saturnali
s. m. pl. [dal lat. Saturnalia, neutro pl. dell’agg. Saturnalis, der. di Saturnus, nome del dio Saturno]. – 1. Solenne festa religiosa dell’antica Roma, di carattere popolare, che si celebrava [...] in onore del dio Saturno, in un periodo compreso tra il 17 e il 23 dicembre, coincidente con il solstizio d’inverno e pertanto connesso con la fine del ciclo dell’anno solare; celebrata fin dall’età repubblicana assunse maggiore importanza in epoca ...
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inabitazione
inabitazióne s. f. [dal lat. tardo inhabitatio -onis, der. di inhabitare: v. inabitare]. – Propr., l’abitare in un luogo; solo in senso fig.: se poi si cerca come l’essere reale finito inabita [...] nel morale, questa i. per natura non si concepisce distinta dall’i. di quello nell’ideale (Rosmini); i. di Dio nell’uomo, nella teologia cattolica, la speciale presenza di Dio nell’anima in stato di grazia. ...
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memento
v. lat. [imperat. di meminisse «ricordare», quindi: «ricòrdati!»]. – 1. Usato come s. m., nome (dalla parola iniziale) di due preghiere che fanno parte del canone della messa in latino: una all’inizio [...] messa della Feria IV delle Ceneri, in ricordo delle parole con cui Dio formulò ad Adamo, dopo il peccato, la sua condanna al lavoro morte e del giudizio in cui ognuno dovrà rendere conto a Dio del proprio operato. Popolarmente, come s. m. e con lo ...
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ogni
ógni (ant. ógne) agg. indef. m. e f. [lat. ŏmnis]. – 1. a. Ciascun elemento particolare di un insieme di cose, di persone, di oggetti: o. studente; o. donna; o. libro; calzature di o. tipo. Precede [...] è in o. luogo; gli perdonò o. sua colpa; ha la casa piena di o. ben di Dio; Ogne lingua deven tremando muta (Dante), le quali equivalgono a tutti gli uomini ..., in tutti i luoghi, ecc.; o nella locuz. comunissima o. cosa, che per lo più equivale a ...
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prova
pròva (ant. pruòva) s. f. [deverbale di provare; ma un lat. proba è già documentato in età tarda e medievale]. – 1. Atto, o serie di atti, operazione, procedimento, aventi lo scopo di conoscere, [...] sopportazione, la resistenza e sim. di una persona); superare, vincere la p.; p. del fuoco, anticam., uno dei giudizi di Dio (v. fuoco, n. 1 a), attualmente la prima esperienza di combattimento di un soldato, e nel linguaggio corrente, in senso fig ...
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teandria
teandrìa s. f. [dal gr. ϑεανδρία, der. di ϑέανδρος «uomo e Dio», comp. di ϑεός «Dio» e ἀνήρ ἀνδρός «uomo»]. – In teologia, natura divina-umana di Cristo e delle sue operazioni. ...
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buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; [...] gentile o fa dei complimenti. Spesso premesso al sostantivo: un buon padrone; il buon pastore; così in espressioni vocative: buon Dio, nelle preghiere (ma anche esclam. d’impazienza); mio buon amico e forme simili, nelle lettere e in genere quando si ...
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maledizione
maledizióne (ant. maladizióne) s. f. [dal lat. maledictio -onis, der. di maledicĕre «dir male»; propr. «maldicenza»]. – 1. a. L’atto e le parole con cui si maledice, con cui cioè s’invoca [...] Levi); la m. di Sodoma e Gomorra, la condanna di Dio, seguita dalla distruzione delle due città, per la corruzione dei suoi in cui si trova chi è stato maledetto: la m. di Dio è su quella casa. In partic., scomunica ecclesiastica: Per lor maladizion ...
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ribelle
ribèlle (ant. rebèlle, rebèllo, ribèllo, rubèllo) agg. [dal lat. rebellis, der. di rebellare: v. ribellare]. – 1. Che si ribella insorgendo armato contro l’autorità: il Barbarossa mosse contro [...] sacro Imperio (P. F. Giambullari). 2. a. estens. Che rifiuta obbedienza, sottomissione: gli angeli r. (a Dio); angeli che non furon ribelli Né fur fedeli a Dio (Dante); Ma ’l bel Iulio ch’a noi stato è ribello (Poliziano); Turno ... vede ... i Latini ...
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esperienza
esperiènza (ant. esperiènzia, speriènza, speriènzia) s. f. [dal lat. experientia, der. di experiri: v. esperire]. – 1. a. Conoscenza diretta, personalmente acquisita con l’osservazione, l’uso [...] , l’apprensione immediata e diretta, per così dire il «contatto» che l’uomo, in quanto religioso, ha col divino, e quindi anche l’apprensione dell’azione di Dio nell’anima, nonché dell’aspirazione e dei movimenti di questa per giungere all’unione con ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati come superiori all’uomo, dotati di personalità...
divinità Essenza, natura divina. Nel cristianesimo è riconosciuta alle persone della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. In senso più ampio, essere divino, dio, con riferimento alle figure delle mitologie antiche e delle religioni politeiste.