microonda
microónda s. f. [comp. di micro- e onda]. – Nella classificazione delle radioonde, denominazione di quelle la cui lunghezza d’onda non supera 1 metro, cioè la cui frequenza è non minore di [...] delle sostanze organiche attraversate, cosicché la cottura, anche all’interno dei cibi, è molto rapida e uniforme (a differenza di quanto avviene nei forni ordinarî), mentre restano freddi i contenitori (piatti, tegami, ecc.) dei cibi stessi. TAV ...
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lunghino
s. m. [der. dell’agg. lungo]. – Nelle risaie, ciascuno degli arginelli longitudinali che servono a suddividere la superficie; essi, a differenza di quelli trasversali, durano per tutto il tempo [...] che dura la risaia ...
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riserva
risèrva s. f. [der. di riservare]. – 1. L’azione e il fatto di riservare esclusivamente per sé o per determinate persone e finalità un diritto, un bene o una facoltà: r. dell’esercizio di un’attività, [...] navale, r. di spinta, il dislocamento corrispondente alla parte stagna e normalmente emersa di una nave; più precisamente, la differenza (in tonnellate) tra il dislocamento fino al ponte di coperta (oltre il quale la nave affonderebbe) e quelli ...
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pantofola
pantòfola s. f. [etimo incerto]. – Calzatura da riposo, usata in casa, morbida e leggera, di pelle sottile oppure di panno, di feltro, di lana o di stoffa, che, a differenza della pianella, [...] copre interamente il piede: pantofole da uomo, da donna; p. foderata di lana, di pelo; stare, mettersi in pantofole (anche con uso fig., condurre una vita abitudinaria, metodica, casalinga: da quando si ...
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androide
andròide agg. e s. m. [comp. di andro- e -oide]. – 1. agg. In medicina, che presenta caratteri di tipo maschile: obesità di tipo a., quella nella quale l’accumulo di tessuto adiposo prevale [...] nella metà superiore del corpo (a differenza di quanto si osserva nella obesità detta ginoide). 2. s. m. Automa (o anche, nella letteratura fantascientifica, essere extraterrestre) in forma approssimativamente d’uomo. ...
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vario
vàrio agg. [dal lat. varius, di etimo sconosciuto]. – 1. Che ha una più o meno notevole diversità sia negli elementi che lo compongono, sia in successive fasi o manifestazioni (e quindi non uniforme), [...] sia rispetto ad altre cose simili o analoghe; è affine perciò a diverso, ma esprime sempre una differenza meno grande e meno essenziale (in diverso inoltre è spesso inclusa l’idea del contrasto, della discordanza, che in vario non c’è): la vita è ...
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equazione
equazióne s. f. [dal lat. aequatio -onis, der. di aequare «uguagliare»]. – Propr., uguaglianza, uguagliamento, pareggiamento. Il termine, raro con uso generico (si adopera tuttavia, a volte, [...] (per es. il modo di appurare la contemporaneità di due eventi, la posizione di un indice su una scala, ecc.), pressoché costanti nello stesso individuo, ma largamente variabili da osservatore a osservatore; è detta anche differenza personale. ...
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tricromatismo
s. m. [der. di tricromatico]. – In oculistica, la condizione che caratterizza la normale sensibilità cromatica, ossia la corretta visione tricromatica. T. anomalo, frequente difetto della [...] visione dei colori, la cui discriminazione è più o meno alterata, nonostante la capacità dei coni di poter percepire i tre stimoli monocromatici fondamentali (rosso, verde e blu), a differenza di quanto accade nel dicromatismo. ...
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equidistante
agg. [dal lat. tardo aequidistans -antis, da aeque distans «ugualmente distante»]. – Avente uguale distanza, rispetto a un altro oggetto, da un punto o da un oggetto comune di riferimento: [...] di una progressione che si succedono a intervalli costanti (per es., i termini di una progressione aritmetica, in quanto la differenza tra un termine e il precedente è costante). Con usi fig.: mantenere una posizione di centro, e. tra due blocchi ...
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equidistanza
s. f. [der. di equidistante]. – La proprietà, la condizione di essere equidistante, sia di due o più punti da altro punto di riferimento comune, sia come rapporto o intervallo costante fra [...] punti di una circonferenza dal centro; e. tra due isoipse, tra due curve di livello successive (cioè la differenza di quota costante), in topografia. In usi fig., posizione imparziale, che non dimostra propensione, preferenza, parzialità: il governo ...
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In matematica, il risultato dell’operazione di sottrazione.
Si chiama d. finita prima o brevemente d. prima di una funzione f(x), e si indica con il simbolo Δf(x), l’incremento da essa subito quando alla variabile indipendente x si dà l’incremento...
differenza
Fernando Salsano
In astratto significa il " differire " tra due o più elementi, come in Cv I XI 3 Sì come la parte sensitiva de l'anima ha suoi occhi, con li quali apprende la differenza de le cose in quanto elle sono di fuori...