nudo
agg. [lat. nūdus]. – 1. a. Non coperto da vestito o da altro indumento, riferito al corpo umano: un bambino n., un uomo n., una donna n.; spesso in funzione predicativa: essere, stare, restare n.; [...] di uso fam.: n. da capo a piedi, n. come un verme, n. come un bruco (e spesso, brachilogicamente, n. bruco); era nuda come Dio (o come mamma) l’ha fatta; nudo nato, nuda nata (cioè, per brachilogia, nudo o nuda come al momento della nascita). Con uso ...
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gridare
v. intr. e tr. [prob. lat. quirītare «invocare aiuto; strillare»]. – 1. intr. (aus. avere) Alzare molto la voce, per farsi sentire o per fare rumore o per sfogare l’eccitazione dell’animo: g. [...] . 1 b). In alcuni casi, invocare a voce alta: g. aiuto, soccorso; g. pietà; g. mercè, ecc.; g. vendetta (e rafforzando, al cospetto di Dio), di azioni o ingiustizie che meritano grave o immediata punizione: peccati che gridano vendetta al cospetto di ...
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santissimo
santìssimo agg. [superl. di santo]. – 1. a. Propriam., ma di uso raro, che possiede santità in altissimo grado, che è sommamente sacro: Io ritornai da la s. onda Rifatto sì come piante novelle [...] pace, non seccarmi e sim.). b. Come esclam. (profana o blasfema, secondo il tono più o meno irriverente), Madonna s.!, Dio s.!, s. Iddio!, e sim., o anche soltanto santissimo!, per esprimere impazienza, ira o rabbia repressa. c. Con uso sostantivato ...
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fe
fé s. f. – Troncamento poet. di fede (da non confondere con fé o fe’ o fe troncam. di fece). Anticam. era di uso com. in numerose esclamazioni di conferma e d’asseverazione, quali: a fé (v. affé); [...] alla fé di Dio; in fé di Dio; per fé; per mia fé; per mia buona fé, ecc. ...
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verace
agg. [dal lat. verax -acis, der. di verus «vero» sul modello di fallax «fallace», mendax «mendace», ai quali si oppone]. – 1. Sinon. letter. di vero, in alcune delle accezioni di questo agg.: [...] a. Che ha in sé verità, che è fonte di verità: Segnor mio Iesù Cristo, Dio v. (Dante); Raccomandami al tuo Figliuol, verace omo e v. Dio (Petrarca); facciate che a me vegna quel veracissimo corpo di Cristo il qual voi la mattina sopra l’altare ...
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ministro
s. m. [dal lat. minister -stri «servitore, aiutante», der. di minor agg., minus avv. «minore, meno», secondo il modello di magister «maestro» sentito in rapporto con magis «più»]. – In genere, [...] alti dignitarî e ufficiali di corte che assistevano il sovrano nelle sue funzioni e soprintendevano all’esecuzione dei suoi ordini); m. di Dio, il sacerdote; la Chiesa, di cui io sono indegno m., detto per umiltà dai sacerdoti e prelati. Ministri di ...
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febeo
febèo agg. [dal lat. Phoebēus, gr. Φοιβήϊος e Φοίβειος], poet. – Di Febo (in quanto dio del Sole o dio della poesia); sacro a Febo; degno di Febo: La scorta de’ f. raggi lucenti (Lorenzo il Magnifico); [...] il docile intelletto Contesi alle febee Vergini sante (Foscolo), alle Muse; estro f., estro poetico ...
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Febo
Fèbo. – Propr., epiteto del dio Apollo (lat. Phoebus, gr. Φοῖβος), che nella letteratura e nella poesia romana è assunto a indicare anche il Sole considerato quale divinità e identificato col dio [...] stesso. Per estens., nell’uso letter. e poet. ital., il Sole, inteso come astro: la dolcissima primavera recata da F. (Boccaccio); gl’inarati colli Solo e muto ascendea l’aprico raggio Di Febo e l’aurea ...
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magione
magióne s. f. [lat. mansio -onis «soggiorno, dimora» (der. di manere «rimanere, alloggiare», prob. attraverso il fr. maison)], ant. o letter. – Casa, abitazione: Tutto gioioso a sua magion tornava [...] sede: la cui propria m. è nel secretissimo della divina mente (Dante). In senso fig.: E se ben guardi a la magion di Dio Ch’arde oggi tutta (Petrarca), con riferimento a Roma accesa dalle fazioni; e te [Pietro] che sei pietra e sostegno De la magion ...
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innamorare
(ant. inamorare) v. tr. [der. di amore] (io innamóro, ecc.). – 1. a. Suscitare, ispirare amore: Quanto ciascuna è men bella di lei Tanto cresce ’l desio che m’innamora (Petrarca); Armida ... [...] com., con questa accezione, la locuz. far innamorare: v. più avanti). Letter., con riferimento all’amore verso Dio: vede e canta La gloria di colui [Dio] che la ’nnamora (Dante); Ma vostra vita sanza mezzo spira La somma beninanza, e la innamora Di ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati come superiori all’uomo, dotati di personalità...
divinità Essenza, natura divina. Nel cristianesimo è riconosciuta alle persone della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. In senso più ampio, essere divino, dio, con riferimento alle figure delle mitologie antiche e delle religioni politeiste.