sesta1
sèsta1 s. f. [femm. sostantivato dell’agg. sesto]. – In relazione con il valore e sign. di numerale ordinale di sesto, è adoperato in espressioni ellittiche nelle quali è facilmente riconoscibile [...] due semitoni; entrambi questi intervalli sono consonanti; se l’ampiezza della sesta maggiore aumenta di un semitono (es. do-la diesis) la sesta prende il nome di aumentata; se l’ampiezza della sesta minore decresce di un semitono, la sesta prende il ...
Leggi Tutto
nota
nòta s. f. [dal lat. nŏta «segno, contrassegno, marchio, ecc.», di etimo oscuro, non essendo possibile, per la brevità della ŏ, una connessione con nōsco «conoscere» e nōmen «nome»]. – 1. a. Segno [...] e di un semitono discendente con il bemolle (o anche di due semitoni, rispettivam. con il doppio diesis e con il doppio bemolle); si hanno così n. puntate e n. alterate (cioè diesate o bemollizzate), mentre sono dette n. naturali quelle non alterate ...
Leggi Tutto
bequadro
(o beqquadro; ant. biquadro) s. m. [comp. del nome della lettera b (be) e quadro, perché il b quadratum (o b durum), b di forma quadrata, nella notazione medievale indicava il si naturale, mentre [...] del sistema moderno di notazione musicale (♮), la cui funzione è di annullare l’effetto del bemolle e del diesis, sia quando questi segni musicali alterano accidentalmente una nota, sia quando, posti in chiave, indicano una sistematica trasposizione ...
Leggi Tutto
settima
sèttima s. f. [femm. sostantivato dell’agg. settimo]. – 1. Con il valore di numerale ordinale dell’agg. settimo, ricorre in alcune denominazioni nelle quali è facilmente sottinteso il sost. femm.: [...] (do-si bemolle), formato da quattro toni e due semitoni; se l’ampiezza della settima maggiore cresce di un semitono (es. do-si diesis) si parla di s. aumentata, se l’ampiezza della settima minore descresce di un semitono è detta s. diminuita (es. do ...
Leggi Tutto
tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; [...] e possibilità tecniche in: t. leggero (o di grazia), più agile, chiaro ed esteso, e che può giungere fino al do4 diesis (sono ad es. parti per tenore leggero Don Ottavio in Don Giovanni di Mozart, il conte di Almaviva nel Barbiere di Siviglia di ...
Leggi Tutto
v. tr. e intr. [lat. calare, chalare, dal gr. χαλάω «allentare»]. – 1. tr. a. Far discendere, mandare giù lentamente, a poco a poco: c. una corda dalla finestra; c. in mare una scialuppa; lo calarono con [...] canto e nell’esecuzione strumentale, quando l’intonazione di una nota è più bassa di quello che dovrebbe essere: il tuo do diesis cala; anche riferito all’esecutore stesso: tu cali un pochino; in senso fig., c. di tono (v. tono1). Con altro senso la ...
Leggi Tutto
quarta
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. quarto]. – 1. La quarta parte di un oggetto, di un elemento o di un ente. In questa accezione è ant. (per es., come sottounità di misura di peso e di superficie [...] fa, q. eccedente o aumentata, di tre toni, come fa - si, e q. diminuita, di due semitoni e un tono, come do diesis - fa. 3. Nella scherma, posizione che tende a difendere il bersaglio interno alto (parata di q.) o a scoprire il bersaglio esterno alto ...
Leggi Tutto
armatura
s. f. [dal lat. armatura, der. di armare «armare»]. – 1. Insieme delle armi difensive (elmo, corazza, schinieri, cosciali, manopole, scudo, ecc.) anticamente adoperate per proteggere il corpo [...] , la parte poppiera del siluro, nella quale sono sistemate le eliche e i timoni orizzontali e verticali. 12. In musica, il quadro dei diesis e dei bemolli ch’è posto sul rigo, al principio del pezzo (dopo la chiave) o anche nel corso del pezzo quando ...
Leggi Tutto
naturale
agg. [dal lat. naturalis]. – 1. Della natura, che riguarda la natura o si riferisce alla natura, nel suo sign. più ampio e comprensivo: filosofia n., locuz. con la quale si indicò in passato [...] i logaritmi che hanno per base il numero di Nepero e = 2,71828. g. In musica: suono n., quello non alterato da diesis o da bemolle; scala n., quella costruita secondo i principî fisici, senza l’adozione del temperamento; strumenti n., gli strumenti a ...
Leggi Tutto
quinta
s. f. [femm. sostantivato dell’agg. quinto]. – 1. In musica, intervallo di cinque note della scala (intervallo, accordo, salto di q.), le cui specie principali sono: q. giusta, di tre toni e un [...] sol; q. diminuita, di due toni e due semitoni, come do-sol bemolle; q. aumentata, di quattro toni, come do-sol diesis. La quinta giusta è, dopo l’ottava e l’unisono, una delle consonanze dette «perfette»; per intervalli di quinte giuste sono intonate ...
Leggi Tutto
È un segno del sistema musicale moderno, che viene adoperato per indicare che la nota davanti la quale esso è posto deve essere elevata di un semitono. Tale alterazione non porta alcun cambiamento al nome della nota.
Il diesis può essere collocato,...
diesis
Raffaello Monterosso
Il termine, che nella teoria musicale moderna indica l'innalzamento per semitono cromatico di un grado qualsiasi della scala diatonica, fu usato nella musicografia greca per designare invece la suddivisione del...