tasto
s. m. [der. di tastare]. – 1. Il tastare, quasi esclusivam. nell’espressione avv. al t., tastando: riconoscere qualche cosa al t.; andare al t., camminare tastando il terreno col bastone o le pareti [...] naturali sono più lunghi e sono rivestiti di avorio o di un materiale affine, mentre i tasti che producono suoni alterati con diesis o bemolli sono più corti e sono rivestiti di ebano o di materiale affine. b. Tassello di legno, generalmente di ebano ...
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ottava
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. ottavo]. – 1. Periodo di sette giorni che segue a una festività religiosa, di cui è un prolungamento: l’o. di Pasqua, di Natale. 2. Nella metrica, strofa di [...] diminuita (per es., do-do8 bemolle) comprendente quattro toni e tre semitoni diatonici, o. aumentata (per es., do-do8 diesis) comprendente cinque toni, due semitoni diatonici e un semitono cromatico. b. Per estens., l’insieme delle note comprese nell ...
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chiave
s. f. [lat. clavis]. – 1. a. Strumento di metallo che serve a chiudere ed aprire serrature e lucchetti, che nella forma tradizionale è costituito da un cannello sul quale è applicata a un’estremità [...] mezzosoprano, contralto e tenore), dette anche, rispettivam., ch. di violino, di basso, ecc. Alterazioni o accidenti in ch., i diesis o bemolli che vengono segnati sul pentagramma subito dopo la chiave per determinare la tonalità di un brano musicale ...
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sol1
sòl1 s. m. [prima sillaba della parola solve con cui ha inizio il 5° emistichio dell’inno di s. Giovanni Battista; v. nota, n. 2 a, e ut]. – In musica, nome in uso nei paesi latini, dalla riforma [...] i popoli germanici e anglosassoni conservano invece l’antico nome G: sol naturale, con le alterazioni in sol bemolle e sol diesis; un brano, un pezzo in sol maggiore, in sol minore. È anche nome della corda (violino, ecc.) e del tasto (pianoforte ...
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alterazione
alterazióne s. f. [dal lat. tardo alteratio -onis]. – 1. a. L’alterare o l’alterarsi; mutamento, modificazione: a. nella struttura, nella sostanza; a. d’aspetto; a. morfologica; a. delle [...] dell’altezza di una nota allo scopo di alterare i rapporti tonali: a. ascendente, indicata mediante il segno di diesis, a. discendente, indicata col segno di bemolle. 4. In linguistica, ogni modificazione diacronica che si verifica nell’aspetto ...
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do
〈dò〉 s. m. [prob. dalla prima sillaba del cognome del musicologo fiorentino G. B. Doni (1594-1647), cui è attribuita l’introduzione di questo nome in sostituzione di ut]. – Nome dato in Italia (e [...] scala naturale, detta appunto scala di do, che altri paesi indicano con l’antico nome ut (v.) o con la lettera C: do naturale, do diesis; un valzer in do maggiore, un brano in do minore; do di petto, il do più acuto della voce di tenore (v. petto, n ...
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scavezzo
scavézzo agg. e s. m. [der. (propr. part. pass. senza suffisso) di scavezzare1]. – 1. agg. Scavezzato, cioè rotto, spezzato. In partic., arma s., fucile s., o, come sost., scavezzo, arma da [...] -la); si ignora l’origine del termine in sesta, dovuto forse al fatto che sei delle note della prima metà dell’ottava procedono per salti, oppure perché i tre intervalli di quarta abbracciano una gamma di sei note (do-do diesis-re-mi bemolle-mi-fa). ...
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doppio
dóppio agg. [lat. dŭplus, dal tema di duo «due»]. – 1. a. Che è due volte tanto, che è due volte la grandezza o la quantità considerata come base o come normale: ricevere d. paga; fare d. fatica; [...] genere a «due» in espressioni quali chiudere a d. chiave (cioè con due chiavi), commettere un d. errore; in musica, d. diesis, d. bemolle; nell’interpunzione, d. punto (o due punti, posti verticalmente). E di cosa che viene ripetuta due volte: fare ...
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si2
si2 s. m. [dalle iniziali delle parole Sancte Johannes con cui termina la prima strofa dell’inno di s. Giovanni Battista (v. ut)]. – In musica, nome in uso nei paesi latini per indicare la settima [...] nota della scala di do maggiore: si naturale, con le alterazioni si bemolle, si diesis. Anche, nome della corda o del tasto di uno strumento musicale corrispondente alla nota si. Nei paesi anglosassoni, la stessa nota si indica con la lettera B; nei ...
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È un segno del sistema musicale moderno, che viene adoperato per indicare che la nota davanti la quale esso è posto deve essere elevata di un semitono. Tale alterazione non porta alcun cambiamento al nome della nota.
Il diesis può essere collocato,...
diesis
Raffaello Monterosso
Il termine, che nella teoria musicale moderna indica l'innalzamento per semitono cromatico di un grado qualsiasi della scala diatonica, fu usato nella musicografia greca per designare invece la suddivisione del...