profitto s. m. [dal fr. profit, lat. profectus -us "progresso, profitto"]. - 1. [ciò che si rivela benefico a un fine morale, intellettuale o fisico: ha lavorato con molto p.] ≈ beneficio, giovamento, [...] nel lavoro] ≈ avanzamento, miglioramento, (fam.) passo avanti, progresso. ↔ (fam.) passo indietro, peggioramento, regressione. 3. a. (econ.) [differenza tra il valore di un prodotto e i costi sostenuti per produrlo] ≈ ricavo (netto), utile. ↔ perdita ...
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profondità s. f. [dal lat. tardo profundĭtas -atis, der. di profundus "profondo"]. - 1. [in un corpo cavo, distanza tra il fondo e la sua estremità superiore e, anche, in una massa liquida, differenza [...] di quota tra il fondo e il livello superiore: p. del mare; p. di un pozzo] ≈ altezza. ▲ Locuz. prep.: in profondità 1. [in modo da raggiungere la parte più profonda: penetrare in p.] ≈ profondamente. ↔ ...
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gap /gæp/, it. /gɛp/ s. ingl. (propr. "distacco"), usato in ital. al masch. - [distanza ideale, differenza che separa una realtà progredita da una arretrata: g. tecnologico, economico, culturale] ≈ dislivello, [...] divario, divide, forbice, frattura, handicap, ritardo, scarto. ↑ abisso ...
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compensazione /kompensa'tsjone/ s. f. [dal lat. compensatio -onis]. - [tutto quanto serve a ristabilire un equilibrio, a bilanciare una differenza, a supplire a una lacuna] ≈ [→ COMPENSO (1)]. ...
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compenso /kom'pɛnso/ s. m. [der. di compensare]. - 1. [tutto quanto serve a ristabilire un equilibrio, a bilanciare una differenza, a supplire a una lacuna] ≈ bilanciamento, compensazione, riequilibrio. [...] ▲ Locuz. prep.: in compenso ≈ in cambio. 2. a. [quanto si dà per risarcire un danno] ≈ indennizzo, riparazione, risarcimento. b. [quanto si dà in cambio di un favore ricevuto] ≈ contraccambio, (lett.) ...
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Fabio Rossi
scherzare. Finestra di approfondimento
Modi di scherzare - S. ha un sign. molto vicino a quello di giocare e divertirsi (v. scheda giocare), ma più incentrato sull’atto e l’effetto del dire, [...] o al pubblico disprezzo: sono sei mesi ch’io lo schernisco, ora lo sbeffeggerò (I. Nievo).
Tipi di scherzo - A differenza del verbo s., il sost. scherzo non è limitato a un divertimento verbale, ma può includere anche azioni volte a danneggiare ...
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allegro /a'l:egro/ [lat. ✻alĕcer alĕcris (poi ✻alècris), dal lat. class. alăcer -cris "animoso, vivace"]. - ■ agg. 1. a. [che sente e dimostra allegria: un uomo, un carattere a.] ≈ contento, di buon umore, [...] e ilare (gli ultimi tre meno com.) indicano un grado più intenso di appagamento. Inoltre, contento, felice e lieto, a differenza di a., sono impiegati anche in accezione estens. e in espressioni cristallizzate, per es. nelle presentazioni e in altre ...
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prossimità (ant. prossimitade) s. f. [dal lat. proximĭtas -atis, der. di proxĭmus "prossimo"]. - 1. a. [condizione di ciò che è prossimo nello spazio: il clima del paese è mite per la p. del mare] ≈ adiacenza, [...] di, nei pressi di, nelle vicinanze di, vicino a. ↔ distante da, lontano da. 2. (fig., non com.) [condizione di ciò che è affine: p. di gusti, d'idee] ≈ affinità, analogia, somiglianza, vicinanza. ↔ differenza, difformità, distanza, diversità. ...
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Fabio Rossi
cassa. Finestra di approfondimento
Grandi contenitori - C. è il termine più generico per indicare un contenitore a forma quasi sempre di parallelepipedo, di consistenti dimensioni. Un particolare [...] , con l’altezza inferiore al diametro, di latta. Se l’altezza supera il diametro si parla di barattolo o lattina. La differenza d’uso tra questi ultimi due termini riguarda soprattutto il materiale e il tipo di apertura. Se il contenitore si apre ...
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Fabio Rossi
chiedere. Finestra di approfondimento
Fare una domanda - C. è il verbo meno marcato per esprimere il concetto di «far conoscere ad altri il proprio desiderio di ottenere o sapere qualcosa». [...] si misura a palmi, come ciò che si richiede a esser medico o geometra (G. Leopardi).
è curioso che, nonostante l’evidente differenza tra c. e richiedere, l’ital. disponga di un solo sost. der., per entrambi i verbi: richiesta. Il der. di domandare ...
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In matematica, il risultato dell’operazione di sottrazione.
Si chiama d. finita prima o brevemente d. prima di una funzione f(x), e si indica con il simbolo Δf(x), l’incremento da essa subito quando alla variabile indipendente x si dà l’incremento...
differenza
Fernando Salsano
In astratto significa il " differire " tra due o più elementi, come in Cv I XI 3 Sì come la parte sensitiva de l'anima ha suoi occhi, con li quali apprende la differenza de le cose in quanto elle sono di fuori...