chiericale
agg. – Variante di clericale (nella sua funzione aggettivale), rifatta secondo chierico, per un più diretto riferimento al clero o ai chierici: e come ... questa repubblica, che ha per fondatore [...] un santo diacono, non credé alle calunnie ch.? (Pascoli); udendo che si tollerava un giardiniere cattolico, levava gli occhi in alto con un atto tutto ch., e sospirava compunto (Bacchelli). ...
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iconostasi
iconostàṡi (meno com. iconòstaṡi) s. f. [comp. del gr. εἰκών -όνος «immagine» e στάσις «collocamento»; cfr. gr. tardo εἰκονοστάσιον]. – In alcune antiche basiliche cristiane, struttura divisoria [...] lo più costituita da un muro pieno, interamente dipinto con immagini sacre nella parte fronteggiante le navate, e fornito di tre porte, di cui la centrale, detta santa, consente il passaggio soltanto al vescovo, al sacerdote e, talvolta, al diacono. ...
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preghiera
preghièra s. f. [dal provenz. preguiera (lat. pop. *precaria, sostantivazione femm. dell’agg. precarius «ottenuto con preghiere; precario»: v. precario1)]. – L’atto del pregare, le parole con [...] da una breve monizione con la quale il sacerdote invita i fedeli a pregare, e da una serie di intenzioni proferite da un diacono, da un cantore o da un laico (l’assemblea esprime la sua preghiera sia con le invocazioni comuni, sia con la preghiera ...
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manipolo
manìpolo s. m. [dal lat. manipŭlus, der. di manus «mano» (il sign. 3, dal lat. mediev.)]. – 1. a. Fascio di paglia, di spighe, di fieno, come quello che nella mietitura a mano viene afferrato [...] liturgico ora non più in uso, a forma di striscia o fascia stretta e allungata, della stoffa e del colore della pianeta, che veniva portato sull’avambraccio sinistro, durante la messa, dal vescovo, dal sacerdote, dal diacono e dal suddiacono. ...
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dalmatica
dalmàtica s. f. [dal lat. tardo (vestis) dalmatĭca «(veste) originaria della Dalmazia»]. – Ampia tunica, lunga fin sotto i ginocchi, adoperata in Dalmazia e poi in tutto il territorio dell’Impero [...] di cerchi pure rossi. Nella liturgia latina è rimasta in uso come veste liturgica, larga e aperta ai lati, con maniche ampie e corte e scollata; è propria del diacono, ma indossata anche, sotto la pianeta o la casula, da vescovi e cardinali preti. ...
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ambone
ambóne s. m. [dal gr. ἄμβων -ωνος]. – Tribuna, rialzata di alcuni gradini, con parapetto spesso arricchito di sculture o mosaici, che nelle chiese cristiane, e in partic. nelle basiliche paleocristiane [...] numero di due, ai lati del presbiterio) per servire alle allocuzioni, alle letture e ai canti liturgici del solista o diacono. Il termine, già riservato al linguaggio tecnico degli storici dell’arte, è ricomparso in uso con la rinnovata liturgia per ...
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teologo
teòlogo s. m. (f. -a, raro; scherz. e spreg. teologhéssa) [dal lat. theolŏgus, gr. ϑεολόγος, comp. di ϑεο- «teo-» e -λόγος «-logo»] (pl. m. -gi). – Studioso, scrittore di teologia: veramente [...] li t. questo senso prendono altrimenti che li poeti (Dante). Con valore attributivo, diacono t., quello incaricato d’interpretare le Sacre Scritture nelle chiese cattedrali. ...
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dosso
dòsso s. m. [lat. *dŏssum, forma volg. per dŏrsum]. – 1. Lo stesso che dorso nel sign. proprio del termine: voltato subito il d. (Leopardi); oggi spec. in alcune frasi e locuz.: levare, levarsi [...] di d. una veste, da sopra la persona; il giovane Diacono si tolse di d. tutti i panni sudati, si sdraiò nudo sul pagliericcio della sua cella e poi spense la candela (Luigi Malerba); togliere un peso di d. (anche in senso fig., liberare da un noioso ...
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evangelista
(ant. e pop. vangelista) s. m. [dal lat. tardo evangelista, gr. εὐαγγελιστής] (pl. -i). – 1. Nome con cui sono designati, secondo la Bibbia, i primi predicatori del Vangelo insieme con gli [...] , denominazione dei predicatori laici valdesi di varie libere chiese e sette. 3. Lettore o cantore del Vangelo nelle funzioni liturgiche o nell’oratorio musicale. Nella Chiesa ortodossa, il diacono addetto alla lettura del Vangelo nella messa. ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe [...] , era indicata la messa solenne, per lo più cantata, che veniva celebrata nei giorni festivi dal sacerdote con la partecipazione del diacono e del suddiacono; con altro sign., non com., essere in t., fare da terzo, formare con altri due un gruppo di ...
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diàcono Nella organizzazione gerarchica della Chiesa cattolica, ministro di grado immediatamente inferiore al prete. La funzione di d. nasce nella Chiesa primitiva per l'istruzione dei fedeli e l'assistenza dei poveri. Nel 1983 sono stati istituiti...
Il primo dei tre gradi in cui si articola il sacramento dell’ordine sacro. La dottrina cattolica in materia, riconfermata dal Concilio Vaticano II, venne ordinata da Paolo VI con i motuproprio Sacrum diaconatus ordinem (18 giugno 1967) e Ad...