timore
timóre s. m. [dal lat. timor -oris, der. di timere «temere»]. – 1. La condizione, lo stato d’animo di chi teme, di chi pensa possa verificarsi un evento dannoso, doloroso o comunque spiacevole, [...] un’autorità che comporta un senso di riverenza e soggezione: ha un t. reverenziale del padre, del direttore. b. T. di Dio, nella teologia cattolica, uno dei doni dello Spirito Santo, per cui vengono infusi negli uomini riverenza e pietà filiale verso ...
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santita
santità s. f. [dal lat. sanctǐtas -atis, der. di sanctus «santo»]. – 1. L’esser santo; qualità, condizione di ciò che è santo. In partic.: a. Nella teologia cattolica, in senso proprio e con [...] i doveri del proprio stato: aspirare alla s., raggiungere la santità. In senso più limitato, qualità propria della madre di Dio e, in grado diverso, delle persone che hanno riprodotto in qualche modo la perfezione divina o che hanno modellato la loro ...
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mandare
v. tr. [lat. mandare «affidare», prob. da man(um) dare «dare la mano»]. – 1. ant. Ordinare, comandare, dare un incarico (cfr. mandante e mandato): incontanente mandò che i due giovani fossero [...] un breve colloquio lo mandò via (anche semplicem. lo mandò) a mani vuote ma pieno di buone speranze; lo mandò in santa pace, con Dio, se lo levò di torno. Più genericam., m. in giro, con più accezioni, far uscire di casa, mandare qua e là con varî ...
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patto
s. m. [lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax pacis «pace»), part. pass. pactus]. – 1. a. In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti: fare, [...] poi di non tenere il patto, Perché non ha timor né riverenzia Di Dio o di santi (Ariosto); p. d’amicizia, tra persone, famiglie o (alternandosi con il sinon. alleanza), il patto stretto da Dio con Abramo, Isacco e Giacobbe, e da ultimo, attraverso ...
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merce
mercé (ant. merzé) s. f. [troncamento di mercede]. – 1. Nella lingua ant., lo stesso che mercede, nel senso di ricompensa, premio: Non fia sanza mercé la tua parola (Dante); anche, più raram., [...] grazia vostra, gentilmente], avete onorato il mio convito (Boccaccio). Furono espressioni comuni (la) m. di Dio, la Dio m., Iddio m., la buona m. di Dio, e sim., per grazia di Dio. b. In unione con un agg. poss. o nelle forme m. il, m. al, significa ...
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guardare
v. tr. e intr. [dal germ. wardōn] (come intr., aus. avere). – 1. Dirigere gli occhi, fissare lo sguardo su qualche oggetto (non include necessariamente l’idea del vedere, in quanto si può guardare [...] un liquor simile non si trova in tutti i ventidue regni del re nostro signore, che Dio guardi (Manzoni); sign. simile ha anche nelle espressioni esclamative Dio guardi!, Dio ne guardi!, a proposito di cosa che potrebbe accadere e si vuole scongiurare ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto [...] fondamento, quindi anche violazione dell’ordine voluto da Dio; il cristianesimo eredita questa nozione ma la reinterpreta un plur. che conserva la forma neutra del latino: L’Agnel di Dio che le peccata tolle (Dante). b. Locuzioni e frasi prov.: chi ...
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carita
carità s. f. [lat. carĭtas -atis, propr. «affetto, amore», der. di carus «caro»]. – 1. L’amore che, secondo il concetto cristiano, unisce gli uomini con Dio, e tra loro attraverso Dio: fervore, [...] di c.; virtù di c., anche tra i beati (cfr. Dante, Par. III, 64-90); atto di c., formula con cui si dichiara il proprio amore a Dio, e al prossimo per amore di Dio; atto eroico di c., nella teologia cattolica, l’offerta spontanea fatta dal fedele a ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] i Mori D’Africa il mare (Ariosto); non amo che le cose Che potevano essere e non sono State (Gozzano); in modi comuni: sarà quel che Dio vuole; cos’è stato?; che sarà di noi?; quel che è stato è stato, ecc.; con la particella ci o ne: che c’è?, che ...
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essere2
èssere2 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. La condizione di aver vita, di avere realtà, esistenza, conforme al sign. primo e assoluto del verbo: l’e. e il nulla; passare dall’e. al non [...] il nostro essere è piuttosto durare (Leopardi); tutte le cose debbono a Dio il loro e.; i genitori che ci hanno dato l’essere. c ente, nel suo valore assoluto: l’E. supremo, l’e. in sé, Dio. b. Si può riferire anche (e con quest’uso può avere il plur. ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati come superiori all’uomo, dotati di personalità...
divinità Essenza, natura divina. Nel cristianesimo è riconosciuta alle persone della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. In senso più ampio, essere divino, dio, con riferimento alle figure delle mitologie antiche e delle religioni politeiste.