armaniano
s. m. e agg. Chi o che indossa abiti o accessori della casa di mode Armani o si richiama alle sue linee e al suo stile. ◆ Lui la definisce una collezione «molto colorata», ma naturalmente nel [...] ;G, […] Un’amica una volta confidò che il suo fidanzato le aveva detto, complimentandosi: «Hai una scopata armaniana». Voleva sottolineare un atto d’amore gratificante perché essenziale ma sostanzioso, elegante e sicuro. Con quella battuta, la griffe ...
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infiammazione
infiammazióne (ant. inflammazióne, infiammagióne) s. f. [dal lat. inflammatio -onis]. – 1. ant. o raro. L’infiammare, l’infiammarsi, combustione vivace con fiamma: una improvvisa i. dei [...] gas; fig., eccitazione improvvisa, o viva e violenta: l’i. degli animi; un’i. d’amore, d’ira, di sdegno. 2. In medicina, processo morboso (detto anche flogosi), consistente in una reazione locale all’azione irritante di stimoli di natura diversa ( ...
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matrimonio
matrimònio s. m. [dal lat. matrimonium, der. di mater -tris «madre», sul modello di patrimonium]. – 1. a. Istituto giuridico (o, secondo la Chiesa cattolica, sacramento) mediante cui si dà [...] .; promessa di m.; scioglimento, annullamento di m.; un m. d’amore, in contrapp. a m. d’interesse, di convenienza, o a m. di necessità; m. e un battezzato non cattolico (e m. naturale è detto quello celebrato tra due non battezzati); m. concordatario, ...
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provetto
provètto agg. [dal lat. provectus, part. pass. di provehĕre «avanzare, inoltrare», comp. di pro-1 e vehĕre «condurre»]. – 1. letter. a. Avanzato, maturo, non più giovane: età p.; amore Sospiro [...] de’ p. giorni (Leopardi). b. Detto di persona, che ha passato la giovinezza, che è in età matura: uomo p., donna p.; gl’imberbi eroi ... Con animo viril celiano al fianco Di p. beltà (Parini), di una bella donna d’età matura. Con uso sostantivato: tu ...
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elegiaco
elegìaco agg. [dal lat. tardo elegiăcus, gr. ἐλεγειακός] (pl. m. -ci). – Di elegia, proprio dell’elegia: componimento, metro, genere e.; distico e., la strofa risultante dall’unione di un esametro [...] e., un e. (gr. ἐλεγεῖον, lat. elegēum), il secondo verso del distico, detto meno propriam. ma più comunem. pentametro; i poeti e. (anche s. m. ., in tono elegiaco, secondo lo stile e il metro dell’elegia: cantare elegiacamente le proprie pene d’amore. ...
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tenace
agg. [dal lat. tenax -acis, der. di tenere «tenere»]. – 1. a. Propriam., che tiene, detto di sostanza che ha molta forza adesiva e che pertanto ha presa su altri corpi e li trattiene: una colla [...] arzanà de’ Viniziani Bolle l’inverno la t. pece (Dante); E s’io mi svolvo dal t. visco (Petrarca), dalle panie d’amore. b. Di sostanza che ha notevole forza di coesione, e di materiale che presenta una considerevole resistenza a forze impulsive (urti ...
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forte1
fòrte1 agg. [lat. fŏrtis]. – 1. a. Di persona, che può sopportare facilmente un grave sforzo, che può resistere alle fatiche materiali e morali, che sa vincere le difficoltà e imporre il proprio [...] ; di sentimento, affetto, passione, provato intensamente, profondo: un f. amore; una f. antipatia; nutrire f. odio. c. Per quantità o f., sillabe f., quelle che portano l’accento d’intensità (dette anche toniche). In musica, didascalia (abbreviata f) ...
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desiderio
desidèrio (ant. disidèrio e desidèro) s. m. [dal lat. desiderium, der. di desiderare «desiderare»]. – 1. Sentimento intenso che spinge a cercare il possesso, il conseguimento o l’attuazione [...] esporre, rendere noti i proprî desiderî. Pio d., speranza vana, detto spesso con ironia per indicare cosa irraggiungibile o al nostro interesse fisico o spirituale: avere d. di tranquillità, di riposo, di amore, di un affetto sincero. Quindi anche ...
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vezzoso
vezzóso agg. [der. di vezzo]. – 1. Dotato di grazie naturali, grazioso, leggiadro: una v. sposina; molte volte s’è, o v. donne, ne’ nostri ragionamenti mostrato quante e quali sieno le forze [...] d’amore (Boccaccio); detto soprattutto di bambini e fanciulle: il volto Nel suo v. bambinel rapito, Arde, si turba e rasserena (Giusti). Anche di animali e, poet., di fiori: la sua v. cagnolina; la mammoletta ... si mostra allo sportel vez[z]osa ( ...
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figlio
fìglio s. m. [lat. fīlius, della famiglia di fecundus, femĭna, ecc.]. – 1. a. Il generato rispetto ai genitori (talora anche rispetto ai progenitori): mio, tuo, suo f. (normalmente senza articolo); [...] cure e all’autorità materne; f. dell’amore, figlio naturale, nato cioè da una coppia affetto che si dedicherebbero a un figlio proprio. Come ingiuria: f. d’un cane!; più volg.: f. di puttana! (e, con radioattivo, il quale è detto padre. ◆ Dim. ...
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Detto d’Amore Poemetto di cui sono pervenuti 2 frammenti di 480 settenari, pubblicato per la prima volta, con questo titolo, nel 1888. Scritto sotto l’influsso del Roman de la Rose, è quasi certamente opera dello stesso autore del Fiore, ragione...
Dante Alighieri, Opere minori: Detto d'amore - Introduzione
Gianfranco Contini
Titolo, estratto dai primi versi a cura del suo scopritore, il filologo triestino Salomone Morpurgo (1860-1942), e rimasto poi obbligatorio (alla convenzione si...