sopra
sópra (ant. e letter., o region., sóvra) prep. e avv. [lat. sŭpra, sincopato da sŭpĕrā (parte), propr. «nella parte superiore, più alta», ablativo femm. dell’agg. supĕrus «che sta sopra»] (radd. [...] la colpa s. gli altri!; anche di azioni o atteggiamenti ostili, e spec. parlando di vendette: D’Agramante lor re, che si diè vanto Di vendicar la morte di Troiano Sopra re Carlo imperator romano (Ariosto). d. Quasi fig., e con valore che si avvicina ...
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pingere1
pìngere1 (ant. pìgnere) v. tr. [lat. pĭngĕre «ricamare, dipingere»] (io pingo, tu pingi [ant. pigni], ecc.; pass. rem. pinsi, pingésti [ant. pignésti], ecc.; part. pass. pinto), ant. o letter. [...] (Manzoni). d. Con riferimento a cosa (suono, gesto, ecc.), essere l’immagine, esprimere: le note Che pingon come l’armonia diè moto Agli astri (Foscolo); chiede opportuno e parco Con fronte liberal che l’alma pinge (Parini). ◆ Il part. pass. pinto ...
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portentoso
portentóso agg. [dal lat. portentosus, der. di portentum «portento»]. – 1. a. Che ha natura o carattere di portento, che costituisce un portento (anche nel senso lat. originario, di presagio [...] celeste): un avvenimento p.; si manifestarono fatti p.; Palla infesta Ne fu lor sempre, e ne diè chiari segni E portentosi (Caro). b. Più com., con sign. estens. ed enfatico, di persona o cosa giudicata eccezionale, straordinaria, stupefacente: un ...
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intronare
v. tr. [der. dell’ant. truono, trono «tuono»] (io intròno, ant. io intruòno, ecc.). – 1. Offendere l’udito, stordire con forte rumore, con grida, ecc.: Cerbero ... ‘ntrona L’anime sì, ch’esser [...] con forza, agitare come fa il tuono: un rimbombo che intronò l’aria. b. letter. Tramortire con colpi o percosse: diè un altro colpo che tutto lo ’ntronò (Andrea da Barberino). c. ant. Colpire, battere un luogo così da produrvi lesioni, incrinature ...
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rimorire
v. intr. [comp. di ri- e morire] (coniug. come morire; aus. essere). – Morire di nuovo, una seconda volta: è morto per la libertà, e se tornasse in vita sarebbe pronto a r. per essa; il digiuno, [...] , morto da tempo, morto (o cessato, dimenticato, ecc.) definitivamente, completamente privo di vitalità, e sim.: a quell’epoca, doveva essere già morto e rimorto; Dante ... alla scolastica impersonale, cosa rimorta, diè la eloquenza sua (Carducci). ...
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piombo
piómbo s. m. [lat. plŭmbum]. – 1. a. Elemento chimico di simbolo Pb, numero atomico 82, peso atomico 207,2, metallo bivalente e tetravalente, di color bianco bluastro che all’aria diventa rapidamente [...] e domina il terrorismo, soprattutto in Italia e in Germania; la locuz., che deriva dal titolo ital. del film Die bleierne Zeit (1981) della regista tedesca Margarethe von Trotta, fa diretto riferimento al piombo dei proiettili usati nelle azioni ...
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mezzo1
mèżżo1 agg. [lat. mĕdius]. – 1. a. Di ogni cosa che (per numero, quantità, grandezza, volume, massa, durata, valore, ecc.) è o si considera la metà dell’intero: m. dozzina, m. migliaio; m. battaglione; [...] (v. mezzogiorno, mezzanotte); m. quaresima (v. mezzaquaresima). Soprattutto in locuzioni formate con la prep. a: quando sorge, e quando cade il die, E quando il sole a m. corso il parte (Manzoni); a m. strada; a m. costa, a m. salita; a m. novembre ...
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schiancire
v. tr. e intr. [der. di schiancìo] (io schiancisco, tu schiancisci, ecc.; come intr., aus. essere), tosc. ant. – Colpire di traverso o di striscio: piglia la scure e mena, e dà con essa al [...] porco nel capo; e non gli diè di sodo, che la scure schiancì (Sacchetti). ...
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epanodo
epànodo s. m. [dal lat. tardo epanŏdus, gr. ἐπάνοδος «regressione»]. – Figura retorica, detta con termine lat. regressio, consistente nella ripresa, ampliata con particolari, di una o più parole [...] prima soltanto elencate o accennate; per es., in Dante (Purg. XXX, 49-51): Ma Virgilio n’avea lasciati scemi Di sé, Virgilio dolcissimo patre, Virgilio a cui per mia salute die’mi. ...
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affinita
affinità s. f. [dal lat. affinĭtas -atis; v. affine 2]. – 1. Vincolo di parentela che passa fra un coniuge e i parenti dell’altro. Per analogia, a. etimologica, parentela tra vocaboli corradicali. [...] fa più o meno diretto riferimento al titolo di un’opera di J. W. Goethe (Le affinità elettive, ted. Die Wahlverwandtschaften, 1809), in cui viene descritto il verificarsi, nel campo dei sentimenti umani, di un fenomeno analogo a quello che ...
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Città capoluogo di circondario del dipartimento della Drôme, situata sulla riva destra del fiume Drôme, a 395 m. s. m., in una breve piana contornata da una cerchia di montagne, con circa 3300 ab., centro commerciale e industriale: nei suoi...
Welt, Die Quotidiano politico tedesco fondato ad Amburgo nel 1946 come giornale del governo inglese in Germania. Venuto meno dal 1950 il controllo degli Inglesi, nel 1953 fu acquisito dal gruppo editoriale Axel Springer insieme al giornale...