staio
stàio (ant. staro) s. m. [lat. sextarius: v. sestario] (pl. gli stai, le stàia, ant. le stàiora, da cui si è avuto anche un sing. retroformato stàioro). – 1. a. Unità di misura di capacità per [...] dà poche staia di grano; un sacco contiene all’incirca tre staia. Locuz. avv. a staia, in grandissima quantità: possiede, guadagna denari a staia. b. Recipiente per la misura di uno staio, fatto di legno, cilindrico, a doghe cerchiate; dal centro del ...
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sussistenza
sussistènza s. f. [dal lat. tardo subsistentia, der. di subsistĕre: v. sussistere]. – 1. Il fatto di sussistere, di esistere, come termine usato in origine per designare l’esserci della sostanza [...] . 2. Quanto è necessario al sostentamento, alle necessità di vita più elementari, di una o più persone: mezzi di s., i denari necessarî per vivere (costituiti dallo stipendio o dal salario, da una rendita, ecc.): essere sprovvisto di mezzi di s.; un ...
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fuori
fuòri (pop. fòri e fòra; ant. e poet. fuòra; ant. fòre e fuòre) avv. e prep. [lat. fŏris, fŏras]. – 1. avv. a. Nella parte esterna, esternamente, rispetto a un luogo, a un ingresso, o anche, parlando [...] si tiene rinchiuso); mettere f., con varî sign.: mettere f. un oggetto, esporlo; metter f. una notizia, diffonderla; metter f. denaro, sborsarlo; metter f. un’idea, manifestarla (fam., con senso sim., sputar f.: sputa f. ciò che pensi, quel che hai ...
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dozzeno
dożżèno (o dożżino) s. m. [dal fr. douzain, der. di douze «dodici»]. – In numismatica, soldo del valore di 12 denari, coniato a Torino da Francesco I re di Francia, ad Avignone dai pontefici [...] Giulio II, Gregorio XIII e Clemente VIII (ma già prima, in Piemonte, ne erano stati coniati di diversi valori) ...
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malversazione
malversazióne s. f. [dal fr. malversation, der. di malverser: v. malversare]. – Nel linguaggio giur., delitto del pubblico ufficiale o dell’incaricato di un pubblico servizio che si appropria [...] cui egli ha il possesso per ragione del suo ufficio o servizio (il notaio, il cancelliere che si appropria cose o denari avuti, per ragioni di ufficio, da un privato). Più genericam., qualunque tipo di abuso di potere esercitato sfruttando la propria ...
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appiattare
v. tr. [der. di piatto1 (agg.), propr. «ridurre come cosa piatta»]. – 1. ant. Rimpiattare, nascondere una persona o una cosa: avevano appiattati tutti i loro denari; Io son ... vecchio fatto [...] Di quarantaquattro anni, e il capo calvo Da un tempo in qua sotto il cuffiotto appiatto (Ariosto). 2. Più com. nel rifl., nascondersi: appiattarsi in soffitta, in un angolo; anche per un agguato: si figurava ...
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rimunerare
(o remunerare) v. tr. [dal lat. remunerare (class. remunerari), der. di munus -nĕris «dono»: propr. «restituire il dono»] (io rimùnero, ecc.). – 1. Ricompensare di un beneficio o di un servigio [...] chi si è sacrificato per lei; potrò mai rimunerarti come meriti?; r. l’operosità, l’impegno, la diligenza; r. con lodi, con denari, ecc.; supplicò la dea che rimunerasse la pietà de’ figliuoli col maggior bene che possa cadere negli uomini (Leopardi ...
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svanzica
svànzica s. f. [adattam. del ted. zwanzig «venti»]. – Nome con cui fu indicata in Italia la lira austriaca d’argento del valore di 20 soldi che ebbe largo corso nel Lombardo-Veneto e in altre [...] – ché allora nel Veneto correvano ancora le s. e gli Austriaci (Verga). È ancora usato a volte al plur., con il sign. di quattrini, denari, in espressioni scherz.: mi mancano le s.; e chi le ha le s. necessarie?; e dove le trovo le s.?; non ho più ...
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cava2
cava2 s. f. [lat. *cava (cfr. lat. cavum), femm. sostantivato dell’agg. cavus «cavo, incavato»]. – 1. ant. a. Luogo cavo o scavato per varî fini, buca, fossa, cavità: dentro a quella cava [cioè [...] , se la formazione non è raggiungibile dall’esterno. b. fig. Grande abbondanza (cfr. l’uso sim. di miniera): una c. di denari, di spropositi; essere la c., avere la c. di qualche cosa, possederne in grandissima quantità: mio zio è una c. inesauribile ...
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borseggio
borséggio s. m. [der. di borseggiare]. – Furto della borsa, del portafogli, di denari o altri oggetti di valore, fatto con destrezza tra la folla. ...
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ODOFREDO Denari
Biagio Brugi
Giurista. Nacque verso la prima metà del sec. XIII in Bologna; studiò principalmente sotto Iacopo Baldovini, scolaro di Azone discepolo di Giovanni Bassiano, che ebbe a maestro Bulgaro. Viaggiò molto in Francia...
DENARI, Alberto (Albertus Odofredi)
Enrico Spagnesi
Bolognese, figlio di Odofredo, a causa della grandissima fama del padre fu sempre designato come "Albertus domini Odofredi", o addirittura come "Albertus Odofredus", ed anch'egli fu detto,...