androide
andròide agg. e s. m. [comp. di andro- e -oide]. – 1. agg. In medicina, che presenta caratteri di tipo maschile: obesità di tipo a., quella nella quale l’accumulo di tessuto adiposo prevale [...] nella metà superiore del corpo (a differenza di quanto si osserva nella obesità detta ginoide). 2. s. m. Automa (o anche, nella letteratura fantascientifica, essere extraterrestre) in forma approssimativamente d’uomo. ...
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vario
vàrio agg. [dal lat. varius, di etimo sconosciuto]. – 1. Che ha una più o meno notevole diversità sia negli elementi che lo compongono, sia in successive fasi o manifestazioni (e quindi non uniforme), [...] sia rispetto ad altre cose simili o analoghe; è affine perciò a diverso, ma esprime sempre una differenza meno grande e meno essenziale (in diverso inoltre è spesso inclusa l’idea del contrasto, della discordanza, che in vario non c’è): la vita è ...
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equazione
equazióne s. f. [dal lat. aequatio -onis, der. di aequare «uguagliare»]. – Propr., uguaglianza, uguagliamento, pareggiamento. Il termine, raro con uso generico (si adopera tuttavia, a volte, [...] (per es. il modo di appurare la contemporaneità di due eventi, la posizione di un indice su una scala, ecc.), pressoché costanti nello stesso individuo, ma largamente variabili da osservatore a osservatore; è detta anche differenza personale. ...
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tricromatismo
s. m. [der. di tricromatico]. – In oculistica, la condizione che caratterizza la normale sensibilità cromatica, ossia la corretta visione tricromatica. T. anomalo, frequente difetto della [...] visione dei colori, la cui discriminazione è più o meno alterata, nonostante la capacità dei coni di poter percepire i tre stimoli monocromatici fondamentali (rosso, verde e blu), a differenza di quanto accade nel dicromatismo. ...
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equidistante
agg. [dal lat. tardo aequidistans -antis, da aeque distans «ugualmente distante»]. – Avente uguale distanza, rispetto a un altro oggetto, da un punto o da un oggetto comune di riferimento: [...] di una progressione che si succedono a intervalli costanti (per es., i termini di una progressione aritmetica, in quanto la differenza tra un termine e il precedente è costante). Con usi fig.: mantenere una posizione di centro, e. tra due blocchi ...
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equidistanza
s. f. [der. di equidistante]. – La proprietà, la condizione di essere equidistante, sia di due o più punti da altro punto di riferimento comune, sia come rapporto o intervallo costante fra [...] punti di una circonferenza dal centro; e. tra due isoipse, tra due curve di livello successive (cioè la differenza di quota costante), in topografia. In usi fig., posizione imparziale, che non dimostra propensione, preferenza, parzialità: il governo ...
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orticonoscopio
orticonoscòpio (o òrticon) s. m. [comp. di orto- e iconoscopio]. – Tubo da ripresa televisiva, derivato dall’iconoscopio, a differenza del quale non dà luogo a fenomeni di emissione secondaria, [...] perché gli elettroni del fascio non urtano gli elementi del fotomosaico, e presenta una maggiore sensibilità e definizione dell’immagine; o. a immagine elettronica, il tubo da ripresa correntemente usato, ...
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microscopio
microscòpio s. m. [comp. di micro- e -scopio, termine coniato (sull’analogia di telescopio) dallo scienziato e accademico linceo J. Faber, nel 1625, per designare lo strumento inventato da [...] la struttura interna di un oggetto trasparente a debole contrasto (per es. una cellula vivente) convertendo in differenze di intensità le differenze di fase che si producono tra la luce che attraversa le parti interne (non omogenee) del campione e ...
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raccostare
v. tr. [comp. di r- e accostare] (io raccòsto, ecc.). – Con valore iterativo, riavvicinare (più com. riaccostare). Più frequente come intens. di accostare, e con lo stesso sign. di questo: [...] (Dante). Soprattutto in usi fig.: r. due suoni, due colori, anche per metterli a confronto, per rilevarne la differenza; in linguistica si usa, soprattutto nel part. pass., con riferimento a vocabolo che abbia subìto una modificazione fonetica o ...
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fluido
flùido agg. e s. m. [dal lat. fluĭdus, der. di fluĕre «fluire»]. – 1. agg. a. In fisica, stato f. (e meno com. corpi f., sostanze f.), denominazione che comprende sia lo stato liquido sia quello [...] aeriforme dei corpi, e che è caratterizzato, a differenza di quello solido, da una più o meno accentuata scorrevolezza delle particelle del corpo le une sulle altre. b. Nel linguaggio com., di sostanza, per lo più liquida, che ha le caratteristiche ...
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In matematica, il risultato dell’operazione di sottrazione.
Si chiama d. finita prima o brevemente d. prima di una funzione f(x), e si indica con il simbolo Δf(x), l’incremento da essa subito quando alla variabile indipendente x si dà l’incremento...
differenza
Fernando Salsano
In astratto significa il " differire " tra due o più elementi, come in Cv I XI 3 Sì come la parte sensitiva de l'anima ha suoi occhi, con li quali apprende la differenza de le cose in quanto elle sono di fuori...