derivare1
derivare1 v. intr. e tr. [dal lat. derivare tr., propr. «trarre l’acqua da un ruscello», der. di rivus «ruscello, corso d’acqua»]. – 1. intr. (aus. essere) Scaturire, aver origine, provenire [...] sacro, su l’itala Grave cetra derivo Per te le corde eolie [cioè: introduco l’armonia greca nella poesia italiana] (Foscolo); I0 derivava in gloria d’Isaotta I larghi modi del Poliziano (D’Annunzio). c. non com. Di vocaboli, trarli da un’altra lingua ...
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mutuo1
mùtuo1 agg. [dal lat. mutuus, propr. «dato in cambio», der. di mutare «mutare, cambiare»]. – Scambievole, reciproco: un sentimento di m. ammirazione; si dotar di mutüa salute (Dante, parlando [...] delle nozze tra s. Domenico e la Fede); m. dissenso, espressione derivata dal lat. giur. mutuus dissensus, usata per indicare lo scioglimento consensuale di un vincolo contrattuale; m. insegnamento, sistema didattico, in uso spec. tra la fine del sec ...
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derivatorederivatóre agg. e s. m. [der. di derivare1]. – Nel linguaggio tecn., dispositivo, apparecchio che serve per effettuare una derivazione: canale d., che serve alla derivazione delle acque; circuito [...] nei calcolatori analogici, circuito che trasforma una tensione o una corrente variabile nel tempo in altra che rappresenta la derivata temporale della prima. In elettrotecnica, come s. m., commutatore o interruttore che serve per porre un circuito in ...
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viola2
vïòla2 (ant. viuòla o vivuòla) s. f. [dal provenz. viola, viula, prob. voce onomatopeica]. – 1. Strumento musicale a corde e ad arco, appartenente alla famiglia del violino, del violoncello e [...] ’800; v. di bordone o di fagotto o v. baritono, che ebbe particolare favore nel ’700 in Germania (dove era chiamata Baryton), derivata dalla viola bastarda con l’aggiunta di una serie di corde di risonanza, da 7 a 24, poste sotto il manico a destra ...
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sable
sablé agg. e s. m., fr. [part. pass. di sabler «sabbiare»; propr. «segnato di punti simili a granelli di sabbia»]. – 1. In tessitura, di un tipo di armatura derivata dal raso, simile a quella dei [...] tessuti satinati. 2. Tipo di ricamo ottenuto con finissime perline di vetro ...
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felibre
félibre 〈felìbr〉 s. m., fr. [provenz. felibre, parola di etimo incerto, trovata da F. Mistral in un componimento religioso popolare del Mezzogiorno della Francia – designante, sembra, i dottori [...] che disputarono con Gesù nel tempio – e da lui intesa come derivata dal lat. tardo fellebris «lattante» (der. di fellare «succhiare il latte») e riferita ai poeti in quanto succhiano il latte delle Muse] (pl. félibres). – Nome con cui sono stati ...
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quis custodiet custodes?
〈... kustòdiet ...〉 (lat. «chi custodirà i custodi?»). – Frase proverbiale derivata dal passo delle Satire (VI, 48-49) di Giovenale sed quis custodiet ipsos custodes? (da confrontare [...] con l’altra frase analoga della Repubblica di Platone, III, 13, «sarebbe certo ridicolo che il custode avesse bisogno d’un custode»), ripetuta, seriamente o scherzosamente, per esprimere sfiducia (genericamente, ...
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-toio
-tóio (o -tòrio, -sóio, -sòrio) [lat. -tōrius, formato con la finale -t- del tema verb. di molti part. pass. e col suff. -ōrius; dai temi del part. pass. terminanti in -s- è derivata la var. -sōrius]. [...] la variante dotta. Se il verbo ha un part. pass. in -s-, il suffisso prende la forma -soio, -sorio. I derivati indicano il luogo in cui si verifica quanto designato dal verbo (dormitorio, galoppatoio, lavatoio, parlatorio; reclusorio) o lo strumento ...
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b, B
(bi, ant. o region. be ‹bé›) s. f. o m. – Seconda lettera dell’alfabeto latino, derivata dal beta greco, che ha lo stesso valore fonetico della bēt fenicia. In italiano rappresenta la consonante [...] maggiore, e b = base minore: per es., B + b × h = base maggiore + base minore × altezza. In musica, B è il nome, derivato dall’antica notazione alfabetica, del si naturale in Olanda e del si bemolle nei paesi germanici (anche nei paesi latini esso è ...
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cha cha cha
〈ča ča ča〉 locuz. usata come s. m. [espressione onomatopeica dello spagnolo di Cuba], invar. – Danza di origine cubana, derivata dal mambo, a ritmo assai marcato, introdotta in Europa verso [...] la metà degli anni ’50 del Novecento ...
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Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato a percorrerlo, o anche, in economia, il prodotto ottenuto...
derivata
derivata concetto fondamentale dellʼanalisi infinitesimale, che trova numerosissime applicazioni anche in tutte le scienze sperimentali. La derivata è una funzione dedotta (o derivata) in modo ben definito, da unʼaltra funzione. Si...