diatermia
diatermìa s. f. [comp. di dia- e -termia]. – 1. Forma di elettroterapia consistente nell’innalzare la temperatura di tessuti profondi del corpo, facendoli attraversare da correnti elettriche [...] ; è indicata in alcune forme reumatiche e in alcune flogosi. 2. Utilizzazione in chirurgia di correnti ad alta frequenza e di forte intensità a scopo coagulante (diatermocoagulazione) o di causticazione o per la dieresi incruenta dei tessuti. ...
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iato
ïato s. m. [dal lat. hiatus -us, der. di hiare «aprirsi; spalancare la bocca»]. – 1. Sinon. di dieresi, come fatto fonetico (non indica invece la rappresentazione grafica), e riferito all’incontro [...] di vocali non solo nel corpo d’una stessa parola, ma anche in fine e principio di due parole consecutive (sicché anche la dialefe, nella metrica, si può definire una particolare forma di iato). 2. fig. ...
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pentametro
pentàmetro agg. e s. m. [dal lat. pentamĕter -tri agg. e s. m., lat. tardo anche pentamĕtrus s. m., gr. πεντάμετρος agg., πεντάμετρον s. neutro, comp. di πεντα- «penta-» e μέτρον «misura»]. [...] p. elegiaco (o semplicem. elegiaco o pentametro), il verso dell’elegia e dell’epigramma, che di solito è associato all’esametro a formare il distico elegiaco, e ha lo schema –́–̮–̮–́–̮–̮–́//–́⌣⌣–́⌣⌣⌣̲́ cioè due hemiepe maschili separati da dieresi. ...
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incisione
inciṡióne s. f. [dal lat. incisio -onis, der. di incīdĕre «incidere2»]. – 1. a. L’operazione dell’incidere; taglio più o meno profondo, di solito netto e sottile e praticato con strumento tagliente [...] ) che cade in un determinato punto, costante, del verso, coincidendo con la fine di una parola; sinon. quindi di dieresi. 2. estens. Solco, intaglio, in genere stretto e profondo, operato dagli agenti esogeni sulle forme della superficie terrestre. 3 ...
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endecasillabo
endecasìllabo agg. e s. m. [dal lat. hendecasyllăbus, gr. ἑνδεκασύλλαβος, comp. di ἕνδεκα «undici» e συλλαβή «sillaba»]. – Nella metrica italiana, verso di undici sillabe (o, più propriam., [...] di undici «posizioni metriche», se si vuole tener conto dei fenomeni di dialefe e sinalefe, dieresi e sineresi, e della finale tronca o sdrucciola); per le molte possibilità di soluzioni ritmiche offerte, è il verso più largamente usato, sia in ...
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senario
senàrio agg. e s. m. [dal lat. senarius «formato da sei», der. di seni «a sei a sei, sei per volta», distributivo di sex «sei»]. – 1. Verso composto di sei sillabe (o, più propriam., di sei «posizioni [...] metriche», se si tiene conto dei fenomeni di dialefe e sinalefe, dieresi e sineresi, e della finale tronca o sdrucciola), con due accenti fondamentali sulla seconda e quinta sillaba: un inno in versi s.; gli agili s. del Metastasio. S. doppio o ...
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trema
tréma 〈tremà〉 s. m., fr. [dal gr. τρῆμα «buco; ciascuno dei punti con cui sono segnati i dadi»]. – Termine francese corrispondente all’ital. dieresi come segno diacritico. ...
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archilocheo
archilochèo agg. e s. m. [dal gr. ἀρχιλόχειος, lat. archilochīus]. – 1. Del poeta greco Archiloco, attivo intorno alla metà del 7° sec. a. C.: la lirica a.; spesso con allusione alla violenza [...] classica, così detto dal nome del poeta nei cui frammenti primo si trova; è composto di due membri separati da dieresi, un alcmanio e un itifallico. Strofe a., o sistemi a., o più brevemente archilochei, denominazione di alcuni sistemi metrici ...
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citodieresi
citodïèreṡi s. f. [comp. di cito- e del gr. διαίρεσις «separazione»: v. dieresi, nel sign. 5]. – In biologia, divisione della cellula, preceduta di solito dalla cariodieresi o divisione nucleare. ...
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sineresi
sinèreṡi s. f. [dal gr. συναίρεσις «restringimento, riduzione», der. di συναιρέω «prendere, mettere insieme» (comp. di σύν «con, insieme» e αἱρέω «prendere»)]. – 1. In fonetica, la fusione in [...] due vocali interne di parola che dovrebbero pronunciarsi separate (per es., pau-roso per pa-u-roso); è il contrario della dieresi. Nella metrica italiana, tale fusione non è ammessa in alcuni casi, soprattutto quando delle due vocali la prima è a, e ...
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In fonetica e in poesia, la scissione di un dittongo in modo che le due vocali appartengano a due sillabe diverse. Il segno diacritico con cui si indica la d. è costituito da due punti disposti orizzontalmente sulla vocale più debole del gruppo:...
Nella metrica antica si chiama dieresi una pausa del verso, causata da fine di parola o di frase. La dieresi differisce dalla cesura (v.) in quanto non cade nell'interno di un piede, ma alla fine di esso. Essa è richiesta a) dopo ogni dipodia...