
santificazióne s. f. [dal lat. tardo, eccles., sanctificatio -onis]. – 1. L’atto, il processo di santificare; l’esser santificato: s. della festa; s. di un beato, lo stesso che canonizzazione. [...] le specie eucaristiche alla fronte e agli occhi, praticato anche per confortare i malati. 2. Nella teologia cattolica, partecipazione dei fedeli all’ufficio sacerdotale e regale di Cristo, per l’iniziativa santificante di Dio con la sua grazia. ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati come superiori all’uomo, dotati di personalità...
divinità Essenza, natura divina. Nel cristianesimo è riconosciuta alle persone della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. In senso più ampio, essere divino, dio, con riferimento alle figure delle mitologie antiche e delle religioni politeiste.