giuraddio
giuraddìo interiez. [da giuro a Dio]. – Formula esclamativa che esprime risentimento, irritazione, o accompagna un’affermazione decisa: g. che me la pagherà; questa volta, g., non mi sfugge!; [...] anche staccato: giuro a Dio che mai non me ne farai più niuna (Boccaccio); e come s. m.: manifestava la sua ira con molti giuraddio (o giuraddii). Si altera spesso per eufemismo in giuraddìa, giurraddina, giurammìo, o giurabbacco, giuraddiana (in cui ...
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adozianismo
(o adozionismo) s. m. [der. del lat. mediev. adoptiani: v. adoziano.]. – Termine che designa varî indirizzi teologici cristiani eterodossi, aventi in comune il chiamare o considerare Gesù [...] Cristo figlio «adottivo» di Dio; in partic., l’a. spagnolo (sec. 8°), i cui seguaci sostenevano che Cristo, rispetto alla sua natura divina, era veramente figlio di Dio, ma come uomo era soltanto stato adottato ad essere figlio primogenito di Dio. ...
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giurare
v. tr. e intr. [lat. iūrare, der. di ius iuris «diritto»; propr. «pronunciare la formula rituale»] (con uso intr. o assol., aus. avere). – 1. a. Seguito da prop. oggettiva, affermare, attestare, [...] nelle mani del presidente della Repubblica. Con varie determinazioni: g. dinanzi a Dio, nel nome di Dio; g. sui Vangeli, sulla Bibbia, sull’altare; ant., g. al cielo, g. a Dio; giuro sul mio onore, sulla testa dei miei figli, sulla memoria di ...
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giustificare
(ant. anche iustificare) v. tr. [dal lat. tardo iustificare, comp. di iustus «giusto» e tema di facĕre «fare»] (io giustìfico, tu giustìfichi, ecc.). – 1. a. Rendere giusto, cioè puro, libero [...] degno del premio eterno: non puote nessuno essere iustificato, se prima non confessa li suoi peccati (Passavanti); Dio con la grazia giustifica l’uomo. b. Con soggetto di cosa, fare sì che un atto, pur non essendo giusto in sé, debba essere ritenuto ...
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giustizia
giustìzia s. f. [dal lat. iustitia, der. di iustus «giusto»]. – 1. a. Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno [...] e si opera il bene, posseduta in sommo e perfetto grado da Dio di cui costituisce uno degli attributi: Giustizia mosse il mio alto l’idea della punizione è prevalente: temere la g. di Dio. b. In senso assoluto e più oggettivo, il riconoscimento e ...
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giusto1
giusto1 agg. [lat. iūstus, der. di ius iuris «diritto»]. – 1. a. Di persona, che osserva i principî della giustizia, che opera e giudica secondo giustizia: uomo g.; giudice g. con tutti; fam., [...] non poteva comportarsi meglio di così. Per antonomasia, attributo della divinità: Dio è g., è immensamente g.; il g. Dio; e come esclam. (pronunciato con vario tono, talvolta d’impazienza), Dio giusto! b. In senso religioso-morale, e per lo più come ...
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davanti
(ant. davante) avv., agg., s. m. [lat. de ab ante]. – 1. avv. a. Indica la posizione di persona o cosa che si trovi nella direzione dello sguardo rispetto a chi parla o rispetto a un punto da [...] : non osava comparirmi d.; e fig.: tremare d. al pericolo. Da espressioni come presentarsi d. al giudice, comparire d. a Dio (cioè al giudizio di Dio), deriva il valore fig. «nel giudizio di»: se gli uomini mi condannano, non mi sento colpevole d. a ...
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mare
s. m. [lat. mare]. – 1. La parte della superficie terrestre coperta d’acqua (ad eccezione delle acque continentali: laghi, fiumi, ecc.), e quindi, in generale, il complesso delle acque salate che [...] confluenza dei fiumi e di tutte le acque terrestri: Ell’è quel m. al qual tutto si move (Dante), riferito alla volontà di Dio; E io mi volsi al mar di tutto ’l senno (Dante), cioè a Virgilio. c. Con riferimento alla grandezza del mare, per indicare ...
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ontologico
ontològico agg. [der. di ontologia] (pl. m. -ci). – 1. Che riguarda la conoscenza dell’essere (nel sign. filosofico della parola), della realtà, dell’oggetto in sé: concezioni o.; analisi [...] ontologica. Con accezione partic., prova o. (o argomento o.), argomento a priori che dimostra l’esistenza di Dio a partire dallo stesso concetto di Dio, inteso come «qualcosa di cui non si può pensare nulla di più grande», e che quindi non può, senza ...
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misericordioso
miṡericordióso agg. [dal lat. mediev. misericordiosus]. – 1. Che ha misericordia, anche come virtù o sentimento abituale; che è mosso da misericordia: un uomo profondamente m.; essere, [...] , in quanto la misericordia è suo attributo: il Signore è grande e m.; soprattutto in formule esclamative o d’invocazione: Dio m.!; Dio giusto e misericordioso! 2. Che è dettato da un sentimento di misericordia o ne è segno: atto, gesto m.; opera m ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati come superiori all’uomo, dotati di personalità...
divinità Essenza, natura divina. Nel cristianesimo è riconosciuta alle persone della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo. In senso più ampio, essere divino, dio, con riferimento alle figure delle mitologie antiche e delle religioni politeiste.