coopetizione
s. f. Strategia capace di fondere istanze di tipo competitivo e cooperativo. ◆ Anche la distinzione tra compratori e acquirenti si attenua: il cliente può diventare fornitore del servizio, [...] tra i vari fornitori il loro ordine). (Repubblica, 22 novembre 1999, Affari & Finanza, p. 38) • la vera differenza sta in un neologismo: «coopetizione». «È la sintesi di competizione e cooperazione -- spiega [Guido] Corbetta --. Le multinazionali ...
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irrequietezza
irrequietézza s. f. [der. di irrequieto]. – 1. Stato di chi è irrequieto; agitazione esterna o, se interiore, casuale e temporanea (a differenza di irrequietudine, che indica una condizione [...] abituale di ansia interna): mi dà fastidio la sua continua i.; non sapevo a che cosa attribuire la strana i. che m’aveva preso. 2. In fisiologia, i. pupillare, il quasi continuo e alternativo movimento ...
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elettrosmosi
elettrosmòṡi (o elettroosmòṡi) s. f. [comp. di elettro- e osmosi]. – Passaggio di un liquido attraverso un setto poroso, provocato da una differenza di potenziale esistente fra le due parti [...] di liquido separate dal setto (fenomeno sfruttato praticamente per il drenaggio e prosciugamento di terreni imbevuti d’acqua) ...
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elettrostatico
elettrostàtico agg. [comp. di elettro- e statico] (pl. m. -ci). – Dell’elettrostatica, che ha rapporto con l’elettrostatica: campo e., induzione e., tensione elettrostatica. Macchine e., [...] , trasferiscono con continuità cariche elettriche (positive o negative) da un conduttore a un altro creando fra essi una differenza di potenziale; tali dispositivi sono per lo più usati a scopi didattici, fuorché nel caso dell’acceleratore e. di ...
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accordo
accòrdo s. m. [der. di accordare]. – 1. Concordia, armonia di sentimenti in una o più cose: c’è stato sempre fra loro un buon a.; essere in buon a.; buon a. fra marito e moglie, fra suocera e [...] . b. In fisica, si ha a. di fase di due moti armonici di ugual centro e periodo, quando, ad ogni istante, la differenza tra le fasi dei due moti è nulla; una definizione analoga vale per grandezze periodiche qualsiasi. 7. Nome dato in passato allo ...
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quadratura
s. f. [dal lat. tardo quadratura, der. di quadrare «ridurre a quadrato»]. – 1. a. L’operazione, il fatto di quadrare, di ridurre a forma quadrata: q. di un foglio di carta; q. di un terreno [...] fasi lunari, con dislivelli minimi. b. In fisica, grandezze armoniche della stessa frequenza in quadratura, tra cui esiste una differenza di fasi di un quarto di periodo. 4. In tipografia, nella composizione a caratteri mobili, il gruppo di bianchi ...
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consonante
s. f. [dal lat. consŏnans -antis (littĕra), part. pres. di consonare «consonare»]. – Ciascuno dei fonemi di una lingua che vengono pronunciati con il canale vocale chiuso (c. occlusive o momentanee) [...] è assente nella varietà mediana e meridionale (dalla linea Roma-Ancona in giù); le consonanti forti sono largamente assenti nella varietà settentrionale di italiano (dove, dunque, non si avverte la differenza tra rupe e ruppe, calo e callo, ecc.). ...
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insalata
s. f. [der. di insalare]. – 1. a. Pietanza formata di verdure, generalmente crude, condite con aceto o limone, sale, olio e, talvolta, pepe: i. di lattuga, di radicchio, di cetrioli, di pomodori; [...] , nome generico di varie erbe le cui foglie si mangiano crude e variamente condite, spec. di quelle che non hanno (a differenza del radicchio, della lattuga, ecc.) un nome preciso nell’uso comune: un cesto d’i.; i. cappuccina, i. ricciolina; cogliere ...
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poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. [...] : di qui alla casa c’è p. (spazio, cammino); ci corre p., propriam. c’è poca distanza, ma più com. fig., c’è poca differenza; costa p., vale p., ho speso p., si compra per p., c’è da ricavarne p., ecc. (prezzo, denaro); un oggetto, un regalo di ...
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desmotropia
desmotropìa s. f. [comp. di desmo- e -tropia]. – In chimica, fenomeno per il quale un composto organico, a causa dello spostamento, nella molecola, di qualche atomo, per lo più di idrogeno, [...] può esistere contemporaneamente sotto due forme isomere, fra loro in equilibrio; essendo la trasformazione lenta, le due forme sono separabili (a differenza dalla tautomeria). ...
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In matematica, il risultato dell’operazione di sottrazione.
Si chiama d. finita prima o brevemente d. prima di una funzione f(x), e si indica con il simbolo Δf(x), l’incremento da essa subito quando alla variabile indipendente x si dà l’incremento...
differenza
Fernando Salsano
In astratto significa il " differire " tra due o più elementi, come in Cv I XI 3 Sì come la parte sensitiva de l'anima ha suoi occhi, con li quali apprende la differenza de le cose in quanto elle sono di fuori...