anelettrico
anelèttrico agg. [comp. di an- priv. e elettrico] (pl. m. -ci). – In elettrologia, termine con cui erano qualificati nel passato i conduttori, in quanto incapaci di elettrizzarsi per strofinio [...] se tenuti in mano, a differenza di quanto invece accade per gli isolanti (detti, in contrapp., idioelettrici). ...
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setaccio
setàccio (o stàccio) s. m. [lat. saetacium, der. di saeta «setola1»]. – 1. Arnese di uso domestico, costituito, nella forma più semplice, da un telaio di legno di forma cilindrica cui è fissato [...] da idrocarburi leggeri, separare idrocarburi diversi (soltanto gli idrocarburi lineari sono adsorbiti in quanto, a differenza di quelli ramificati o ciclici, possono entrare nelle cavità); trovano impiego anche come catalizzatori in operazioni ...
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ortocromasia
ortocromaṡìa s. f. [dal ted. Orthochromasie, comp. di ortho- «orto-» e gr. χρῶμα -ματος «colore»]. – In istologia, il fenomeno per il quale gli elementi dei tessuti (cellule, fibre del connettivo, [...] ecc.) si legano con le sostanze coloranti senza modificarne le caratteristiche tintoriali, a differenza di quanto accade nel più frequente fenomeno della metacromasia (v.). ...
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plafoniera
plafonièra s. f. [der. di plafond, plafone; cfr. fr. plafonnier (masch.)]. – Supporto con una o più lampade elettriche che, a differenza del lampadario, è applicato direttamente al soffitto [...] (per estens., anche quelli simili fissati alle pareti) di un ambiente; talvolta ha forma e disegno tali da costituire un elemento decorativo. Per analogia, lampada fissata al soffitto o sui montanti interni ...
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citopigio
citopìgio s. m. [comp. di cito- e del gr. πυγή «deretano»]. – In zoologia, apertura sulla superficie del corpo di molti protozoi ciliati, che serve ad espellere materiali non digeriti o di [...] rifiuto; a differenza del citostoma, è di solito chiuso e si apre soltanto per dar passaggio alle sostanze che debbono essere espulse. ...
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plagale
agg. [dal lat. tardo plagalis, adattam. del gr. πλάγιος, propr. «obliquo»]. – 1. Nella teoria musicale del canto gregoriano, modi (o toni) p., i quattro modi pari, derivati dai quattro dispari [...] ) non dall’accordo di dominante, come avviene nella cadenza autentica o perfetta, ma da quello di sottodominante. A differenza della cadenza perfetta, decisamente conclusiva, la cadenza plagale possiede un andamento più solenne, per cui fu usata ...
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scintoismo
(o shintoismo) s. m. [dal giapp. shin-tō, propr. «via (to) di dio (shin)»]. – Tradizione religiosa e rituale giapponese, considerata religione nazionale a differenza del buddhismo, che è invece [...] religione importata, seppure largamente diffusa (per cui molti Giapponesi si dichiarano adepti dell’una e dell’altra); è fondata su una percezione pura della natura, ispiratrice di bellezza in tutte le ...
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brecciato
agg. [der. di breccia2]. – In petrografia, detto di roccia, o di struttura di roccia, fratturata e risaldata sul posto; marmo b. (o il brecciato s. m.), marmo costituito di frammenti a contorno [...] angoloso (a differenza delle puddinghe, composte di frammenti tondeggianti). ...
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regolari
s. m. pl. [lat. scient. Regularia, neutro pl. del lat. class. regularis «regolare1»]. – In zoologia, sottoclasse di echinodermi a simmetria raggiata pentamera che, a differenza degli echinodermi [...] irregolari, hanno la bocca e l’ano situati ai due poli opposti del corpo e la bocca provvista di «lanterna di Aristotele» (v. lanterna, n. 8) ...
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regolativo
agg. [der. di regolare2]. – 1. Che ha la funzione di regolare: il termine è usato da Kant (ted. regulativ) per denotare l’uso delle idee della ragione (idee dell’anima, del mondo, di Dio), [...] che, a differenza delle categorie dell’intelletto (il cui uso è detto «costitutivo»), non sono fonti di conoscenza, ma punti di riferimento ideali, che stimolano e indirizzano l’attività conoscitiva dell’intelletto verso forme di unità sempre più ...
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In matematica, il risultato dell’operazione di sottrazione.
Si chiama d. finita prima o brevemente d. prima di una funzione f(x), e si indica con il simbolo Δf(x), l’incremento da essa subito quando alla variabile indipendente x si dà l’incremento...
differenza
Fernando Salsano
In astratto significa il " differire " tra due o più elementi, come in Cv I XI 3 Sì come la parte sensitiva de l'anima ha suoi occhi, con li quali apprende la differenza de le cose in quanto elle sono di fuori...