famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso [...] etimologica; f. di sinonimi; in filologia, f. di codici, serie di manoscritti che derivano da un comune archetipo (derivazione provata dalla presenza di almeno un errore significativo comune a tutti i manoscritti della serie). Nella storia della ...
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albero
1. MAPPA Un ALBERO è una pianta perenne (cioè che vive più di due anni), legnosa, che ha un fusto a forma di cilindro detto tronco e si espande verso l’alto con rami che possono avere varia forma [...] specie possono raggiungere dimensioni notevolissime. 2. Si chiama albero anche un prospetto, uno schema che indica dei rapporti di derivazione o di discendenza e assume o ricorda la forma di un albero stilizzato, con le sue ramificazioni. Il più ...
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westplaining s. m. inv. L’atteggiamento paternalistico con il quale una parte dell’intellettualità progressista europea e statunitense presume di spiegare la geopolitica dei Paesi dell’ex blocco sovietico [...] che hanno avuto regimi comunisti), invalidandone la soggettività e l’esperienza. Linguisticamente, la parola nasce per derivazione da altre simili forme di controllo sociale attraverso i comportamenti, come il mansplaining o il whitesplaining. Benché ...
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-trone
-tróne. – Secondo elemento compositivo di termini della fisica, in genere di derivazione inglese, che rappresenta l’italianizzazione di -tron delle forme ingl. originarie, tratto dal capostipite [...] alla serie, electron, in ital. elettrone; è presente in ciclotrone, cosmotrone, microtrone, sincrotrone, e altri, mentre si mantiene la forma -tron, senza adattamento, in amplitron, dynatron, ignitron, ...
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mediato1
mediato1 agg. [dal lat. tardo mediatus, part. pass. di mediare «essere in mezzo»]. – 1. ant. Interposto, posto in mezzo. 2. Indiretto, che avviene, si compie, si manifesta, ecc., attraverso [...] elementi interposti, dai quali può essere dipendente o condizionato (contrario quindi di immediato): derivazione m.; cause m. e immediate; cultura m., di seconda mano, non acquisita attraverso uno studio diretto e criticamente vagliato dei testi, ...
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predicato
s. m. [dal lat. praedicatum, part. pass. neutro sostantivato di praedicare (v. predicare), che come termine della logica e della grammatica traduce, nel lat. tardo e mediev., il gr. κατηγορούμενον [...] , Monsignore, Santità, Serenissimo, ecc.). P. nobiliare (o semplicem. predicato), il nome, per lo più di luogo, di derivazione feudale o allodiale (ma anche, quando sia meramente onorifico, di pura fantasia), che, preceduto dalla particella nobiliare ...
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sandhi
〈sàndhi〉 s. m., sanscr. [propr. «legamento»; comp. di sam- «assieme» e tema di dhā- «porre, fare»; cfr. l’etimo di sintesi]. – Nella grammatica sanscrita (dalla quale l’uso si è esteso anche ad [...] anche ad altri sistemi linguistici, i mutamenti subìti dalle radici nominali e verbali nei processi di composizione e derivazione. Nella terminologia linguistica corrente, il termine è usato per lo più per indicare – al livello della frase – il ...
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ipostasi1
ipòstaṡi1 s. f. [dal lat. tardo hypostăsis, gr. ὑπόστασις «sostanza», comp. di ὑπό «sotto» e στάσις «lo stare»]. – 1. Nella filosofia greca, sostanza, natura, ciò che resta fermo dietro il [...] grammaticale a un’altra; per es., la sostantivazione di un infinito, il passaggio di un nome proprio a nome comune, la derivazione di un verbo da una locuzione (per es., impermalirsi da [aversene] per male). 4. In genetica, l’inibizione dell’attività ...
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tiro2
tiro2 s. m. [der. di tirare]. – 1. a. L’azione di tirare, cioè di applicare una forza a un oggetto, per muoverlo: in questo senso si usa soltanto per indicare l’esercizio ginnico-sportivo del tiro [...] punto futuro (v. punto2, nel sign. 5 f): tali valori risultano dalla considerazione degli spostamenti laterali, dovuti alla derivazione (v. derivazione2) e al vento cui è soggetto il proietto stesso durante la traiettoria nonché alle variazioni di ...
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ventricoloatriale
ventricoloatrïale agg. [comp. di ventricolo e atriale]. – In chirurgia, derivazione v., sinon. di ventricoloatriostomia. ...
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Linguistica
Processo mediante il quale si crea una forma (tema o parola) da una radice o da una parola preesistente. Si distinguono comunemente una d. primaria, quando da una radice o base si formano temi primari, nominali o verbali (per es.,...
La derivazione è un processo morfologico che consiste nella formazione di una parola nuova tramite l’aggiunta di un affisso (➔ affissi), cioè di un elemento non libero (tecnicamente, un morfo legato), a un elemento lessicale (una radice, un...