scattare
v. intr. e tr. [lat. pop. excaptare, comp. di ex- e captare «prendere, afferrare»]. – 1. intr. (aus. essere) a. Con riferimento a molle e altri congegni a scatto, liberarsi rapidamente dalla [...] S. una fotografia, un’istantanea, farla, azionando il congegno di scatto che apre l’otturatore dell’apparecchio fotografico. 3. intr., fam. ant. Esserci differenza, in alcune locuz. come ci scatta poco, ci scatta appena un pelo, e sim., non c’è gran ...
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livello1
livèllo1 s. m. [der. di livellare3]. – 1. a. Quota di un piano orizzontale (e quindi di ciascun suo punto), rispetto a un altro piano orizzontale di riferimento; più in generale, l’altezza di [...] a l.; tiro a l., in balistica militare, tiro parallelo al piano, non inclinato cioè né verso il basso né verso l’alto); essere a differente l., a l. più basso o più alto; il l. delle acque del fiume si alza, si abbassa (con riferimento al livello del ...
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doppione
doppióne s. m. [der. di doppio]. – 1. Cosa in tutto uguale a un’altra (per es., una seconda copia di un libro, presso una biblioteca, o di un francobollo, di una figurina, di altro oggetto di [...] è determinata dalla posizione ch’esse occupano nella frase (per es. «un bel libro, un libro bello»; «una gran differenza, una differenza grande»). 4. Nel linguaggio teatrale (anche doppio s. m.), due parti distinte assegnate a un solo attore nella ...
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compensazione
compensazióne s. f. [dal lat. compensatio -onis]. – In generale, l’atto di compensare, di ristabilire un equilibrio; ogni operazione che serva in qualche modo a bilanciare una differenza, [...] e anche l’effetto, il risultato dell’operazione stessa: c. di un deficit, di una differenza di peso; c. di un errore di calcolo; c. di un vizio cardiaco (v. compenso, n. 1 b), ecc. Il termine è usato con accezioni specifiche in varie discipline; in ...
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sfasamento
sfaṡaménto s. m. [der. di sfasare]. – 1. Lo sfasarsi, l’essere fuori fase. In senso fig., stordimento, disorientamento: attraversare un periodo di s.; dopo le vacanze si avverte uno s. generale. [...] 2. In fisica, lo stesso che differenza di fase, e quindi differenza tra i valori iniziali (e di conseguenza fra quelli relativi a un istante generico) delle fasi di due grandezze sinusoidali isocrone, per es. di due moti armonici di uguale centro e ...
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sensibile
sensìbile agg. [dal lat. sensibĭlis, con sign. passivo e attivo (der. di sentire «percepire», part. pass. sensus); in alcuni sign., è influenzato dal fr. sensible]. – 1. Con valore passivo: [...] così lievi che non sono s. (precisando: che non sono s. all’occhio umano); tra le due calligrafie c’è una s. differenza; il malato fa ogni giorno un sensibilissimo miglioramento; i suoi progressi nello studio sono assai s., ecc. Meno proprio è l’uso ...
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specifico
specìfico agg. [dal lat. tardo specifĭcus, comp. di species «specie» e tema di facĕre «fare»; propr., «che costituisce una specie»; nei sign. del linguaggio medico, è dal fr. spécifique] (pl. [...] o di piante; nome s., nella nomenclatura binomia, quello che identifica la specie all’interno di un genere; in filosofia, differenza s., v. differenza, n. 1 b. b. Nell’uso com. (in contrapp. a generico), determinato, ristretto a un singolo caso o a ...
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terra
tèrra s. f. [lat. tĕrra]. – 1. a. In astronomia e geofisica, il pianeta su cui noi viviamo, il terzo dei pianeti del sistema solare in ordine di distanza dal Sole (dal quale dista 150 milioni di [...] il tempo (Foscolo). In espressioni di tono più o meno enfatico dell’uso fam.: ci corre quanto dal cielo alla t., per indicare grandissima differenza; cose che non stanno, che non si sono mai viste (o udite) né in cielo né in t., a proposito di cose ...
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resistenza
resistènza s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistere «resistere»; il sign. 3 è un calco del fr. résistance]. – 1. L’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con [...] ’impedenza, data dal rapporto fra l’ampiezza della tensione e quella dell’intensità della corrente moltiplicato per il coseno della differenza di fase tra corrente e tensione; l’unità di misura della resistenza nel Sistema Internazionale (SI) è l’ohm ...
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ampiezza
ampiézza s. f. [der. di ampio]. – 1. L’esser ampio, estensione (e, spesso, notevole estensione) in larghezza e lunghezza: Non t’inganni l’a. de l’intrare! (Dante); a. di un locale, di una piazza, [...] tempo l’elettrone passi da uno stato quantico a un altro. Nel linguaggio scient., il termine è inoltre usato per indicare la differenza tra il valore massimo e il valore minimo di una grandezza comunque variabile; così, in geofisica, a. di marea è la ...
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In matematica, il risultato dell’operazione di sottrazione.
Si chiama d. finita prima o brevemente d. prima di una funzione f(x), e si indica con il simbolo Δf(x), l’incremento da essa subito quando alla variabile indipendente x si dà l’incremento...
differenza
Fernando Salsano
In astratto significa il " differire " tra due o più elementi, come in Cv I XI 3 Sì come la parte sensitiva de l'anima ha suoi occhi, con li quali apprende la differenza de le cose in quanto elle sono di fuori...