stauroforo
stauròforo s. m. [dal lat. tardo staurophŏrus, gr. σταυροϕόρος, comp. di σταυρός «croce» e -ϕορος «-foro»]. – Termine equivalente a crocifero, chi nelle processioni porta la croce, per lo [...] più astile: anticamente era un diacono, ora è generalmente un chierico o un altro ministro. ...
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Lumen Christi
‹lùmen krìsti› (lat. «luce di Cristo»). – 1. Antica acclamazione cristiana con cui si salutava l’accendersi dei lumi nelle famiglie (seguendo un’analoga usanza pagana); si conserva oggi [...] rito della solenne Veglia pasquale, quando il cero, dopo essere stato benedetto, viene portato processionalmente nella chiesa buia dal diacono, che canta «Lumen Christi», cui i fedeli rispondono «Deo gratias» (= rendiamo grazie a Dio); ad ogni sosta ...
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ectenia
ectenìa s. f. [dal gr. ἐκτενία o ἐκτένεια, propr. «estensione», comp. di ἐκ «fuori» e tema di τείνω «tendere»]. – Nella liturgia di rito greco, e da qui diffusa anche in altri riti orientali [...] e occidentali, lunga preghiera recitata dal diacono, costituita di una serie di suppliche che cominciano con le parole «Ancora preghiamo per ...» (di qui il nome), e alle quali i fedeli rispondono «Kyrie eleison». ...
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agnoeta
agnoèta s. m. [dal gr. ἀγνο ή της «che non conosce»] (pl. -i). – Seguace della dottrina cristologica del diacono alessandrino monofisita Temistio (sec. 6°), secondo la quale il Cristo, in quanto [...] uomo, «non conosce» alcuni eventi futuri, in particolare il giorno del giudizio finale; tale dottrina, fondata su parole di Gesù stesso (Marco 13, 32), non è considerata nella teologia attuale come eresia ...
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cantore
cantóre s. m. [lat. cantor -ōris, der. di canĕre «cantare»]. – 1. Chi canta, spec. in coro e nelle cappelle di chiesa: i c. del coro della cattedrale. Ormai raro e ant. in senso più generico, [...] di cantante. Anticam., nelle chiese cattoliche, era detto cantore il diacono solista nei canti liturgici, che insegnava agli altri il canto; oggi quella di cantore è una delle dignità capitolari. La voce del cantor Non è più quella, versi di G. ...
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stola
stòla s. f. [dal lat. stola, che è dal gr. στολή «abito», der. di στέλλω «vestire»]. – 1. a. Nell’antica Grecia, nome generico di abito maschile e femminile. b. In Roma antica, abito femminile [...] la tunica e sotto il mantello. 2. a. Paramento ecclesiastico indossato nelle funzioni liturgiche dal vescovo, dal sacerdote e dal diacono, come distintivo di onore: è costituito da una striscia di lino, di lana o di seta, ricamata e ornata, dello ...
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preconio
precònio s. m. [dal lat. praeconium, der. di praeco -onis «banditore»], letter. – 1. a. Bando, annuncio solenne: L’alto p. che grida l’arcano Di qui là giù sovra ogne altro bando (Dante, con [...] io a cui si debbono sì magnifici preconi (Carducci). 3. Nella liturgia cattolica, p. pasquale, inno in latino che il diacono o il sacerdote canta durante la notte di Pasqua, all’inizio della veglia solenne, accanto al cero pasquale, per annunciare e ...
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diàcono Nella organizzazione gerarchica della Chiesa cattolica, ministro di grado immediatamente inferiore al prete. La funzione di d. nasce nella Chiesa primitiva per l'istruzione dei fedeli e l'assistenza dei poveri. Nel 1983 sono stati istituiti...
Il primo dei tre gradi in cui si articola il sacramento dell’ordine sacro. La dottrina cattolica in materia, riconfermata dal Concilio Vaticano II, venne ordinata da Paolo VI con i motuproprio Sacrum diaconatus ordinem (18 giugno 1967) e Ad...