bastagio
bastàgio (settentr. bastaṡo) s. m. [lat. mediev. bastasius, vastasius, der. del lat. tardo bastaga «bagaglio», che è dal gr. βασταγή der. di βαστάζω «portare»], ant. – Facchino: il corpo suo [...] con due bastagi e un famiglio fu portato alla chiesa (M. Villani). Nelle forme vastasi o vastasu, o anche bastasi, bastasu, è tuttora in uso in Sicilia, per lo più con il sign. fig. di cafone, villano ...
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stacciare
e der. – Varianti di setacciare e der. (v. anche staccio); le due forme si alternano (secondo preferenze regionali o personali) con riferimento alla farina, e anche negli altri usi proprî (in [...] cui tuttavia le forme sincopate sono meno frequenti); in senso fig. si adoperano soltanto le forme non sincopate: setacciare, setacciata ...
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apotema
apotèma s. m. [der. del gr. ἀποτίϑημι «mettere giù», che nel medioevo significò, nel linguaggio dei matematici, «collocare un segmento di grandezza determinata in una posizione determinata» (per [...] la formazione, cfr. ϑέμα der. di τίϑημι)] (pl. -i). – In un poligono regolare, il segmento di perpendicolare condotto a un lato dal centro del cerchio inscritto nel poligono stesso (quindi anche il raggio del cerchio inscritto). In una piramide ...
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scuriata
(o scuriada) s. f. [lat. *excorrigiata, der. di corrigia (v. correggia1), ma potrebbe essere anche un der. di forme region. che risalgono strettamente al lat. corrigia: cfr. sicil. currìa «frusta, [...] sferza, cinghia» e ven. scùria «frusta, scudiscio»]. – Sferza di cuoio, scudiscio, staffile: Così parlando il percosse un demonio De la sua scurïada (Dante). Sferzata, scudisciata, colpo di frusta: sentì ...
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apotropaico
apotropàico agg. [der. del gr. ἀποτρόπαιος «che allontana», der. di ἀποτρέπω «allontanare»] (pl. m. -ci). – Che serve ad allontanare o ad annullare un’influenza maligna: oggetti, atti, animali [...] a.; formule apotropaiche ...
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intridere
intrìdere v. tr. [der. del tema intri- del lat. intritus, part. pass. di interĕre «tritare, sminuzzare»; per il sign., cfr. il der. lat. (dei glossarî) intrire «versare»] (pass. rem. intriṡi, [...] intridésti, ecc.; part. pass. intriṡo). – Imbevere di liquido una sostanza solida o polverulenta per ridurla in pasta: i. la farina; i. la crusca, per fare il pastone da dare ai polli; i. d’acqua il cemento, ...
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dimoiare
v. intr. [prob. der. del lat. mollis «molle»; secondo altri, der. di moia] (io dimòio, ecc.; aus. essere), tosc. – Sciogliersi, liquefarsi, detto di ghiaccio o neve: la gioia ... della neve, [...] il giorno che dimoia (Pascoli); anche, meno spesso, del terreno che si sgela ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, [...] cioè al vivere pratico, in quanto comporta una scelta consapevole tra azioni ugualmente possibili, ma alle quali compete o si attribuisce valore diverso o opposto (bene e male, giusto e ingiusto); libertà ...
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Der
Città della Mesopotamia orient., in posizione strategica (tra il Tigri e la catena dello Zagros), per controllare le vie commerciali tra Elam e Babilonia. Città autonoma nel 19°-18° sec. a.C., fu annessa a Babilonia da Hammurabi. Nel 13°...
Der Freischütz (Il franco cacciatore) Opera romantica (1821) in tre atti del musicista C.M. von Weber (1786-1826), su libretto dello scrittore tedesco F. Kind (1768-1843), tratto da una storia fantastica francese dei primi del 18° sec., Les...