figlio
fìglio s. m. [lat. fīlius, della famiglia di fecundus, femĭna, ecc.]. – 1. a. Il generato rispetto ai genitori (talora anche rispetto ai progenitori): mio, tuo, suo f. (normalmente senza articolo); [...] necessità, il maschio. b. Con l’iniziale maiuscola, indica per antonomasia Gesù Cristo: il Padre, il Figlio, lo Spirito Santo; più esplicitamente, il F. di Dio. Discussa è invece l’interpretazione dell’espressione il F. dell’uomo, di origine semitica ...
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presenza
preṡènza (ant. preṡènzia) s. f. [dal lat. praesentia, der. di praesens -entis «presente1»]. – 1. a. Il fatto di essere presente in un determinato luogo, o di intervenire, di assistere a qualche [...] anche nel linguaggio com., le espressioni alla (ant. nella) p. di Dio, del Signore, del Padre, di tono più solenne che davanti a Dio, ecc., ed equivalenti a nel o al cospetto di Dio, ecc. (che echeggia il biblico in conspectu Dei, in conspectu Domini ...
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vero
véro agg. e s. m. [lat. vērus, e sostantivato vērum, neutro]. – 1. agg. a. Che è realmente ciò che dice il suo nome (contrapp. ora a falso, ora a presunto o immaginario): Cristo, v. Dio e v. uomo; [...] v. gentiluomo; si è comportato da v. amico; fu per lui un v. padre; anche di qualità cattive: è un v. briccone, una v. canaglia, un come si dice: è v. com’è v. il sole, com’è v. Dio, com’è v. che io sono qui; o per dare comunque forza e tono ...
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perdonare
v. tr. e intr. [lat. mediev. perdonare, der. del lat. class. condonare «condonare» per sostituzione di prefisso] (io perdóno, ecc.). – 1. tr. a. Non tenere in considerazione il male ricevuto [...] , per generosità d’animo, indulgenza, benevolenza e sim.: il padre è troppo buono, gli perdona ogni mancanza; gli ho perdonato ); speriamo che Dio gli abbia perdonato i suoi trascorsi; che Dio gli perdoni, che Dio ti perdoni, che Dio mi perdoni, modi ...
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timore
timóre s. m. [dal lat. timor -oris, der. di timere «temere»]. – 1. La condizione, lo stato d’animo di chi teme, di chi pensa possa verificarsi un evento dannoso, doloroso o comunque spiacevole, [...] superiore o un’autorità che comporta un senso di riverenza e soggezione: ha un t. reverenziale del padre, del direttore. b. T. di Dio, nella teologia cattolica, uno dei doni dello Spirito Santo, per cui vengono infusi negli uomini riverenza e ...
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persona
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come [...] o comunque proprio di altre concezioni che negano la personalità di Dio. Nella teologia cristiana, persona indica il più alto momento, individuante e caratterizzante, del Padre, Figlio e Spirito Santo rispetto all’identica loro sostanza (Trinità), e ...
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santita
santità s. f. [dal lat. sanctǐtas -atis, der. di sanctus «santo»]. – 1. L’esser santo; qualità, condizione di ciò che è santo. In partic.: a. Nella teologia cattolica, in senso proprio e con [...] Dio (la s. del Padre, la s. di Cristo), e uno dei caratteri della Chiesa in quanto veicolo di salvezza e corpo mistico di Cristo; è inoltre la partecipazione misteriosa dell’uomo giustificato alla santità di Dio propria della madre di Dio e, in grado ...
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essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice [...] potevano essere e non sono State (Gozzano); in modi comuni: sarà quel che Dio vuole; cos’è stato?; che sarà di noi?; quel che è stato è , essergli molto intimo; quel bambino è tutto suo padre, gli somiglia moltissimo; e. tutt’orecchi, stare ...
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parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha [...] p. come si deve! (fam., parla come Dio comanda!); è così che parli a tuo padre?; badi come parla!, misuri bene i termini; me, costituisce indizî a mio carico; tutta la natura parla di Dio e della sua grandezza. Di cose che serbano e suscitano ricordi ...
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vedere
vedére v. tr. [lat. vĭdēre] (pres. indic. védo [letter. véggo, ant. o poet. véggio], védi [ant. véi, vé’], véde, vediamo [ant. o poet. veggiamo], vedéte, védono [letter. véggono, ant. o poet. [...] parere una cosa diversa da quello che è: dato a v. al padre ... che andar voleva alla perdonanza a San Gallo (Boccaccio); vorrebbe non sembra ammissibile: state a v. che la giustizia di Dio avrà riguardo a quattro pietre (Manzoni). i. Vedere chiaro ...
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«Dio da Dio»
Costantino e la patristica greca nei conflitti infraecclesiali del IV secolo
Davide Dainese
Costantino è il primo imperatore romano il cui operato ha, per i Padri di lingua greca, una consistente valenza teologica; si può dire,...
Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita dalla funzione rappresentativa...