dissimmetria
dissimmetrìa s. f. [comp. di dis-1 e simmetria]. – Mancanza o difetto di simmetria, cioè di corrispondenza regolare tra parti, elementi, fenomeni che dovrebbero essere simmetrici; è in genere [...] , le pieghe non si ripetono con identità di forme e valori di pendenza ai due lati dell’asse mediano del complesso stesso. In medicina, d. termica, la differenza di temperatura tra i due lati del corpo, che può osservarsi, per es., negli emiplegici. ...
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telemetro
telèmetro s. m. [dal fr. télémètre, comp. di télé- «tele-» e -mètre «-metro»]. – Strumento per misurare la distanza di un oggetto dall’osservatore. I t. ottici sono basati sul fatto che un [...] oggetto a distanza finita si vede, da due punti anche poco distanti tra loro, sotto angoli diversi: da tale differenza angolare si risale alla distanza dell’oggetto (in genere questa si legge direttamente su un’apposita scala graduata dello strumento ...
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riconcentrare
v. tr. [comp. di ri- e concentrare] (io riconcèntro, ecc.). – Concentrare nuovamente, in senso proprio e fig.: il comandante richiamò le sue truppe e le riconcentrò nella difesa della città; [...] (dopo una pausa o una distrazione). In taluni casi il verbo può essere usato con valore intensivo anziché iterativo, senza sostanziale differenza da concentrare. ◆ Sign. e usi analoghi hanno i sost. derivati riconcentraménto e riconcentrazióne. ...
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volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, [...] in meno?; spec. in frasi negative: se ora non li hai, non vuol dire, me li renderai con tuo comodo!; una piccola differenza non vuol dir niente; anche assol.: non vuol dire!, non ha importanza. 9. letter. In costruzione impersonale, si vuole, si deve ...
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rubino
s. m. [lat. mediev. rubinus, der. del lat. ruber «rosso»]. – 1. a. Minerale, varietà di corindone di colore rosso (dovuto a soluzione solida di ossido di cromo in quantità minime), che costituisce [...] alcolica media di 11,5 gradi. ◆ Dim. rubinétto, raro con sign. dim. o vezz., e nella lingua ant. usato anche senza sostanziale differenza dalla forma rubino non alterata: Parea ciascuna [delle anime] rubinetto in cui Raggio di sole ardesse (Dante). ...
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allungamento
allungaménto s. m. [der. di allungare]. – 1. L’allungare e l’allungarsi: a. del percorso, di un vestito, ecc.; foglio di a., quello (comunem. detto anche allungo) che si può attaccare alla [...] (trazione, flessione, ecc.). Nella tecnologia dei materiali da costruzione si distinguono un a. elastico, un a. permanente (che, a differenza di quello elastico, non scompare al cessare della causa che l’ha provocato), e un a. di rottura (cioè l ...
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polmone
polmóne s. m. [lat. pŭlmo -ōnis]. – 1. a. In generale, in anatomia comparata, l’organo della respirazione aerea, che nei vertebrati tetrapodi è generalmente pari, irrorato da arterie, e comunicante [...] , attraverso le quali avviene lo scambio gassoso della respirazione. Nell’uso com. (dov’è spesso usato al plur., senza sostanziale differenza dal sing.): avere un p. infiammato; essere malato ai p. (o di polmoni); fare una radiografia ai p.; soffrire ...
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civanzo
s. m. (o ciavanzo; ant. civanza f.) [dal fr. chevance, der. di chevir: v. civire], ant. – 1. a. Avanzo, con riferimento sia a un bilancio di previsione, sia a un conto consuntivo. b. Guadagno, [...] : aveano fatto civanza di alcuni pochi quattrini (G. Gozzi). 2. Sorta d’usura qualificata, consistente nel dare roba in prestito per ricevere roba, ma con enorme differenza (di qualità e di quantità) tra ciò ch’è stato dato e ciò che dev’essere reso. ...
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secondo1
secóndo1 agg. e s. m. [lat. secŭndus, der. di sequi «seguire»; propr. «che segue, che non offre resistenza», detto dapprima della corrente e del vento, quindi, per contrapp. ad adversus, «favorevole, [...] terzo. Ha perciò, tra le sue funzioni, quella di numerale ordinale (scrivendosi spesso numericamente: 2° o II), ma, a differenza degli altri ordinali, non ha valore frazionario (nelle frazioni si usa mezzo: ½ si legge un mezzo, non un secondo); così ...
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intensivo
agg. [dal lat. mediev. intensivus, der. di intendĕre, part. pass. intensus (v. intenso)]. – In genere, che conferisce o accresce intensità, o che ha carattere d’intensità, che è fatto cioè [...] d’intensità dell’energia espiratoria e comporta come effetto un aumento d’intensità acustica (v. accento, n. 1 a); a differenza dell’accento musicale, esso investe tutta una sillaba e non soltanto la parte vocalica di questa. 5. In statistica, con ...
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In matematica, il risultato dell’operazione di sottrazione.
Si chiama d. finita prima o brevemente d. prima di una funzione f(x), e si indica con il simbolo Δf(x), l’incremento da essa subito quando alla variabile indipendente x si dà l’incremento...
differenza
Fernando Salsano
In astratto significa il " differire " tra due o più elementi, come in Cv I XI 3 Sì come la parte sensitiva de l'anima ha suoi occhi, con li quali apprende la differenza de le cose in quanto elle sono di fuori...