azione2
azióne2 s. f. [dal fr. action, la cui derivazione semantica da action «azione1» non è ben spiegata]. – Quota parte del capitale di una società (detta appunto società per azioni); anche il titolo [...] di credito che la rappresenta: emettere azioni; comprare, vendere azioni; mercato delle a.; a. nominativa, al portatore; a. ordinaria o di capitale, quella che viene rilasciata al socio che conferisce ...
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tablino
s. m. [dal lat. tablinum, forma sincopata di tabulinum, der. di tabŭla «tavola» (ma non è ben chiaro se la derivazione alludesse a elementi strutturali o alla presenza di quadri – tabulae – soprattutto [...] quadri con immagini degli antenati)]. – Nell’antica casa romana, ambiente posto fra l’atrio e il giardino o il peristilio; conteneva in origine anche il letto matrimoniale e forse serviva da sala da pranzo; ...
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-geo
-gèo [dal gr. -γειος, -γαιος, der. di γῆ, dorico γᾶ; cfr. anche l’agg. γήιος, γάιος «della (o sulla o nella) terra»]. – Secondo elemento compositivo di pochi termini del linguaggio scient., di derivazione [...] greca (come epigeo, ipogeo, perigeo), più raram. di formazione moderna (come endogeo), nei quali indica posizione o movimento rispetto al suolo o alla crosta terrestre ...
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ode
òde (ant. òda) s. f. [dal lat. tardo ode, gr. ᾠδή affine al verbo ᾄδω «cantare»]. – Componimento lirico, di varia forma metrica e strofica e di vario contenuto, ma prevalentemente morale, civile [...] , negli anni 1877, 1882 e 1889), in cui sono rievocati episodî e temi ideali della storia antica e moderna d’Italia (per la derivazione del titolo dalla metrica dei versi, v. barbaro). Odi e inni, titolo di un’opera di G. Pascoli (1906), in cui si ...
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-azzo
[var. non toscana di -accio]. – Suffisso derivativo e alterativo presente in alcune voci d’origine non toscana diffuse anche nella lingua letteraria: amorazzo, andazzo, codazzo, pupazzo, terrazzo. [...] Tale terminazione si presenta anche come conseguenza di una derivazione a suffisso zero da verbi formati col suffisso -azzare, per es. schiamazzo da schiamazzare, svolazzo da svolazzare. ...
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wattmetro
wàttmetro 〈vàt-〉 (o wattòmetro) s. m. [comp. di watt e -metro]. – In elettrotecnica, strumento per la misurazione della potenza assorbita da un circuito elettrico. Il tipo più diffuso è il [...] corrente del circuito (bobina amperometrica), entro la quale può ruotare una bobinetta (bobina voltmetrica) posta in derivazione al circuito (eventualmente attraverso un resistore), e percorsa quindi da una corrente la cui intensità è proporzionale ...
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osteoma
osteòma s. m. [der. di osteo-, col suff. -oma] (pl. -i). – In medicina, neoplasia benigna circoscritta, che si sviluppa nelle ossa di derivazione membranosa (massiccio cranio-facciale) prevalentemente [...] in individui adulti e di sesso femminile, e si accresce molto lentamente senza infiltrare i tessuti circostanti; o. osteoide, neoplasia benigna di origine osteoblastica, che colpisce soprattutto adolescenti ...
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fenetica
fenètica s. f. [dall’ingl. phenetics, der. di pheno- «feno-1»]. – In biologia, corrente di pensiero secondo cui gli unici elementi su cui può essere fondata una classificazione degli organismi [...] sono ricavati dalle somiglianze che intercorrono tra i caratteri considerati e non, piuttosto, dalla derivazione filogenetica (cfr. cladismo). Il termine viene oggi usato per indicare le metodologie numeriche proprie di tale scuola, tuttora ...
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biliardino
(o bigliardino) s. m. [dim. di biliardo]. – 1. a. Tavoliere di dimensioni minori di quelle del biliardo, con il lato superiore ad arco tondo: verso questo lato ci sono nove buche, di diametro [...] bagattella): fare una partita di biliardino. c. Piccolo tavoliere, e analogo gioco, per bambini. 2. B. elettroautomatico: derivazione del biliardino (nel sign. 1 a), a funzionamento elettrico e parzialmente automatico, noto comunem. col nome ingl. di ...
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guaire
v. intr. [der. di guaio, nel sign. di «lamento», o voce onomatopeica; è meno prob. una derivazione dal lat. vagire «vagire» (così come da vagīna l’ital. guaina)] (io guaisco, tu guaisci, ecc.; [...] aus. avere). – Emettere guaiti: si sentiva g. il cane. Fig., riferito a persona, lamentarsi, gemere: che cos’hai da guaire ...
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Linguistica
Processo mediante il quale si crea una forma (tema o parola) da una radice o da una parola preesistente. Si distinguono comunemente una d. primaria, quando da una radice o base si formano temi primari, nominali o verbali (per es.,...
La derivazione è un processo morfologico che consiste nella formazione di una parola nuova tramite l’aggiunta di un affisso (➔ affissi), cioè di un elemento non libero (tecnicamente, un morfo legato), a un elemento lessicale (una radice, un...