nodo
nòdo s. m. [dal lat. nōdus]. – 1. a. Intreccio di uno o più tratti di corda (o filo o nastro o altro elemento flessibile e relativamente sottile), consistente in un avvolgimento del tratto su sé [...] nello stesso tempo disegno e fondo; n. antico, detto anche punto Palestrina, tipo di ricamo molto decorativo, o per crearvi un ingrossamento locale (n. margherita, n. di Savoia o d’amore o a otto, n. del frate o del cappuccino, ecc.); per unire ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] nel quale la lunghezza del giorno è assunta costante; è detta equazione del t. la differenza ad ogni istante tra l’ ); al t. dei nostri padri; al t. d’i dolci sospiri, A che e come concedette amore Che conosceste i dubbiosi disiri? (Dante); ant., in ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] caso di offendersi, per una mezza p. detta così, senza malizia, cioè per una breve frase priva d’importanza; se tu potessi dirgli una mezza p ... con alquante leggiadre parolette reprime il folle amore del re di Francia (Boccaccio); con connotazione ...
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cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata [...] cognata la personificazione dell’avarizia, dell’amore per il denaro e dell’eccessivo Spagna, dove il generale Franco, detto il Generalissimo, aveva piazzato il cognato Ponteficato, trè mesi doppo la morte d'Innocentio, e questo fù Alesandro settimo ...
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cuore
cuòre (pop. e poet. còre) s. m. [lat. cŏr]. – 1. a. Organo muscolare, cavo, che costituisce il centro motore dell’apparato circolatorio, situato, nell’uomo, tra i due polmoni, sopra al diaframma, [...] cuore: sopra l’altare erano appesi c. d’argento e altri ex-voto. In partic., mia! (Leopardi). c. Come sede dell’affetto, dell’amore: affari di c., pene di c.; l’amico del se vi è posta una figura, questa è detta in cuore); anche, il petto dell’aquila ...
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innamorato
(ant. inamorato) agg. e s. m. (f. -a) [part. pass. di innamorare]. – 1. agg. a. Che nutre amore o che è preso d’amore per una persona: indica sempre un sentimento d’amore intenso, che può [...] schivi (Leopardi). 2. s. m. Chi è innamorato, chi è acceso d’amore per altra persona: si sentiva il cuore in tumulto, come un i.; gli dell’arte, vestito alla moda e privo di maschera (detto poi, quando si costituirono i ruoli, amoroso, amorosa). ...
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peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto [...] non è p. tornare indietro, pentirsi d’una promessa fatta alla Madonna? (Manzoni); ) brutto come il p., bruttissimo, detto generalmente di persona: una cugina ce l poiché la mia donna s’è accorta [del mio amore], è meglio ch’io muoia subito: forse lei ...
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lettera
1. MAPPA Si chiama LETTERA ciascuno dei segni con cui si rappresentano nella scrittura i suoni delle vocali e delle consonanti di una lingua, e che insieme formano l’alfabeto (lettere maiuscole, [...] l. di una disposizione; ho fatto alla l. come m’hai detto; riprodurre, riferire un discorso alla l.). 3. MAPPA Nell’uso (l. riservata, personale; l. autografa, dattiloscritta; l. d’amore, di condoglianze, di presentazione; l. anonima; l. minatoria; ...
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sole
sóle s. m. [lat. sōl sōlis]. – 1. a. In astronomia, la stella attorno alla quale gravitano i corpi del sistema planetario di cui fa parte la Terra; rispetto alla nostra galassia occupa una posizione [...] .; non c’è sabato senza s., detto popolare, nato dall’osservazione o credenza che c’è il s., il diavolo fa all’amore, altro proverbio popolare; s. fulgido, splendente, quest’espressione, v. occhio, al n. 7 d); il riflesso, il riverbero del s.; vedere ...
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trarre
(ant. tràere e tràggere) v. tr. [lat. trahĕre] (io traggo, tu trai [ant. traggi], egli trae [ant. tragge], noi traiamo [ant. traggiamo], voi traéte, essi tràggono; pres. cong. tragga, ... traiamo [...] che fore Trasse le nove rime, cominciando «Donne ch’avete intelletto d’amore» (Dante). 4. a. Detrarre: tràttene le spese, il guadagno di colpirlo di punta; in partic., t. calci, tirarli, detto soprattutto dell’asino e del mulo, anche con uso assol.: ...
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Detto d’Amore Poemetto di cui sono pervenuti 2 frammenti di 480 settenari, pubblicato per la prima volta, con questo titolo, nel 1888. Scritto sotto l’influsso del Roman de la Rose, è quasi certamente opera dello stesso autore del Fiore, ragione...
Dante Alighieri, Opere minori: Detto d'amore - Introduzione
Gianfranco Contini
Titolo, estratto dai primi versi a cura del suo scopritore, il filologo triestino Salomone Morpurgo (1860-1942), e rimasto poi obbligatorio (alla convenzione si...