segmento
segménto s. m. [dal lat. segmentum «taglio, striscia», der. di secare «tagliare»]. – 1. In geometria, parte di retta compresa fra due punti, detti estremi del s.; lunghezza di un s., la distanza [...] come appartenenti al segmento stesso (parlando assol. di segmento ci si riferisce in genere al secondo caso); confronto, somma, differenza di segmenti. Più raram. (e con uso improprio) il termine viene esteso a indicare un tratto di curva compreso ...
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interferenza
interferènza s. f. [dal fr. interférence, che è dall’ingl. interference, propr. «incrocio, conflitto (di interessi, ecc.)», der. di (to) interfere: v. interferire]. – 1. Nel linguaggio scient. [...] ma più concreto, nelle costruzioni meccaniche, la compenetrazione dei due profili di una coppia di ruote dentate; anche, la differenza tra le dimensioni delle due parti di un accoppiamento fisso (le dimensioni della parte interna sono infatti sempre ...
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ibridizzazione
ibridiżżazióne s. f. [der. di ibrido]. – In chimica, il fenomeno per cui, in un atomo, nel momento in cui entra a far parte di una molecola, da orbitali di tipo diverso e contenuto energetico [...] per combinazione lineare altri orbitali (detti ibridi), tra loro isoenergetici ed equivalenti, che presentano, a differenza dei primi, una concentrazione delle nubi elettroniche in direzioni ben definite, costituenti le direzioni principali di ...
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addio
addìo interiez. e s. m. [dalla locuz. a Dio, sottint. «ti raccomando» o sim.]. – 1. interiez. a. Forma di saluto usata per accomiatarsi definitivamente: a. e buon viaggio; a. a tutti!; Addio, mia [...] in Toscana si adopera anche col sign. di «arrivederci»: a. a più tardi; a. a domani; a. a presto; talora si insiste sulla differenza: non ti dico a., ma arrivederci; a. si dice a chi muore (spec. per esprimere, a chi parte, la speranza di rivederlo ...
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picco2
picco2 s. m. [stesso etimo della voce prec.] (pl. -chi). – 1. a. Cima aguzza e isolata di monte: gli ardui picchi delle Alpi. Compare in toponimi (come il corrispondente fr. pic), nei quali peraltro [...] il valore massimo dell’intensità di corrente o della tensione in un periodo (v. cresta1, n. 10); valore picco-picco, la differenza tra il valore di picco positivo e quello di picco negativo di una grandezza; se questa è sinusoidale, vale il doppio ...
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segnatura
(ant. signatura) s. f. [der. di segnare; nel sign. di «firma, sottoscrizione» dal lat. mediev. signatura, der. di signare «firmare»]. – 1. In genere, l’atto, il fatto, il modo di segnare, e, [...] chiamata perché vi ebbe sede originariamente la Segnatura Apostolica. 6. In matematica, s. di una forma quadratica reale, differenza tra il numero dei coefficienti positivi e il numero dei coefficienti negativi presenti nella sua forma canonica. 7 ...
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inclinevole
inclinévole agg. [der. di inclinare]. – Sinon., ormai ant., di incline (ma, a differenza di questo, indica spesso anche una certa disposizione, naturale o momentanea, al male, a comportamenti [...] negativi o riprovevoli) ...
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altezza
altézza s. f. [lat. tardo altĭtia, per il class. altitudo]. – 1. In generale, una delle tre dimensioni di un corpo, di solito quella verticale (le altre due sono la lunghezza, o larghezza, e [...] dalla superficie terrestre: l’aquila, l’aeroplano volava a grande altezza. Con accezioni specifiche: a. In geografia, la differenza di quota tra due punti misurata lungo la verticale: di solito la superficie di riferimento è rappresentata dal livello ...
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chiuso1
chiuso1 agg. [part. pass. di chiudere]. – 1. Ha tutti gli usi e le varie accezioni di chiudere: tenere la porta ch.; starsene ch. in casa; lo stabilimento rimarrà ch. tutto il mese; ch. per lutto [...] superficie del palato e della lingua, considerata rispetto a zone determinate delle due parti, è piccola, come i e u, o é e ó, a differenza di quella che si osserva in è e ò, o in a. Sillaba ch., quella in cui la vocale (o il dittongo) è seguita da ...
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profondita
profondità s. f. [dal lat. tardo profundĭtas -atis, der. di profundus «profondo»]. – 1. In senso relativo, la distanza, misurata lungo la verticale, tra il fondo di un corpo cavo e la sua [...] estremità superiore, oppure, quando si tratti di masse liquide, la differenza di quota tra il fondo e il livello superiore (tale concetto è quindi analogo a quello di altezza, e, parlando di un corpo cavo, può costituire una delle sue dimensioni; per ...
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In matematica, il risultato dell’operazione di sottrazione.
Si chiama d. finita prima o brevemente d. prima di una funzione f(x), e si indica con il simbolo Δf(x), l’incremento da essa subito quando alla variabile indipendente x si dà l’incremento...
differenza
Fernando Salsano
In astratto significa il " differire " tra due o più elementi, come in Cv I XI 3 Sì come la parte sensitiva de l'anima ha suoi occhi, con li quali apprende la differenza de le cose in quanto elle sono di fuori...