venire
v. intr. [lat. vĕnire] (pres. indic. vèngo [ant. o poet. vègno], vièni, viène [poet. ant. vène], veniamo [ant. vegnamo], venite, vèngono [ant. o poet. vègnono]; pres. cong. vènga [ant. o poet. [...] . veniènte [ant. o letter. vegnènte]; part. pass. venuto; aus. essere). – 1. Recarsi in un luogo o da una persona. A differenza di andare (a cui di solito si contrappone, e che esprime un movimento di allontanamento dalla persona che parla), venire ...
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responsivita
responsività s. f. [dall’ingl. responsivity, der. di responsive «responsivo»]. – Nella rivelazione delle onde elettromagnetiche, la risposta (generalmente una differenza di potenziale o [...] una intensità di corrente elettrica) di un rivelatore per potenza radiante incidente unitaria. Non necessariamente un rivelatore con alta responsività è adatto alla rivelazione di basse intensità, essendo ...
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localaro
s. m. Chi ama girovagare da un locale all’altro; esercente di un locale pubblico, in particolare nel settore della ristorazione, poco fornito o del tutto privo di specifiche competenze professionali. [...] , p. 44, Roma Cronaca) • Il verde Maurizio Baruffi, nel dire sì alla riapertura della Vetra, ricorda che i vituperati bonghisti, a differenza di certi localari middle o upper class che affollano i pub, «non hanno mai provocato una rissa, è gente mite ...
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predicabile
predicàbile agg. [nel sign. 1 a, der. di predicare; nel sign. 1 b, dal lat. praedicabĭlis, der. di praedicare nel senso di «celebrare, lodare»; il sign. 2 è dal lat. mediev. praedicabilia, [...] essere attribuito a un soggetto, e che sono stati classificati nelle Isagoge di Porfirio in cinque classi: genere, specie, differenza, proprio, accidente; nel pensiero kantiano, i p. della ragion pura, i concetti puri ma derivati dell’intelletto, che ...
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predicativo
agg. [dal lat. tardo praedicativus]. – 1. Del predicato, che concerne il predicato. In grammatica, verbo p., che costituisce da solo (a differenza del verbo copulativo) il predicato (verbale); [...] complemento p., aggettivo o sostantivo che si riferisce al soggetto (complemento p. del soggetto, per es., in «vivi felice») o al complemento oggetto (complemento p. dell’oggetto, per es., in «lo hanno ...
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sintasi
sintaṡi s. f. [dall’ingl. synthase, der. di synth(esis) «sintesi», col suff. -ase «-asi»]. – In biochimica, sinon. di liasi: è termine usato spec. per enzimi di equilibrî molto spostati verso [...] la sintesi (per es., la fumarasi) e che, a differenza delle sintetasi, non richiedono l’apporto energetico di nucleotidi trifosfati. ...
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tiraggio
tiràggio s. m. [dal fr. tirage; v. la voce prec.]. – L’azione, il fatto di tirare, in accezioni specifiche connesse con i varî sign. del verbo. 1. Operazione della tessitura compiuta su antichi [...] cambiamenti di sezione, ecc.; t. naturale, quello dovuto al movimento naturale di un gas tra due punti a differente pressione, e precisamente dal punto a pressione maggiore a quello a pressione minore, ottenuto, negli impianti di caldaie, disponendo ...
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impercettibile
impercettìbile agg. [dal lat. mediev. imperceptibilis]. – Non percettibile, che non può cioè essere percepito o viene percepito a stento e non distintamente: oggetto i. alla mente, ai [...] sensi; movimenti, suoni, rumori i.; tra le due copie c’è un’i. differenza; fare un cenno, un sorriso i.; ebbe un i. moto d’insofferenza. ◆ Avv. impercettibilménte, in maniera impercettibile: arrossire, sorridere impercettibilmente. ...
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bianco2
bianco2 s. m. [uso sostantivato dell’agg.] (pl. -chi). – 1. a. Il colore bianco: un color bruno Che non è nero ancora e ’l bianco more (Dante); stampando loro in viso de’ bacioni, che ci lasciavano [...] , fare tutto il contrario di prima; ci corre quanto dal b. al nero, paragonando cose o persone fra cui c’è grande differenza; oggi dice b. e domani nero, di chi si contraddice continuamente; l’uno dice b. e l’altro nero, di opinioni o testimonianze ...
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inglese
inglése (ant. o pop. tosc. inghilése) agg. e s. m. e f. [adattam. del fr. ant. angleis, che è dall’anglosassone anglisc; cfr. lat. Angli «Angli»]. – 1. a. Dell’Inghilterra, sia in senso stretto, [...] poi estesosi ai possedimenti dell’Impero britannico, e agli Stati Uniti d’America; qui peraltro con qualche leggera differenza rispetto alla Gran Bretagna (quelle fra tali unità che sono usate nell’ambito mercantile e tecnico italiano sono ricordate ...
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In matematica, il risultato dell’operazione di sottrazione.
Si chiama d. finita prima o brevemente d. prima di una funzione f(x), e si indica con il simbolo Δf(x), l’incremento da essa subito quando alla variabile indipendente x si dà l’incremento...
differenza
Fernando Salsano
In astratto significa il " differire " tra due o più elementi, come in Cv I XI 3 Sì come la parte sensitiva de l'anima ha suoi occhi, con li quali apprende la differenza de le cose in quanto elle sono di fuori...