convincere
convìncere v. tr. [dal lat. convincĕre, comp. di con- e vincĕre «vincere»] (coniug. come vincere). – 1. a. Indurre uno a riconoscere una cosa, ad ammettere un fatto, vincendo con prove o con [...] propria innocenza, o di essere innocente; anche, persuadere uno a fare o non fare una cosa, a seguire un comportamento, dimostrandone la necessità o l’opportunità: lo convinsi a tacere, a seguirmi, a tentare l’esperimento. Con soggetto di cosa: fatti ...
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dogmatismo
(raro dommatismo) s. m. [dal lat. tardo dogmatismus, der. di dogma -ătis «dogma»]. – Atteggiamento del pensiero, nella ricerca della verità, analogo a quello del credente rispetto al dogma, [...] per cui l’accettazione di un principio è determinata non già dalla dimostrazione del suo fondamento razionale, ma dal riconoscimento di un’autorità divina o umana che ne costituisce la fonte. Più genericam., ogni atteggiamento di intransigenza su ...
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zoppicare
v. intr. [der. di zoppo] (io zòppico, tu zòppichi, ecc.; aus. avere). – 1. Camminare zoppo: come mai zoppichi?, ti sei fatto male alla gamba?; il cavallo zoppica, bisogna chiamare il veterinario; [...] Riferito a discorsi, ragionamenti e argomentazioni, non essere condotti con il necessario rigore, essere poco persuasivi: la tua dimostrazione zoppica in varî punti; di versi, non essere costruiti secondo le regole: il quinto verso zoppica perché ha ...
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porre
pórre (ant. pónere) v. tr. [lat. pōnĕre] (io póngo, tu póni, egli póne, noi poniamo [ant. pogn(i)amo], voi ponéte, essi póngono; pass. rem. pósi, ponésti, póse [ant. puòse], ponémmo, ponéste, pósero [...] pone (Dante). Più in partic., nel linguaggio filosofico, stabilire una proposizione, una tesi, come punto di partenza di una dimostrazione, o, con altro senso, attribuire realtà esistenziale a un oggetto: p. una premessa; p. un mondo ideale oltre le ...
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rigore
rigóre s. m. [dal lat. rigor -oris, der. di rigēre «essere rigido»]. – 1. letter. Rigidità, in senso materiale: il r. delle membra intirizzite; il r. della morte (lat. rigor mortis); tronchi ... [...] pene che provo (Leopardi). c. Rigida, stretta coerenza con le premesse, con il metodo stabilito: r. di logica, di ragionamento; dimostrazione, indagine condotta con r. scientifico. Di qui le locuz. avv. a r., a stretto r.; a rigor di logica, stando ...
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amichevolezza
amichevolézza s. f. [der. di amichevole]. – Qualità di ciò che è amichevole: a. di modi; concr., non com., dimostrazione di amicizia: gli fece molte amichevolezze. ...
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apodissario
apodissàrio agg. [der. del gr. ἀπόδειξις «dimostrazione, prova» e quindi anche «quietanza, ricevuta»; v. polizza]. – Servizio a.: servizio di emissione di fedi di credito, polizzini e madrefedi [...] (detti titoli a.) in corrispettivo di depositi in denaro, svolto nei sec. 16° e 17° dai banchi pubblici e dai monti di pietà napoletani e nei secoli successivi dai Banchi di Napoli e di Sicilia ...
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apodittico
apodìttico agg. [dal lat. tardo apodictĭcus, gr. ἀποδεικτικός «dimostrativo»] (pl. m. -ci). – 1. Nel linguaggio filos., che riguarda l’apodissi e partecipa quindi del suo carattere di necessità [...] soprattutto nel linguaggio polit., inconfutabile, dogmatico: giudizio a., discorso a., enunciato o pronunciato in tono dogmatico, senza dimostrazione e senza sostegno di prove; anche riferito a persona che parla, giudica o argomenta in tono dogmatico ...
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energico
enèrgico agg. [der. di energia] (pl. m. -ci). – 1. Di persona, che è dotato di energia morale, di volontà ferma e risoluta, e opera con energia: un uomo e., una donna e., un direttore e., un [...] e a loro manifestazioni: avere un carattere e.; parlare con tono e.; usare modi energici. 2. Che è frutto e dimostrazione di energia, quindi in genere forte, deciso, o anche efficace, radicale: prendere e. provvedimenti, ricorrere a misure e.; un ...
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filosofema
filoṡofèma s. m. [dal gr. ϕιλοσόϕημα] (pl. -i). – Nome con cui Aristotele designò il sillogismo indirizzato alla dimostrazione della verità filosofica; con sign. più generico (e talora lievemente [...] spreg.), ogni proposizione filosofica: il Cavalcanti poeteggia sottili f. nelle gravi stanze della canzone (Carducci) ...
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Filosofia
Processo logico-discorsivo (dal gr. apodissi) in virtù del quale si arriva a garantire la validità di un enunciato.
La nozione di d. venne introdotta da Aristotele che la definì come quella forma speciale di sillogismo che deduce una...
dimostrazione (demonstrazione)
Bruna Cordati Martinelli
Vocabolo caratteristico del linguaggio prosastico; lo si trova infatti una sola volta nella Commedia, mentre è abbastanza frequente nel Convivio. Esso presenta sempre il significato di...