euleriano
agg. – Relativo al matematico svizzero L. Euler 〈òülër〉 (1707-1783), cognome di solito italianizzato in Eulèro: triangolo sferico e. (o ordinario), ogni triangolo sferico i cui lati sono tutti [...] e. (o locale), in fisica matematica, la derivata parziale, rispetto al tempo, di una funzione (scalare o vettoriale) del tempo e del «posto» (cioè delle coordinate del generico punto dello spazio, da considerarsi costanti); punto di vista e. (o ...
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dimensione
dimensióne s. f. [dal lat. dimensio -onis «misura», der. di dimetiri «misurare», part. pass. dimensus]. – 1. a. Ciascuna delle misure che determinano l’estensione di un corpo (lunghezza, larghezza, [...] un monumento di d. enormi; due armadî delle stesse dimensioni. b. In fisica, dimensione di una grandezza (detta derivata rispetto a un’altra scelta come fondamentale), l’esponente numerico che indica in quale modo la grandezza fondamentale interviene ...
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ordine
órdine s. m. [lat. ōrdo ōrdĭnis]. – 1. a. Disposizione regolare di più cose collocate, le une rispetto alle altre, secondo un criterio organico e ragionato, rispondente a fini di praticità, di [...] ha l’autorità d’imporre che sia espletato un servizio o compiuto un atto qualsiasi; in questo sign. (molto com. e derivato per sviluppo del sign. fondamentale) è in genere sinon. di comando, da cui tuttavia solo in pochi casi può essere sostituito ...
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s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale [...] a. C. si generalizzò la forma Σ, che è tuttora in uso; da una sua variante, priva del tratto orizzontale inferiore, è derivata la S latina; da un’altra variante, nella forma della nostra C (e detta sigma lunato), che ha prevalso nella scrittura greca ...
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parziale
agg. [dal lat. tardo partialis, der. di pars partis «parte»]. – 1. a. Che si riferisce solo a una parte, o che costituisce una parte, o si fa solo in parte e sim. (di solito in contrapp. a totale): [...] sparisce o lascia dei residui. c. In matematica, insieme p., sinon., poco com., di sottoinsieme; per la derivata p. di una funzione di più variabili, v. derivata. 2. Di persona che nel giudicare e nell’agire è mossa da spirito di parte; più comunem ...
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temporale1
temporale1 agg. [dal lat. temporalis, der. di tempus -pŏris «tempo»]. – 1. a. Di tempo, che riguarda il tempo, soprattutto in senso linguistico e grammaticale: avverbî t., più comunem. detti [...] , relativo al tempo: variabile t., il tempo stesso, quando compare nelle equazioni che esprimono le leggi fisiche; derivata t., la derivata rispetto al tempo; evoluzione t. di un sistema, la variazione dello stato del sistema in funzione del tempo ...
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sabbia
sàbbia s. f. [lat. sabŭla, plur. (neutro) di sabŭlum «sabbia»]. – 1. a. Roccia sedimentaria clastica, incoerente, derivata dalla disgregazione di rocce preesistenti, costituita da minuti frammenti [...] anche da elevati tenori di zolfo (4%-5%); il bitume, che rappresenta una potenziale risorsa energetica dalla quale derivare prodotti simili a quelli ottenibili dai grezzi petroliferi, può essere estratto sul luogo tramite riscaldamento ottenuto per ...
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lìmite s. m. [dal lat. limes -mĭtis]. – 1. a. Confine, linea terminale o divisoria: il l. fra due stati, fra due territorî; i l. d’un terreno, d’un podere; sino al l. del campo; oltre il l. del bosco. [...] far funzionare una macchina, al l. delle sue possibilità. Anche più frequente, e spesso abusata, la locuz. avv. al limite (prob. derivata dalla matematica: v. al numero seg.), al massimo, tutt’al più, come ultima ipotesi: al l., si provvederà con una ...
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(pop. pantomina) s. f. [dal fr. pantomime (s. f.), diversificatosi nel genere da pantomime (s. m.) «pantomimo», che è dal lat. pantomimus (v. pantomimo)]. – 1. Rappresentazione scenica muta, in cui l’azione [...] è affidata unicamente al gesto, all’espressione del volto, ai movimenti del corpo, alla danza, talora anche con accompagnamento musicale; derivata dal mimo, la pantomima nacque in Grecia e si diffuse a Roma a partire dalla fine del 1° sec. a. C.; ...
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saggio
1. MAPPA L’aggettivo SAGGIO si riferisce a una persona che, grazie a una vasta conoscenza delle cose acquisita soprattutto grazie all’esperienza, ragiona e si comporta in modo assennato, moderato [...] Riferito a una cosa, infine, l’aggettivo descrive e qualifica tutto ciò che dimostra saggezza, cioè la capacità, derivata dall’esperienza, di comportarsi e di giudicare in modo ragionevole e prudente (un s. consiglio; un s. provvedimento; ascolta ...
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Concetto fondamentale nell’analisi matematica e nelle sue applicazioni che esprime, date due grandezze l’una funzione dell’altra (per es., in fisica, lo spazio percorso e il tempo impiegato a percorrerlo, o anche, in economia, il prodotto ottenuto...
derivata
derivata concetto fondamentale dellʼanalisi infinitesimale, che trova numerosissime applicazioni anche in tutte le scienze sperimentali. La derivata è una funzione dedotta (o derivata) in modo ben definito, da unʼaltra funzione. Si...