monarchia
monarchìa s. f. [dal lat. tardo monarchĭa, gr. μοναρχία, comp. di μονο- «mono-» e -αρχία «-archia»]. – 1. a. Forma di governo in cui i supremi poteri dello stato sono accentrati in una sola [...] una m. potente, debole; Dante sognava una m. universale. 3. fig. M. di Dio, m. divina, espressioni che possono trovarsi riferite all’unicità di Dio nelle concezioni monoteistiche, alla prevalenza del Padre nella Trinità in alcune correnti di pensiero ...
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profano
agg. [dal lat. profanus, comp. di pro- «davanti» e fanum «tempio, luogo sacro»; quindi propr. «che sta fuori del sacro recinto»]. – 1. a. Che non ha carattere sacro, che è estraneo o contrario [...] (Gozzano); amore p., quello rivolto a esseri umani, non a Dio; Amor sacro e Amor p., titolo dato comunem. a un dipinto da alcuni come peccatori, da altri come disgraziati, abbandonati da Dio; significato, quest’ultimo, che il vocabolo ha anche in ...
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interdetto2
interdétto2 s. m. [dal lat. interdictum, der. di interdicĕre «interdire»]. – 1. In senso ampio e generico, proibizione, divieto posto da un’autorità: La giustizia di Dio, ne l’interdetto, [...] Conosceresti a l’arbor moralmente (Dante), riconosceresti dall’albero, nel suo valore morale, la giustizia di Dio, che proibì di togliere alla pianta alcuna sua parte. 2. Nel diritto canonico, censura o pena ecclesiastica spirituale, con cui sono ...
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umiliare
v. tr. [dal lat. tardo humiliare, der. di humĭlis «umile»] (io umìlio, ecc.). – 1. letter. Abbassare, inchinare in segno di rispetto: u. il capo, u. la fronte davanti a qualcuno; Del feroce [...] quell’alma! (Petrarca). c. non com. Mortificare, deprimere: Dio umilia i superbi; pratiche ascetiche per u. la carne, le modi erano scarsi A la giustizia, se ’l Figliuol di Dio Non fosse umilïato ad incarnarsi (Dante, omettendo la particella si come ...
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ginocchio
ginòcchio s. m. [lat. genŭcŭlum per il class. genĭcŭlum, dim. di genu «ginocchio»] (pl. -chi, e con valore collettivo nel sign. proprio, le ginòcchia). – 1. a. Nell’uomo, la regione dell’arto [...] o per implorare una grazia, il perdono. Modi prov.: l’avvenire giace sulle g. di Giove, è incerto, è nelle mani di Dio (riecheggia l’espressione omerica ϑεῶν ἐν γούνασι κεῖται «è sulle ginocchia degli dei»); fa venire il latte alle g., a proposito di ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della [...] Fuggi’mi, e nel suo abito mi chiusi (Dante); si dispose di non volere più essere al m., ma di darsi al servigio di Dio (Boccaccio). Uomo di mondo, chi, vivendo in mezzo agli uomini, ne conosce bene il carattere, le debolezze e sim., ed è quindi di ...
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seggio
sèggio s. m. [der. del lat. sedere «star seduto»; cfr. sedia e le forme in -gg- della coniugazione di sedere]. – 1. Nell’uso letter. ant., sedia, sedile, luogo su cui si sta seduti: Gir fra le [...] con riferimento a scanni su cui si immagina che siedano in paradiso i beati, o al trono di Dio: il s. dell’Altissimo, il paradiso; quello imperador che là sù regna [Dio] ... In tutte parti impera e quivi regge; Quivi è la sua città e l’alto s. (Dante ...
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oblato1
oblato1 s. m. (f. -a) [propr. «offerto (a Dio)», dal lat. oblatus, part. pass. di offerre «offrire»]. – 1. Nel medioevo, erano così detti coloro che erano consacrati a Dio sin dall’infanzia, [...] per offerta (oblatio) dei genitori a un monastero o a un convento; e anche quei liberi che, o spinti dal sentimento religioso o costretti dal bisogno di protezione e di sostentamento, entravano a far parte ...
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profeta
profèta s. m. [dal lat. tardo propheta, gr. προϕήτης, der. di πρόϕημι «preannunciare, predire», comp. di προ- «avanti» e ϕημί «dire»] (pl. -i, ant. -e). – 1. a. In generale, persona che parla [...] più con iniziale maiuscola: i Profeti); il p. David o, per antonomasia, il re p.; talora posposto: Geremia p., Zaccaria p.; Dio parlava per bocca dei p.; in usi antonomastici, con riferimento all’uno o all’altro dei profeti biblici: secondo le parole ...
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segnacolo
segnàcolo (ant. signàcolo e signàculo) s. m. [dal lat. tardo signacŭlum «sigillo, segno», der. di signare «segnare»], letter. – 1. Segno, simbolo, insegna, emblema (in questo sign. la parola [...] , Divenisser signaculo in vessillo Che contra battezzati combattesse (Dante); tu se’ signacolo d’ogni bontà di Dio: tu se’ segnacolo de la sapienza di Dio (s. Bernardino); Il consol dice, e poste ha pria le mani Sopra i santi segnacoli cristiani ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati come superiori all’uomo, dotati di personalità...
divinità Essenza, natura divina. Nel cristianesimo è riconosciuta alle persone della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. In senso più ampio, essere divino, dio, con riferimento alle figure delle mitologie antiche e delle religioni politeiste.