magnetron
màgnetron s. m. [dall’ingl. magnetron, comp. di magne(to-) e -tron «-trone»]. – Tubo termoelettronico a due elettrodi, nel quale il flusso degli elettroni dal catodo all’anodo è regolato, oltre [...] che dalla differenza di potenziale applicata tra anodo e catodo, anche da un campo magnetico, generato da un elettromagnete o da un magnete permanente esterno; è utilizzato come relè, come oscillatore o, nel tipo detto m. a cavità, come generatore e ...
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togliere
tògliere (ant. o letter. tòllere; pop. o letter. tòrre) v. tr. [lat. tŏllere «levare, alzare, sollevare»] (pres. indic. tòlgo [ant. tòglio], tògli [poet. ant. tòi], tòglie [poet. ant. tò, tòe], [...] da una quantità maggiore: questa minestra è troppa per me, tòglimene una metà; in matematica, equivale a sottrarre, cioè calcolare una differenza: togliere 5 da 7. d. Portare via, privare, lasciare privo di qualche cosa (e con questi sign. è più com ...
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forte1
fòrte1 agg. [lat. fŏrtis]. – 1. a. Di persona, che può sopportare facilmente un grave sforzo, che può resistere alle fatiche materiali e morali, che sa vincere le difficoltà e imporre il proprio [...] . somma di denaro; f. spesa; f. guadagno; f. danno; f. perdite; una f. maggioranza; subire un f. cambiamento; c’è una f. differenza; il rischio è troppo f.; ho f. dubbî; gravano su di lui f. sospetti. 6. Con riguardo al valore intrinseco: a. Moneta f ...
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elettrone-volt
elettróne-vòlt (o elettronvòlt) s. m. – Unità di misura dell’energia (detta anche voltelettrone), largamente usata in fisica atomica, nucleare e subnucleare, e indicata con il simbolo [...] eV; equivale a 1,6 × 10-19 joule, pari al lavoro fatto dalle forze di un campo elettrostatico quando un elettrone si sposta da un punto a un altro tra i quali esista una differenza di potenziale di un volt. ...
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sarcomero
sarcòmero s. m. [comp. di sarco- e -mero]. – In istologia, l’unità di base della fibra muscolare striata (detta anche, oggi meno comunem., inocomma); è costituita, nei s. a struttura semplice [...] . a struttura complessa – caratteristici dei muscoli alari degli insetti –, dalla stessa sequenza dei sarcomeri a struttura composta con la differenza che lo strato anisotropo è a sua volta diviso in due da un sottile strato isotropo che ha al centro ...
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tollerare
(ant. o letter. tolerare) v. tr. [dal lat. tolerare, affine a tollĕre «levare»] (io tòllero, ecc.). – 1. a. Sopportare cose, fatti, situazioni spiacevoli o per naturale pazienza o perché si [...] di vino; un farmaco ben tollerato dall’organismo. 3. Consentire, entro limiti ristretti e spesso ben determinati, una differenza, uno scarto, uno scostamento da quanto era stato precedentemente fissato: non sarà tollerato, per la consegna del lavoro ...
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quota
quòta s. f. [dal lat. quota (pars) «quanta (parte)», femm. di quotus: v. quoto]. – 1. La parte di una somma globale di denaro dovuta da ciascuno dei partecipanti a un’attività, o a un diritto, [...] corretta dell’errore proprio dello strumento; q. effettiva, la quota strumentale corretta dell’errore della temperatura (cioè della differenza tra la temperatura reale dell’aria e quella dell’aria tipo alla quale è tarato lo strumento). Con specifico ...
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irregolarita
irregolarità s. f. [der. di irregolare; cfr. lat. tardo irregularĭtas -atis «indisciplina nella condotta»]. – 1. a. Condizione di ciò che è irregolare, nei diversi sign. dell’aggettivo: [...] tecnica, con riferimento al volano o all’albero motore di una macchina alternativa, grado di i., il rapporto tra la differenza della velocità angolare massima e minima in un giro e la velocità angolare media. d. In matematica (oltre al sign. generico ...
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soglia
sòglia s. f. [lat. sŏlea «pianta del piede; suola», con svolgimento semantico prob. influenzato dal germ. swalja (cfr. ted. Schwelle) «soglia»]. – 1. a. Lastra di pietra, striscia di cemento o, [...] esattamente chiamata s. assoluta della coscienza, mentre col termine di s. differenziale si indica la più piccola differenza, nella grandezza dell’eccitazione, sufficiente a provocare due percezioni distinte. b. In fisiologia e fisiopatologia, s. di ...
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forzato
agg. e s. m. [part. pass. di forzare]. – 1. agg. a. Fatto o eseguito con forza, in modo cioè non spontaneo, non naturale, non normale, o comunque sforzato: riso f.; interpretazione f., tirata [...] ai cittadini mediante prelevamenti sul reddito, che hanno lo stesso carattere obbligatorio delle imposte (ma che, a differenza di queste, sono rimborsabili); per estens., qualsiasi forma di rinuncia a consumi presenti, resa necessaria dal rialzo ...
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In matematica, il risultato dell’operazione di sottrazione.
Si chiama d. finita prima o brevemente d. prima di una funzione f(x), e si indica con il simbolo Δf(x), l’incremento da essa subito quando alla variabile indipendente x si dà l’incremento...
differenza
Fernando Salsano
In astratto significa il " differire " tra due o più elementi, come in Cv I XI 3 Sì come la parte sensitiva de l'anima ha suoi occhi, con li quali apprende la differenza de le cose in quanto elle sono di fuori...