tralùcere v. intr. [dal lat. tralucēre = translucēre (comp. di trans «attraverso» e lucēre «splendere»)] (coniug. come lucere, e come questo mancante del part. pass. e quindi dei tempi composti). – 1. [...] d’acqua che tralucesse tra le canne (Piovene); con uso estens., poet., di luce spirituale che risplende e si riverbera: da che Dio in te vuol che traluca Tanto sua grazia (Dante). b. non com. Riferito al mezzo, lasciar passare la luce o un’immagine ...
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s. m. (f. -a) e agg. [lat. amicus, affine ad amare] (pl. m. -ci). – 1. s. m. Chi è legato ad altri da vincoli di amicizia: avere, trovare, perdere, farsi un a.; a. intimo, a. d’infanzia; l’a. del cuore, [...] non ci s’accorda su un affare, ma s’intende rimanere ugualmente in buoni rapporti. In denominazioni storiche, al plur.: amici di Dio, nome di alcuni gruppi religiosi del sec. 14°, come i seguaci della mistica dei domenicani tedeschi e i seguaci di s ...
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trégua (o trègua, ant. triègua) s. f. [dal lat. mediev. treuga, di origine germanica]. – 1. Sospensione temporanea delle ostilità stabilita da due belligeranti ed estesa a tutto il teatro di guerra o a [...] (Australia, Melanesia, alcune tribù indiane degli Stati Uniti centrali e orientali e dell’Amazzonia). d. T. di Dio, istituto medievale (formulato in modo particolareggiato nel Concilio Lateranense del 1179), per cui, per rispetto religioso e per ...
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campióne s. m. [dal lat. mediev. campio -onis, der. di campus nel senso di «campo di battaglia»]. – 1. Nel medioevo, chi combatteva nei giudizî di Dio o prendeva parte a un duello al posto di altri (per [...] es., di donne, di nobili, o di istituzioni come la Chiesa, ecc.); nei tornei, chi teneva il campo. 2. fig. Chi difende con energia una nobile causa: c. della fede, c. di Cristo; farsi c. della verità, ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di [...] etterno s. quel che chiedi, Che da ogne creata vista è scisso (Dante), dove l’«eterno statuto» è la mente stessa di Dio nella quale fin dall’eternità tutto è stabilito. 2. a. Nel medioevo e nell’età rinascimentale, il complesso e la raccolta organica ...
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càntico s. m. [dal lat. cantĭcum, der. di cantare «cantare2»] (pl. -ci). – 1. a. Componimento lirico solenne di carattere religioso, per lo più in lode di Dio: il C. delle creature, o di frate Sole, composto [...] da s. Francesco. In partic. sono così chiamate le parti liriche della Bibbia; per es. il Magnificat (in Luca 1, 46-55), il cantico di Zaccaria (in Luca 1, 68-79), il cantico di Debora (in Giudici 5), il ...
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remissióne s. f. [dal lat. remissio -onis, der. di remittĕre «rimettere», part. pass. remissus]. – 1. a. L’azione e il fatto di rimettere, cioè di condonare e di rinunciare a punire o comunque a perseguire, [...] : r. di un’offesa; un’inutile e profonda compunzione del male a cui la r. degli uomini non poteva riparare (Manzoni); che Dio vi conceda la r. delle vostre colpe. In partic., nella teologia cattolica, r. del peccato o dei peccati, conseguibile per l ...
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s. m. e f. Persona nata tra gli inizi degli anni Ottanta e la metà degli anni Novanta del Novecento. ◆ Questa settimana sulla copertina del magazine americano Time c’è una giovane donna che si fotografa [...] Columbus-Marist, per cui sei millennial americani (i nati dopo il 1980) su dieci pongono come priorità l'essere vicini a Dio e avere una buona famiglia. (Giorgio Fontana, Corriere della sera, 28 luglio 2013, La Lettura, p. 5).
Dall'ingl. millennial ...
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abbandonare
1. MAPPA ABBANDONARE qualcosa o qualcuno significa lasciarlo per sempre, o quanto meno per un tempo molto lungo (a. la casa paterna, la famiglia; ha abbandonato la città per vivere in campagna); [...] invece cedere, non resistere (abbandonarsi alle passioni, al ritmo della musica) o anche affidarsi completamente (abbandonarsi a Dio).
Parole, espressioni e modi di dire
abbandonare il campo
abbandonare il mondo
abbandonare il secolo
abbandonare l ...
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amare
1. MAPPA AMARE significa provare e dimostrare amore per qualcuno, nelle varie sfumature che può avere il sentimento dell’amore: come sentimento puramente religioso e spirituale (chi ha fede ama [...] Dio); come affetto tra parenti o amici (amo la mia famiglia; ho sempre amato i miei amici); come sentimento di carità (ama il prossimo tuo come te stesso). In particolare, il verbo si usa per esprimere una forte attrazione affettiva e sessuale nei ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati come superiori all’uomo, dotati di personalità...
divinità Essenza, natura divina. Nel cristianesimo è riconosciuta alle persone della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. In senso più ampio, essere divino, dio, con riferimento alle figure delle mitologie antiche e delle religioni politeiste.