affinita
affinità s. f. [dal lat. affinĭtas -atis; v. affine 2]. – 1. Vincolo di parentela che passa fra un coniuge e i parenti dell’altro. Per analogia, a. etimologica, parentela tra vocaboli corradicali. [...] fa più o meno diretto riferimento al titolo di un’opera di J. W. Goethe (Le affinità elettive, ted. Die Wahlverwandtschaften, 1809), in cui viene descritto il verificarsi, nel campo dei sentimenti umani, di un fenomeno analogo a quello che ...
Leggi Tutto
conca
cónca s. f. [lat. concha «conchiglia, vaso», gr. κόγχη]. – 1. a. Capace recipiente di terracotta, a grosse pareti e con imboccatura più larga del fondo, usato soprattutto per lavarvi i panni, per [...] ). b. Lo strumento a fiato, formato da una grossa conchiglia, che nella mitologia classica è suonato dai tritoni: Allor diè fiato alla canora conca, E rigonfia Triton l’umide gote (Chiabrera). 6. Macchina speciale per la lavorazione delle paste fini ...
Leggi Tutto
ora2
óra2 s. f. [lat. hŏra, dal gr. ὥρα]. – 1. a. Unità di misura del tempo, pari alla 24a parte del giorno, e suddivisa in 60 minuti primi; ha come simbolo la lettera h posta a esponente (per es., 1h). [...] Luca che era quasi ora sesta quando [Cristo] morio (Dante); questa visione m’era apparita ne la nona ora del die (Dante); l’antico sistema si riflette nella denominazione adottata dalla Chiesa per indicare le ore stabilite per la recitazione e il ...
Leggi Tutto
sera
séra s. f. [lat. tardo sēra, ellissi del lat. class. sera dies «giorno tardo» (dall’agg. serus «tardo»)]. – 1. a. Parte del giorno (inteso come periodo di 24 ore), di durata di circa mezz’ora (alle [...] ufficiali, che si svolgono dopo cena. 2. fig., poet. La vecchiaia, il tramonto della vita: I’ so’ colei che ti die’ tanta guerra, E compie’ mia giornata inanzi sera (Petrarca), ancora giovane, prima di raggiungere la vecchiezza; o più genericam. fine ...
Leggi Tutto
becco1
bécco1 s. m. [lat. bēccus, prob. di origine celtica] (pl. -chi). – 1. a. Caratteristica guaina cornea che riveste gli archi mascellari e mandibolari negli uccelli (ma anche nella testuggine e [...] dar di b. a o in una cosa, beccarla, e fig., poet., addentarla, mettersi avidamente a morderla, a mangiarla: Quando Maria nel figlio diè di becco (Dante, Purg. XXIII, 30); modo prov.: ecco fatto il b. all’oca (anche con l’aggiunta più scherz. e volg ...
Leggi Tutto
schopenhaueriano
〈šopenauer-〉 agg. – Relativo al filosofo ted. Arthur Schopenhauer 〈šóo-pënhauër〉 (1788-1860), al suo pensiero, alla sua concezione del dolore come intrinseco alla vita universale, che [...] si espressero principalmente nella sua opera Die Welt als Wille und Vorstellung «Il mondo come volontà e rappresentazione» (1820): la filosofia, l’etica sch.; il pessimismo schopenhaueriano. ...
Leggi Tutto
perverso
pervèrso agg. [dal lat. perversus, propr. part. pass. di pervertĕre «sconvolgere»: v. pervertire]. – 1. a. Che è intimamente e ostinatamente incline a fare il male, provandone un perfido compiacimento: [...] ant. a. Pervertito, sviato dal suo andamento normale: ciascuna cosa che da p. ordine procede è laboriosa ..., come dormire lo die e vegghiare la notte, e andare indietro e non innanzi (Dante). b. letter. Avverso, ostile (senza che sia implicito alcun ...
Leggi Tutto
partire
v. tr. e intr. [lat. partire o partiri «dividere», der. di pars partis «parte»] (io parto, ecc.; nel sign. di «dividere» e «spartire» anche io partisco, tu partisci, ecc.). – 1. tr., ant. o letter. [...] Partendo la città [di Firenze] (Foscolo). Anche, dividere, suddividere il tempo o una sua frazione: quando sorge, e quando cade il die, E quando il sole a mezzo corso il parte (Manzoni), quando cioè il sole, giunto al punto più alto, segna il momento ...
Leggi Tutto
vedova
védova agg. e s. f. [lat. vĭdua; cfr. sanscr. vidhavā]. – 1. a. Donna a cui è morto il marito: lo stato, la condizione di vedova, come stato civile e giuridico; sposare una v., una ricca v.; La [...] vedova allegra, titolo (ted. Die lustige Witwe) della più famosa operetta (1905) di F. Lehár. In etnologia, sacrificio della v., l’uso di uccidere ritualmente la moglie dopo la morte del marito, e, per lo più, di seppellirla con lui, diffuso in ...
Leggi Tutto
mazza
s. f. [lat. *matea, *mattea; cfr. lat. class. mateŏla «mazzuola»]. – 1. a. Grosso bastone, di forma e grandezza varie, per lo più nodoso, corto e robusto, che può considerarsi uno dei più antichi [...] , appesantito da una pietra: cessar le sue opere biece [= cessarono le disoneste imprese di Caco] Sotto la m. d’Ercule, che forse Gliene diè cento, e non sentì le diece (Dante). M. d’arme o m. di ferro, arma da botta, usata a partire dal medioevo e ...
Leggi Tutto
Città capoluogo di circondario del dipartimento della Drôme, situata sulla riva destra del fiume Drôme, a 395 m. s. m., in una breve piana contornata da una cerchia di montagne, con circa 3300 ab., centro commerciale e industriale: nei suoi...
Welt, Die Quotidiano politico tedesco fondato ad Amburgo nel 1946 come giornale del governo inglese in Germania. Venuto meno dal 1950 il controllo degli Inglesi, nel 1953 fu acquisito dal gruppo editoriale Axel Springer insieme al giornale...