minicrisi
(mini-crisi), s. f. inv. Crisi di breve durata e dalle conseguenze limitate. ◆ [tit.] La guerra di successione / Bufera [Renato] Ruggiero: [Silvio] Berlusconi potrebbe approfittare della minicrisi [...] –, tra i giornali tradizionali c’è chi ha perso copie ma anche chi ne ha guadagnate, come il Daily Mail, a dimostrazione che chi sa individuare il proprio pubblico e proporgli quel che gli piace non ha nulla da temere». L’altra grande imputata della ...
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apologetica
apologètica s. f. [femm. sostantivato dell’agg. apologetico]. – L’arte, la metodologia e la scienza dell’apologia, spec. nella filosofia (anticam. fu parte della dialettica) e più ancora [...] nella religione. In partic., nella storia del cristianesimo, ogni intervento di dimostrazione (di ordine morale, scientifico, storico, ecc.) e difesa della fede, della sua origine, credibilità, autenticità e superiorità rispetto alle altre religioni. ...
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fulcro
s. m. [dal lat. fulcrum «sostegno» (e in partic. il sostegno del letto), der. di fulcire «sostenere»]. – 1. Elemento di appoggio della leva che ne permette il movimento; anche, lo spigolo di tale [...] gli ha dato per f. le leggi della Vita (D’Annunzio); è comune solo nell’espressione il f. di una questione, di una dimostrazione, di un discorso, e sim. 3. In botanica, organo di attacco a un sostegno, come le radici fulcranti o gli uncini che stanno ...
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attestato
s. m. [der. di attestare1]. – Dichiarazione di conoscenza e di giudizio, rilasciata in forma scritta, generalm. da una pubblica amministrazione (sinon. in questo caso di certificato) o anche [...] da un privato, in favore di una persona, per uso pubblico o privato: a. di buona condotta; chiedere, rilasciare un attestato. In a., in segno, per dimostrazione: in a. della sua benevolenza, della nostra riconoscenza, e sim. ...
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categorico
categòrico agg. [dal lat. tardo categorĭcus, gr. κατηγορικός] (pl. m. -ci). – 1. Di categoria, relativo a categorie nel sign. filosofico; il termine, che in Aristotele significava semplicem. [...] teoria i cui modelli sono tutti fra loro isomorfi. 3. estens. Preciso, deciso, assoluto: ordine, comando c.; risposta c.; dimostrazione c.; voci calunniose che esigono una smentita c.; anche riferito alla persona: non essere così categorico! 4. Per ...
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indicativo
agg. e s. m. [dal lat. tardo indicativus, der. di indicare «indicare»]. – 1. agg. a. Che ha lo scopo d’indicare, o è atto a indicare: segno, segnale i.; una freccia i. della direzione (in [...] questi usi è molto meno com. di indicatore); è un fatto molto i., che costituisce un chiaro indizio, una dimostrazione palese di qualche cosa; nel ciclismo, prova i., gara d’interesse tecnico ai fini della selezione di atleti per la formazione di una ...
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finitista
agg. [der. di finito, sul modello dell’ingl. finitist] (pl. m. -i). – In matematica e in logica, di procedimento o di dimostrazione che siano realizzabili con un numero finito di operazioni [...] o di deduzioni, e quindi in un intervallo finito di tempo; sono procedimenti finitisti (detti anche costruttivi o effettivi), per es., i procedimenti elementari per eseguire le quattro operazioni, quello ...
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prosettore
prosettóre s. m. (f. -trice) [dal lat. tardo prosector -oris, der. di prosecare «tagliare»]. – Spec. in passato, l’assistente di un istituto anatomico, incaricato di allestire i preparati [...] anatomici a scopo di dimostrazione. ...
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scemenza
scemènza s. f. [der. di scemo1]. – 1. L’essere scemo, stupidità: ha dato dimostrazione della sua scemenza. 2. Azione, e soprattutto parole da scemo; frase sciocca e insulsa: non fate scemenze, [...] mi raccomando; hai detto una vera scemenza ...
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bonta
bontà (ant. bontade, bonità, bonitade, bonitate, e altre var.) s. f. [lat. bonĭtas -atis, der. di bonus «buono»]. – 1. a. L’essere buono; carattere di chi è d’animo buono e gentile, e particolarm. [...] atto di b.; confidare nella b. di Dio; la B. infinita o divina, la somma B., Dio stesso. b. Sentimento e dimostrazione di benevolenza: accogliere, trattare con b.; quindi anche cortesia, gentilezza e sim.: abbiate la b. di rispondere, di venire, ecc ...
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Filosofia
Processo logico-discorsivo (dal gr. apodissi) in virtù del quale si arriva a garantire la validità di un enunciato.
La nozione di d. venne introdotta da Aristotele che la definì come quella forma speciale di sillogismo che deduce una...
dimostrazione (demonstrazione)
Bruna Cordati Martinelli
Vocabolo caratteristico del linguaggio prosastico; lo si trova infatti una sola volta nella Commedia, mentre è abbastanza frequente nel Convivio. Esso presenta sempre il significato di...