ordalia
ordàlia (o ordalìa) s. f. [dal lat. mediev. ordalium, che è dall’ingl. ant. ordal «giudizio di Dio»; cfr. ted. Urteil «giudizio»; la pron. ordalìa è influenzata dal fr. ordalie]. – Termine nato [...] nel medioevo europeo per indicare il «giudizio di Dio», e cioè ogni prova rischiosa (per es., del duello, dell’acqua bollente o fredda, del ferro rovente) alla quale veniva sottoposto un accusato, e il cui esito, considerato come diretta ...
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riposare
v. tr. e intr. [comp. di ri- e posare; nei sign. 2 e 3 è il lat. tardo repausare, comp. di re- e pausare (v. posare)] (io ripòso, ecc.; negli usi intr., aus. avere, ant. essere). – 1. tr. Posare [...] ; quest’ora di sonno dopo pranzo mi riposa molto; con uso analogo nell’esclamazione augurale Dio lo riposi!, spec. in senso iron.: il suo cervel, Dio lo riposi, ... A questa roba è morto e sotterrato (Giusti). ◆ Part. pres. riposante, anche come ...
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sostanza
(ant. sustanza e sustànzia) s. f. [dal lat. substantia «essenza, realtà; mezzi di sussistenza», der. di substare «stare sotto», sul modello del gr. ὑπόστασις]. – 1. a. Termine che, fin dalle [...] che da sé stessa, è distinta dalla s. creata (costituita di s. pensante e s. estesa), che per sua natura dipende da Dio che la crea e la conserva nell’esistenza; nella filosofia spinoziana l’unica sostanza è quella divina, mentre gli enti creati sono ...
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potenza
potènza (ant. potènzia) s. f. [dal lat. potentia, der. di potens -entis «potente»]. – 1. In senso generico, l’essere potente, il fatto di potere: così ... la potenza corrispondesse alla buona [...] le p. cosmiche, celesti; le p. della natura; sembrava posseduto da un’oscura p.; l’alta, la somma p., la divina p., Dio; p. infernali, le p. delle tenebre, i demonî; le p. angeliche, dette più comunem. potestà (v. potestà1). b. Persona che ricopre un ...
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spergiurare
v. tr. e intr. [dal lat. periurare (comp. di per- e iurare «giurare»), col pref. s- (nel sign. 6)] (come intr., aus. avere). – Giurare il falso, affermare o sostenere con giuramento una cosa [...] conosce la falsità; raro con il compl. ogg. (in frasi quali s. il nome di Dio, s. tutti i santi, nelle quali viene però a significare «giurare il falso invocando il nome di Dio, o i santi»); più spesso con uso assol.: non gli credo, è capace anche di ...
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silvano2
silvano2 (più com. Silvano) s. m. [dal lat. Silvanus, der. di silva «selva»]. – Nome (in origine forse epiteto) di un dio romano che presiedeva alle selve, poi considerato dio dei boschi, dei [...] pastori e della campagna; è raffigurato (in statue, rilievi, mosaici, pitture) sempre barbuto e con folta chioma coronata di pigne, vestito di una rozza tunica corta e una pelle caprina, con un falcetto ...
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motore1
motóre1 agg. (f. -trice) e s. m. [dal lat. motor -oris, «che mette in movimento», der. di movēre «muovere», part. pass. motus]. – 1. agg. (f. -trice) Che muove, che serve a muovere, a mettere [...] di pensiero, atto che muove come causa finale. Nella filosofia scolastica il primo motore del primo cielo è spesso identificato con il Dio della tradizione cristiana e i motori dei cieli con gli angeli: Lo moto e la virtù d’i santi giri ... Da’ beati ...
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eccelso
eccèlso agg. e s. m. [dal lat. excelsus, part. pass. di excellĕre «eccellere», usato solo come agg.]. – Altissimo: monti e.; sopra gli alti palagi e sopra l’e. torri (Boccaccio); pur avendo per [...] . (Leopardi). Era anche titolo dato in Venezia al Consiglio dei Dieci. Come s. m., l’E., Dio; al plur., gli e., il cielo, nella frase gloria a Dio negli e. (traduz. letter. del lat. eccles. gloria in excelsis Deo, più comunem. tradotto «... nell’alto ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente [...] qual è il n. della signora con cui parlavi?; dimmi il n. del tuo cane, di quel fiume, di questo strumento; il n. di Dio; il n. venerato, invocato, benedetto della Madonna; Il n. di Maria, titolo di uno degli «Inni sacri» del Manzoni; il n. temuto di ...
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servizio
servìzio s. m. [dal lat. servitium, propriam. «condizione di schiavo», der. di servus: v. servo]. – 1. non com. In senso astratto, rapporto di soggezione o sudditanza; in partic., in epoca feudale, [...] , della nazione, del paese, della comunità, della fede, delle anime, del pubblico, della clientela; consacrarsi al s. di Dio, entrare al s. di Dio, in un ordine o un istituto religioso; con accezione più generica la locuz. al s. di, con soggetto di ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati come superiori all’uomo, dotati di personalità...
divinità Essenza, natura divina. Nel cristianesimo è riconosciuta alle persone della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. In senso più ampio, essere divino, dio, con riferimento alle figure delle mitologie antiche e delle religioni politeiste.