discordia
discòrdia s. f. [dal lat. discordia, der. di discors -ordis «discorde»]. – 1. Mancanza di concordia, disunione degli animi e delle volontà: d. fra i cittadini, fra parenti; in quella casa regna [...] , vivere, entrare, venire in d.; far nascere, provocare, fomentare, suscitare, seminare la d.; sedare le d. civili. Anche, differenza di opinioni su un fatto, una questione, un argomento particolare; dissenso, contrasto, discordanza: c’è d. fra i ...
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civetteria
civetterìa s. f. [der. di civetta]. – L’abitudine del civettare, leggerezza, volubilità: la c. è innata in lei; anche, più semplicem., desiderio di attirare comunque l’attenzione su di sé [...] con intenzione, per attirare gli sguardi altrui o per piacere: sarebbe più simpatica se facesse meno civetterie. A differenza di civettare, che include per lo più una nota di riprovazione, la civetteria può essere innocente o spontanea: anche ...
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abissale
agg. [der. di abisso, sull’esempio del fr. abyssal e ingl. abyssal]. – 1. a. Di abisso, di un abisso, e spec. degli abissi marini: regione a.; le profondità abissali. Fauna a., la fauna degli [...] terrestre, a profondità superiore a 2000-3000 metri. 2. fig. Insondabile, immenso, sconfinato: ignoranza a.; c’è un’a. differenza fra loro due; Il mondo d’a. pena soffoca (Ungaretti). ◆ Avv., poco com., abissalménte, in modo abissale, smisuratamente ...
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sovrabbondante
(meno com. soprabbondante) agg. [part. pres. di sovrabbondare]. – 1. Che è più che abbondante, soprattutto in quanto eccede il bisogno: quest’anno il raccolto è stato s.; disporre di una [...] maschile terminante in -o con doppia uscita al plurale (una masch. in -i e una femm. in -a), generalm. con sensibile differenza di significato (per es., braccio, pl. i bracci e le braccia). ◆ Avv. sovrabbondanteménte, non com., in sovrabbondanza. ...
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centesima
centèṡima (poet. centèsma) s. f. [dall’agg. centesimo]. – 1. Centesima parte di una cosa. 2. ant. Una sorta di usura. 3. Differenza fra l’anno astronomico e l’anno del calendario giuliano, [...] che fu corretta nel calendario gregoriano rendendo non bisestili gli anni centenarî non multipli di 400 (1700, 1800, 1900, ecc.) e che, trascurata, avrebbe aggiunto circa un giorno all’anno ogni cento ...
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partitario
partitàrio s. m. [der. di partita1, nel sign. 2]. – Registro, oggi in genere a fogli mobili, o anche schedario, usato nelle aziende per registrarvi scritture particolari, conti cioè relativi [...] a singoli clienti o a singole attività e perciò parziali e analitici, a differenza dei conti sintetici e completi che vengono registrati sui libri principali. ...
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ring1
ring1 〈riṅ〉 s. ingl. (propr. «anello, cerchio, cerchia»; pl. rings 〈riṅ∫〉), usato in ital. al masch. (e generalm. pronunciato 〈riṅġ〉). – 1. Nello sport, il palco su cui si svolgono incontri di [...] di un prodotto o di una materia prima, al fine di provocarne il rialzo del prezzo attraverso una rapida rarefazione dell’offerta, per rivendere poi un po’ alla volta alla nuova quotazione il bene incettato, lucrando la differenza di prezzo. ...
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grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti [...] d’un gran fiume (Dante); un grandissimo palazzo, un gran salone, due grandi casse; un grande abisso, profondo (più spesso fig., alludendo a differenze di valore o d’idee: tra me e voi c’è un grande abisso); un gran cane, un gran somaro; piedi grandi ...
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autostereoscopico
autostereoscòpico agg. [comp. di auto-1 e stereoscopico] (pl. m. -ci). – Di sistema per la visione stereoscopica di immagini fisse senza l’ausilio di strumenti, basato sull’impiego [...] di speciali lastre fotografiche che, osservate sotto un adatto angolo, rendono l’effetto del rilievo in virtù della differenza della visione tra un occhio e l’altro. ...
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parto2
parto2 s. m. [lat. partus -us, der. di parĕre «partorire», part. pass. partus]. – 1. Con riferimento agli animali mammiferi, espulsione (o estrazione) del feto e degli annessi fetali dagli organi [...] senza o con difficoltà o pericoli per la vita della madre o del feto); p. semplice, in cui nasce un solo figlio, a differenza del p. multiplo (gemellare, trigemino, ecc.). Con riguardo partic. alla specie umana e ai metodi ostetrici in uso: p. medico ...
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In matematica, il risultato dell’operazione di sottrazione.
Si chiama d. finita prima o brevemente d. prima di una funzione f(x), e si indica con il simbolo Δf(x), l’incremento da essa subito quando alla variabile indipendente x si dà l’incremento...
differenza
Fernando Salsano
In astratto significa il " differire " tra due o più elementi, come in Cv I XI 3 Sì come la parte sensitiva de l'anima ha suoi occhi, con li quali apprende la differenza de le cose in quanto elle sono di fuori...