decananza
s. f. L’essere decano, il membro più anziano o eletto come rappresentante di un gruppo di pari. ◆ La disposizione in piazza delle personalità intervenute al funerale di Giovanni Paolo II è [...] dall’anzianità di nomina a «cardinale vescovo». Da allora, invece, per decisione di Paolo VI, è una carica elettiva. (Luigi Accattoli, Corriere della sera, 1° maggio 2005, p. 15, Cronache).
Derivato dal s. m. decano con l’aggiunta del suffisso -anza. ...
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de-cattolicizzato
p. pass. e agg. Privato di rappresentanti dell’area cattolica. ◆ Vedremo se il governo de-cattolicizzato di [Silvio] Berlusconi riuscirà ad accontentare i cattolici che lo hanno votato. [...] Ma una cosa è sicura: il cattolico crede che una cosa è giusta o sbagliata a prescindere da chi la fa. (Michele Brambilla, Giornale, 9 maggio 2008, p. 1, Prima pagina).
Derivato dal p. pass. e agg. cattolicizzato con l’aggiunta del prefisso de-. ...
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decialtronizzato
p. pass. e agg. (iron.) Privato degli aspetti più cialtroneschi. ◆ C’è insomma l’oltranza berlusconiana in tutte e due le lettere. Ma è soffusa di delicatezza femminile quella di Veronica [...] [Lario]. Il suo è berlusconismo ingentilito e persino «decialtronizzato». (Francesco Merlo, Repubblica, 1° febbraio 2007, p. 19, Commenti).
Derivato dal s. m. cialtrone con l’aggiunta simultanea del prefisso de- e del suffisso -izzato. ...
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decimalizzazione
s. f. L’esprimere una misura mediante il sistema metrico decimale. ◆ Impallidiscono, al confronto, anche esempi recenti e ben studiati, come la conversione dal franco leggero al franco [...] che incrementerà ulteriormente il numero delle transazioni. (Sole 24 Ore, 21 luglio 2000, p. 59, New Economy).
Derivato dall’espressione (sistema metrico) decimale con l’aggiunta del suffisso -izzazione.
Già attestato nella Repubblica del 16 giugno ...
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declinista
s. m. e f. e agg. (iron.) Chi o che si compiace di una situazione generale di declino, di arretramento. ◆ In Italia, Lucio Caracciolo, direttore della rivista di geo politica «Limes», dà invece [...] Paese perdeva velocità e competitività rispetto agli altri Paesi. (Ilvo Diamanti, Repubblica, 18 dicembre 2007, R2 Diario, p. 37).
Derivato dal s. m. declino con l’aggiunta del suffisso -ista.
Già attestato nella Repubblica del 24 luglio 1990, p. 10 ...
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de-cofferatizzarsi
v. intr. pron. Privarsi di legami, condizionamenti o riferimenti relativi alle scelte politiche di Sergio Cofferati, sindaco di Bologna dal 2004. ◆ Le indiscrezioni sugli organigrammi, [...] la Cgil nel corso dell’ultimo anno, come e quanto si sia de-cofferatizzata. (Dario Di Vico, Corriere della sera, 4 luglio 2003, p. 10, Politica).
Derivato dal v. intr. pron. cofferatizzarsi con l’aggiunta del prefisso de-.
V. anche cofferatizzarsi. ...
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decofferatizzato
p. pass. e agg. Sottratto all’autorità di Sergio Cofferati. ◆ Sul muro in fondo allo stanzone e alle finestre sventolano gli striscioni, «zona decofferatizzata», ed è soprattutto di [...] «zona decofferatizzata». Molti passanti però hanno battibeccato con loro e difeso il sindaco. (Luigi Spezia, Repubblica, 3 novembre 2005, Bologna, p. II).
Derivato da un non attestato p. pass. e agg. cofferatizzato con l’aggiunta del prefisso de-. ...
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decompetitivo
agg. Che scoraggia la competitività; che provoca una progressiva perdita di competitività. ◆ Quali svantaggi competitivi è prioritario iniziare a ridurre? Certo, quelli fiscali, e la riduzione [...] e territori con cui siamo in competizione. In realtà è di quasi il 50 per cento, un’enorme tassa «decompetitiva» di fatto. (Carlo Pelanda, Arena, 24 gennaio 2005, p. 1, Prima pagina).
Derivato dall’agg. competitivo con l’aggiunta del prefisso de-. ...
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decomunistizzare
v. tr. Sottrarre all’influenza del comunismo; liberare dall’ideologia comunista. ◆ Come racconta il senatore dello Sdi, Giovanni Crema: «Nell’ultima riunione, Giuliano [Amato] ce lo [...] e portando a compimento, a scoppio ritardato, la svolta della Bolognina. (Alberto Burgio, Manifesto, 28 ottobre 2007, p. 2).
Derivato dal s. m. e f. comunista con l’aggiunta simultanea del prefisso de- e del suffisso -izzare.
Già attestato nella ...
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mutatore
mutatóre s. m. [dal lat. mutator -oris]. – 1. (f. -trice) non com. La persona, o la cosa, che produce o determina un mutamento: la moda mutatrice dei costumi. 2. In elettrotecnica, apparecchio [...] derivato dal raddrizzatore a vapore di mercurio con l’aggiunta di elettrodi di comando che lo rendono atto a funzionare, oltreché come raddrizzatore, anche come invertitore e come convertitore di frequenza per correnti alternate. Il termine è talora ...
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In economia, termine, usato per lo più al plur., con cui si indicano strumenti finanziari il cui valore è determinato da quello di altri titoli scambiati sul mercato. Si ritiene che la loro sensibile crescita e diffusione possano derivare dalla...
di Mario Anolli
I d. f. sono contratti che incorporano la promessa di eseguire una prestazione monetaria basata sull'andamento del prezzo di un'altra attività (attività sottostante), che è generalmente un'attività finanziaria (strumento finanziario,...