derivato s. m. [part. pass. di derivare]. - (industr.) [prodotto ottenuto da un altro prodotto attraverso un processo di trasformazione: i d. del petrolio, del latte] ≈ prodotto, ricavato. ...
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Fabio Rossi
cosa. Finestra di approfondimento
Usi pronominali e anaforici - C. è tra le parole più generiche del lessico ital., destinata per lo più a sostituire termini più specifici non disponibili al [...] sinon., di c. si ricorda quello giuridico «tutto ciò che è oggetto di rapporto giuridico». La c. pubblica (latinismo derivato da res publica) è l’insieme delle cose amministrate pubblicamente: la c. pubblica cadrà tutta alle mani dei procaccianti (G ...
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canzonetta /kantso'net:a/ s. f. [dim. di canzone]. - 1. (crit.) [componimento poetico derivato dalla canzone, con minor numero di stanze, d'argomento e tono più leggeri, gen. musicato] ≈ ‖ ballata, canzone, [...] frottola. ⇑ canto, carme, componimento, lirica, poesia. ⇓ barzelletta, veneziana. 2. (mus.) [breve componimento popolare di genere leggero, per canto e strumenti] ≈ motivetto, canzone. ⇑ melodia, motivo ...
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capitolo /ka'pitolo/ s. m. [dal lat. capitŭlum, dim. di caput -pĭtis "capo"; nel sign. 4, prob. dall'uso di leggere in adunanza un capitolo della regola o un passo della Sacra Scrittura]. - 1. (bibl.) [...] delle parti di una legge o testo normativo] ≈ articolo, capo, clausola, comma. 3. (crit.) a. [componimento poetico, derivato nella forma metrica dalla Commedia dantesca] ≈ (non com.) ternale, ternario, terza rima, terzina. b. [nella letteratura ...
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uccidere /u'tʃ:idere/ [lat. occīdĕre] (pass. rem. uccisi, uccidésti, ecc.; part. pass. ucciso). - ■ v. tr. 1. a. [privare della vita in modo violento: u. qualcuno con una fucilata] ≈ (fam.) accoppare, [...] salvare e pochi altri) e si veda a conferma la scheda morire.
Sostantivi - Quasi ogni verbo sopra elencato ha almeno un derivato. Soffermiamoci qui soltanto sui sost. più frequenti. Assassinio e uccisione sono senz’altro i più com., anche se il primo ...
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litoclastia /litokla'stia/ s. f. [comp. di lito- e di un derivato del gr. kláō "rompere, spezzare"]. - (med.) [intervento mirante alla frantumazione di grossi calcoli situati nelle vie urinarie per consentirne [...] così l'eliminazione per via naturale] ≈ litotripsia ...
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unità s. f. [dal lat. unĭtas -atis, der. di unus "uno"]. - 1. a. [condizione dell'essere solo e non più di uno: l'u. del genere umano] ≈ unicità. b. [il costituire un insieme che, pur formato o derivato [...] da più elementi o componenti, risulta tuttavia unitario, omogeneo e solidale: u. nazionale] ≈ unitarietà. ● Espressioni: unità didattica → □; unità lessicale → □. c. [il fatto di avere un pensiero concorde ...
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luscengola /lu'ʃengola/ s. f. [der. del lat. lusca, propr. femm. di luscus "losco", incrociato con un derivato di caecilia "cecilia"]. - (zool.) [rettile squamato sauro scincide lungo fino a 40 cm] ≈ cecilia, [...] ciciglia, cicigna, fienarola, (region.) lucignola ...
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-abile [dal lat. -(a)bĭlis]. - Suff. derivato di agg. tratti da verbi della coniug. in -are; i derivati hanno senso passivo ed esprimono la possibilità o la necessità di quanto predicato dal verbo: applicabile, [...] esecrabile, indimenticabile, mangiabile; in lat. il suff. era adoperato talvolta con valore attivo; di qui, per es., miserabile, stabile; per estens., il suff. è usato, sebbene più raramente, per trarre ...
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In economia, termine, usato per lo più al plur., con cui si indicano strumenti finanziari il cui valore è determinato da quello di altri titoli scambiati sul mercato. Si ritiene che la loro sensibile crescita e diffusione possano derivare dalla...
di Mario Anolli
I d. f. sono contratti che incorporano la promessa di eseguire una prestazione monetaria basata sull'andamento del prezzo di un'altra attività (attività sottostante), che è generalmente un'attività finanziaria (strumento finanziario,...