disparaggio
disparàggio s. m. [der. del lat. mediev. disparagare «unire in matrimonio con persona di diversa classe sociale» (da par paris «pari», col pref. dis-1), sull’esempio di paragium o paraticum [...] , soprattutto in riferimenti all’epoca feudale, matrimonio di d., il matrimonio con donna di classe sociale inferiore, i cui effetti erano regolati dalle leggi (a differenza del matrimonio morganatico, che era regolato dalle convenzioni dei coniugi). ...
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mangereccio
mangeréccio agg. [der. di mangiare2] (pl. f. -ce). – Con sign. generico, detto di tutto ciò che è da mangiare, che si presta cioè a essere usato nell’alimentazione umana: una cesta colma [...] di roba mangereccia. In partic., di alcune specie vegetali che a differenza di altre simili, si possono mangiare senza danno: funghi velenosi e funghi mangerecci. Cfr. i sinon. commestibile e edule. ...
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deviazione
deviazióne s. f. [dal lat. tardo deviatio -onis]. – 1. a. Il deviare da un determinato percorso, cambiamento di direzione; più che l’atto di lasciare la via ordinaria, indica il fatto di seguire [...] in prossimità di un corpo. d. In metrologia e in statistica, in relazione a una serie di misure di una grandezza, la differenza (detta anche scarto o scostamento) tra una delle misure e un’altra quantità dedotta dall’intera serie (per es. il valore ...
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elusione
eluṡióne s. f. [dal lat. elusio -onis]. – L’atto, il fatto di eludere: e. della sorveglianza, e. di un obbligo. In partic., e. fiscale (o e. tributaria o e. d’imposta), l’aggiramento di una [...] norma tributaria, volto a ridurre o a eliminare l’onere fiscale in essa sancito, mediante elaborate operazioni contrattuali o negoziali predisposte nel rispetto della legge (in ciò la differenza con l’evasione, che costituisce invece un illecito). ...
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disparita
disparità s. f. [dal lat. tardo disparĭtas -atis, der. di dispar «disuguale»]. – Mancanza di parità, disuguaglianza tra cose messe a confronto: tra i due contendenti c’era troppa d. di forza; [...] d. di condizioni sociali; diversità, differenza: non si ammettono d. di trattamento; anche, divergenza di idee, di opinioni, di sentimenti. Nel diritto canonico, d. di culto (lat. disparitas cultus), impedimento che non permette (salvo dispensa della ...
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isodiafero
iṡodïàfero agg. [comp. di iso- e gr. διαϕέρων, part. pres. di διαϕέρω «esser differente»]. – Nella fisica nucleare, detto di nuclidi aventi uguale la differenza tra il numero dei neutroni [...] e quello dei protoni ...
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esponente
esponènte s. m. [part. pres. di esporre]. – 1. (anche f.) a. Chi espone, e in partic. chi, in un’istanza, espone le ragioni proprie o altrui: l’e. dichiara false le dichiarazioni dell’avversario. [...] chimica, e. di idrogeno, e. di acidità, lo stesso che pH, cioè il valore dell’acidità di una soluzione; nelle navi mercantili, e. di carico, la differenza tra il dislocamento a pieno carico e quello a nave scarica, corrispondente alla portata lorda. ...
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tortora
tórtora s. f. [lat. tŭrtur -ŭris, m. e f.]. – 1. Nome comune degli uccelli colombiformi del genere Streptopelia, e in partic. delle specie Streptopelia turtur (dalla quale sono state selezionate [...] mista di avana pallido e di grigio lievemente rosato. ◆ Dim. tortorèlla, di uso fam. e letter. (senza sostanziale differenza di sign. da tortora): E presso alla sua vaga tortorella Il pappagallo squittisce e favella (Poliziano); escono errando Fra l ...
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vi1
vi1 avv. e pron. [lat. ĭbi «ivi», avverbio che acquista anche il valore pronominale, con passaggio analogo a ci1]. – 1. Avverbio di luogo equivalente a ivi (in questo o in quel luogo, là, e per estens. [...] moto; equivale al più com. ci1 (v.), ma è di tono più formale: vi rimase per due anni; non vi è, o non v’è, differenza; prese una sedia e vi si mise a sedere; si accostò alla scrivania e vi posò sopra la cartella; vi passa vicino la ferrovia (e con ...
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via2
via2 s. f. [lat. via, affine a vehĕre «trasportare»]. – 1. a. Spazio di uso pubblico, di larghezza più o meno limitata e di varia estensione in lunghezza, attraverso il quale si svolgono il transito [...] Via Lattea (dal gr. γαλαξίας κύκλος, lat. via lactea «via di latte», per l’aspetto), v. galassia e latteo. b. Può indicare (a differenza di strada) anche un sentiero, una pista, un passaggio o transito per cui non c’è stato l’intervento umano: c’è la ...
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In matematica, il risultato dell’operazione di sottrazione.
Si chiama d. finita prima o brevemente d. prima di una funzione f(x), e si indica con il simbolo Δf(x), l’incremento da essa subito quando alla variabile indipendente x si dà l’incremento...
differenza
Fernando Salsano
In astratto significa il " differire " tra due o più elementi, come in Cv I XI 3 Sì come la parte sensitiva de l'anima ha suoi occhi, con li quali apprende la differenza de le cose in quanto elle sono di fuori...